Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Tokio: il nuovo corso democratico del Giappone si gioca a Okinawa

Tokio: il nuovo corso democratico del Giappone si gioca a Okinawa

di Alessandro Sassone - 23/10/2009

 

 
Tokio: il nuovo corso democratico del Giappone si gioca a Okinawa
 



Dopo le pesanti dichiarazioni rilasciate martedì scorso dall’inviato della Difesa di Washington Robert Gates a Tokio sulla revisione della presenza militare statunitense in Giappone ha aggiunto il carico l’ex ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi Nakasone. Nakasone ha immediatamente approfittato della situazione per puntare il dito contro la nuova amministrazione democratica di Hatoyama (foto) che ha promesso di rompere con il passato liberaldemocratico che ha governato il Giappone per oltre mezzo secolo. Uno dei punti più importanti del programma del neo premier Hatoyama è sempre stato il cambiamento dei rapporti di forza con Washington. Per questo il braccio di ferro che si annuncia burrascoso sulla dislocazione dei militari Usa in Giappone ha una duplice valenza politica, interna e estera. Sul fronte interno, lo scontro con Washington potrebbe far precipitare la popolarità del neo premier nel gradimento dei cittadini, e riaprire le speranze dei liberaldemocratici sconfitti pesantemente nelle scorse elezioni. Per questo sul possibile gelo nelle relazioni diplomatiche è intervenuto l’ex ministro della Difesa.
Nakasone si è affrettato a dichiarare di ritenere opportuno che il nuovo esecutivo proceda alla attuazione dei piani già siglati lo scorso gennaio. La trattativa per il ridispiegamento della presenza nordamericana a Okinawa venne condotta proprio da Nakasone con la controparte Hillary Clinton. Il governo di Yukio Hatoyama, il cui partito Democratico ha conquistato il potere il 30 agosto grazie a un ampio risultato elettorale di portata storica, punta a rivedere l’accordo quadro del 2006 sul riposizionamento militare nell’arcipelago. Martedì scorso il segretario alla Difesa americano ha gelato Tokio con una presa di posizione che sembrerebbe non lasciare spazio a trattative sulla delicata questione della presenza militare su territorio nipponico e più in particolare per quanto riguarda i marines di stanza alla base Futemma di Okinawa. Una posizione ribadita nel corso della visita di due giorni del segretario alla Difesa americano, Robert Gates. “Per ottenere una modifica bisogna avanzare un’alternativa, ma non è chiaro cosa voglia proporre Hatoyama”, ha concluso Nakasone.