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Vertice Nasrallah-Jumblatt, il Libano verso un nuovo governo di unità

di Carlo M. Miele - 20/06/2009

 

La maggioranza parlamentare libanese guidata da Saad Hariri - uscita confermata dal voto dello scorso 7 giugno - e l’opposizione capeggiata da Hezbollah collaboreranno per attuare la riconciliazione nazionale e formare un nuovo governo di unità.
A renderlo noto è il leader del Partito di Dio, Hassan Nasrallah, e quello druso, Walid Jumblatt, che ieri notte hanno tenuto un importante vertice che li ha visti riuniti per la prima volta negli ultimi tre anni.

Secondo quanto reso noto oggi in un comunicato di Hezbollah, le due parti lavoreranno assieme per spostare il Libano “da una situazione di crisi a una situazione di cooperazione”.

In passato Jumblatt ha accusato Hezbollah del tentativo di destabilizzare il Paese a vantaggio dei suoi “sponsor” Siria e Iran, mentre Nasrallah, dal canto suo, ha imputato a Jumblatt e agli altri membri della coalizione filo-occidentale di seguire le politiche imposte dagli Stati Uniti.

L’incontro di giovedì notte – avvenuto in una località rimasta segreta - segna una svolta nel rapporto tra le due parti.

“Spero che questo sia l’inizio di un dialogo aperto tra tutti i libanesi, perché i problemi del Libano non possono essere risolti se non attraverso il dialogo”, ha dichiarato alla stampa il ministro dei Lavori pubblici Ghazi Aridi, secondo cui dopo il vertice Nasrallah-Jumblatt nel paese vi sarà “un’atmosfera positiva”.

Nelle prossime settimane a Beirut si apriranno le consultazioni per la formazione del nuovo governo. In quell’occasione si dovrà trovare una difficile conciliazione tra le richieste avanzate dalla maggioranza e quelle dell’opposizione.

Nel maggio 2008 i contrasti tra i due blocchi diedero vita a violenti scontri armati, che causarono la morte di 81 persone e spinsero il Libano sull’orlo di una nuova guerra civile.

Allora, per riportare la calma fu necessario un accordo raggiunto a Doha con la mediazione araba, che prevedeva la creazione di un governo di unità guidato dalla coalizione filo-occidentale e limitato dal potere di veto dell’opposizione.