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Obama non è Cicerone...

di Romolo Gobbi - 14/04/2009

  
Prima del G20 di Londra, Obama si è incontrato con Gordon Brown per assicurarsi ancora una volta la fedeltà del servo inglese. Dopo l'incontro, Obama ha dichiarato ai giornalisti: "E' vero che la crisi è iniziata da noi, ma i problemi c'erano anche in Europa [...]l'America non è una nazione in declino...". Il grande oratore, come tutti ormai lo definiscono, si è dimenticato di una delle regole della retorica classica: "la scusa non richiesta è un'accusa manifesta". In effetti, tutto l'andamento del G20 di Londra ha dimostrato che gli USA non potevano più imporre la propria linea, né agli alleati, né ai contendenti, come Cina e Russia. Infatti, non è passata la richiesta americana di un incremento delle spese di bilancio da parte degli europei, che hanno tenuto fede alle regole dell'UEO sul controllo del debito pubblico nazionale. E' chiaro che gli USA, che hanno un debito pubblico pari al 45% del prodotto interno lordo, si sono potuti permettere un aumento del debito di qualche punto in più e, a parte la reale entità delle spese approvate, gli USA possono tranquillamente fregarsene, perché nessuno oserà mai chiedere il risarcimento del loro debito, a cominciare dalla Cina, il loro primo creditore, che, se esigesse il pagamento dei miliardi di dollari dovuti, farebbe crollare la moneta americana e perderebbe il principale partner commerciale. Ciò nonostante, proprio per questo, la Cina, alla vigilia del G20 di Londra, aveva dichiarato che "per le transizioni commerciali serve una valuta internazionale". Anche la Russia aveva avanzato la proposta di sostituire il dollaro come moneta principale per gli scambi commerciali, come era stato imposto dagli accordi di Bretton Wood, nell'estate del 1944. Anche a questo proposito, il grande oratore Obama ha fatto la sua figuraccia: "Tutti parlano di Bretton Wood, quando venne riscritto il nuovo ordine monetario internazionale. Ma, diciamoci la verità: a quei tempi erano solo in due , Roosevelt e Churchill, chiusi in una stanza con un bicchiere di brandy; era molto più facile". A parte il fatto che a Bretton Wood non c'erano né Roosevelt né Churchill, ma tra i rappresentanti di ben 45 Paesi primeggiava la presenza di John Maynard Keyens, il teorico del deficit delle spese pubbliche, fin dalla crisi del 1929, che in quell'occasione sostenne l'idea di una "banca centrale, con obiettivi più arditi di qualunque cosa sia mai stata realizzata a Bretton Wood. Doveva eliminare il pericolo di crisi mondiali di origine finanziaria e ridurre le probabilità, intensità e durata di depressione economiche mondiali". Questa banca centrale mondiale doveva operare con una nuova moneta, il Bancor: "le nazioni con bilance di pagamento favorevoli avrebbero acquisito depositi in Bancor e quelle con bilanci sfavorevoli si sarebbero indebitate verso il fondo in termini di Bancor".
Meglio non scherzare su cose che non si sanno; ma ad Obama questo è possibile, perché esiste un'omertà mediatica, che lo descrive come un grande oratore; infatti, uno dei pochi primati che l'America ancora vanta è quello del controllo quasi totale delle informazioni mondiali, dimostrato del fatto che la prima entrata della bilancia commerciale USA è rappresentata dai prodotti mediatici, più del 30 per cento. Il secondo prodotto commerciale americano è rappresentato dalle armi e, anche se Obama si è vantato del fatto che gli USA hanno il più potente esercito del mondo, per farlo funzionare effettivamente, hanno bisogno di Alleati.
E così, alla riunione della NATO, tenutasi subito dopo, Obama ha richiesto agli alleati un maggior contributo di uomini, ma anche in questo caso non ha ottenuto quel che voleva.
La debolezza dell'impero americano è anche evidente per il fatto che i Paesi nemici da combattere sono sempre più piccoli, dalla Serbia all'Iraq, all'Afghanistan, e nemmeno così ce la fanno da soli. Questa volta, poi, rischiano di scatenare un conflitto più grande , coinvolgendo il Pakistan, un Paese con un incontrollato arsenale atomico.
Altroché abolizione delle armi nucleari!
L'ultima gaffe, Obama se l'è fatta quando ha dichiarato che se la Russia firma il nuovo trattato nucleare, gli USA possono rinunciare allo scudo anti-missile in Polonia ... e con questo ha ammesso che lo scudo anti-missile era proprio in funzione anti-Russa!