«Juniper Cobra», Tehran è avvertita: risponderemo uniti
di Michele Giorgio - 23/10/2009
La più grande esercitazione congiunta tra i due alleati: per difendersi dai missili da Iran e Libano
Juniper Cobra 10. È questo il nome della più importante esercitazione congiunta di difesa anti-missile nell'ambito delle esercitazioni condotte ogni biennio da Stati Uniti e Israele. Cominciata ieri, Juniper Cobra 10 durerà fino al 3 novembre e secondo gli analisti serve anche a lanciare un messaggio a Tehran: l'alleanza tra Washington e Tel Aviv è salda e gli Stati Uniti potrebbero scendere al fianco di Israele se il governo Netanyahu, come si teme, attaccherà le centrali nucleari iraniane. Nei giorni scorsi il quotidiano Ha'aretz e altri giornali israeliani avevano avanzato l'ipotesi di un intervento militare congiunto Usa-Israele contro l'Iran. Lo stesso presidente Barack Obama martedì, con un messaggio inviato ad un seminario in Israele, ha affermato che la compattezza delle relazioni tra i due paesi va ben oltre i ben noti interessi strategici. Allo stesso tempo le manovre lanciano un messaggio anche alla Turchia che qualche giorno fa, in segno di protesta contro l'assedio israeliano di Gaza, ha escluso Tel Aviv da esercitazioni aeree che prevedevano anche la partecipazione statunitense. Una decisione che ha scatenato forti polemiche e l'inizio di un boicottaggio israeliano della Turchia, soprattutto nel settore turistico.
Le manovre militari interesseranno in particolare il sud di Israele dove le strade saranno chiuse a intervalli e i mezzi pesanti si muoveranno nella zona come se fosse in corso un attacco missilistico. A dirigere le esercitazioni è l'ammiraglio Mark Fitzgerald, comandante della la Sesta Flotta Usa. Ai suoi ordini ci sono un migliaio di militari americani del Comando Europeo (Eucom), giunti nei giorni scorsi con una grande quantità di materiale. Mille sono anche i soldati israeliani che eseguiranno gli ordini del capo della difesa aerea, generale Doron Gavish. È stato annunciato l'impegno del sistema di difesa anti-missili balistici della Marina americana Aegis, oltre ai radar a bordo di 17 navi Usa. Israele mette in campo i suoi sistemi di difesa anti-missili balistici Arrow 2 e anti-missili Patriot. Dovrebbe inoltre testare per la prima volta un sistema radar capace di intercettare missili a una distanza di centinaia di chilometri, installato lo scorso anno nel settore assegnato alle unità statunitensi nella base aerea di Nevatim, nel Neghev. I media locali hanno riferito che saranno simulati attacchi missilistici simultanei oltre che dall'Iran anche dalla Siria e dal Libano (Hezbollah). È uno scenario di guerra previsto da molti se Israele manderà i suoi cacciabombardieri contro le centrali iraniane. Tehran ha messo in guardia che si difenderà con ogni mezzo possibile e, secondo gli esperti militari, è in grado di colpire con i suoi missili balistici ogni parte del territorio israeliano. Non è affatto sicuro invece che la Siria e Hezbollah scelgano di intervenire a sostegno dell'Iran. Tuttavia non è da escludere una azione di Israele volta ad aprire altri fronti di guerra, per «regolare i conti» con gli altri suoi nemici nella regione.