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Pioggia di dollari sul Pakistan

di Aldo Braccio* - 18/04/2009

 
 



Più di 3 miliardi di dollari (fonte Apcom) – più di 5 miliardi di dollari in due anni (aggiornamento AFP: è questa l’offerta promessa al Pakistan dai 27 Paesi e dalle 16 organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza dei donatori che si apre oggi a Tokyo sotto l’egida del Giappone e della Banca mondiale.

Il Presidente pakistano Asif Ali Zardari si è impegnato – all’aperura della conferenza – a “battersi contro il terrorismo”, dando seguito al discorso inaugurale del Primo ministro giapponese, imperniato sull’obbiettivo primario di rafforzare la stabilità dell’area afgana/pakistana.
La rappresentante della Banca mondiale, Isabel Guerriero, ha sottolineato a sua volta che il Pakistan affronta dall’anno scorso delle “sfide colossali”, una crisi economica e politica accompagnata da “attacchi terroristici insensati”.
Stati Uniti e Giappone sono i capifila dei finanziatori, ma anche Arabia Saudita e Unione Europea dimostreranno particolare generosità nella cospicua donazione. Al proposito non si deve dimenticare che già a novembre dell’anno scorso il Fondo monetario internazionale ha approvato un prestito di 7,6 miliardi di dollari per sostenere Islamabad e il suo regime che, a quanto sembra, non desta più preoccupazioni nella “comunità internazionale” occidentale in ordine a democrazia e diritti civili – un regime che può presentare un bilancio sociale fallimentare, col 40% della popolazione costretta a vivere con un dollaro, o meno di un dollaro, al giorno.
Il Presidente Obama ha recentemente chiesto al Congresso di triplicare (portandoli a un miliardo e mezzo di dollari all’anno) i contributi USA verso il Pakistan, in cambio di una maggiore determinazione verso … al Qaida: vale a dire in cambio di un aiuto strategico repressivo a sostegno della guerra dell’occupazione militare e coloniale dell’Afghanistan.


*Aldo Braccio, redattore di Eurasia, è esperto di questioni turche e dell'area vicino e medio orientale