Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il Prof. Caracciolo negazionista? Falso, quello che è in gioco è il dominio di internet

Il Prof. Caracciolo negazionista? Falso, quello che è in gioco è il dominio di internet

di Filo De Fero* - 25/10/2009

Fonte: terrasantalibera

Il prof. Caracciolo "NEGAZIONISTA"?

nO, FALSO. EGLI  E' SOLO minacciato e perseguitato dalla  Israel-lobby, PER IL SUO IMPEGNO ANTISIONISTA:

SIAMO TUTTI NEL MIRINO.

QUELLO CHE E' IN GIOCO E' IL DOMINIO DI INTERNET

Art. 21 - "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"

Art. 33 - "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento"

Premesso che: 1 - chi legge abitualmente le pagine di questo sito sa che non trattiamo argomenti "negazionisti" o "revisionisti". Non lo facciamo semplicemente perchè non reputiamo tale argomento al vertice delle nostre preoccupazioni, che vertono invece sulle attuali condizioni della Terra Santa di Palestina e sulle problematiche geopolitiche ad essa connesse, in un modo o in un altro.

Premesso che: 2 - anche se i media fanno volutamente confusione, giocando sull'equivoco tra i termini "negazionismo" e "revisionismo", non si capisce il perchè, tanto più in nazioni democratiche e liberali, sia impedito esprimere opinioni in merito ad una materia che dovrebbe essere competenza di libera ricerca da parte di storiografi di ogni posizione e tendenza.

Siamo alle solite: liberalismi di facciata, che esportano democrazia a suon di bombe e distruzione, ma che fanno spalluccia se a morire in un attentato terroristico sono civili iraniani o pakistani. Che piange e si dispera per la morte di un giovane militare, ma che non spreca una lacrima o una parola di cordoglio per le migliaia di morti civili afgani.

Aggiungiamo poi il paradosso che proprio le stesse testate giornalistiche, che sino a pochi giorni fa urlvano ai quattro venti che la libertà d'epressione in Italia è a rischio, sono quelle che chiedono oggi di tappare la bocca a Caracciolo, come uomo e come professore.  Libertà d'espressione a senso unico. Come sempre.

Parliamo ora della montatura del caso Caracciolo.

Oltretutto, se proprio vogliamo dirla tutta, trattare oggi argomentazioni anche solo revisioniste, sarebbe fare un favore alla Israel-lobby, specie quella italiana, più bigotta di tutte, che non aspetta altro che qualcuno osi mettere, tra gli argomenti di ricerca storica e scientifica, quel particolare periodo storico a cavallo tra gli anni '40 e '50, che tanto ha fruttato in termini di propaganda per coprire l'impresa coloniale sionista in Palestina, per avere poi la scusa buona per imbavagliarlo e silenziarlo.

Perchè, alla faccia della tanto declamata libertà d'espressione, voi potete scrivere pubblicamente, o dire e mostrare in televisione, qualsiasi tipo di volgarità, oscenità, parolacce, insulti contro persone, istituzioni, offendere fedi e fedeli di qualsiasi razza e longitudine, bestemmiare o mettere in dubbio i loro riferimenti confessionali,  negare l'esistenza di Cristo o la verginità della Madonna, di Budda o di Maometto, esaltare Satana e promuovere abiezioni contronatura di ogni genere, mettere nelle mani dei vostri figli mezzi informatici che veicolano liberamente sesso, droga e violenza, mentire o rinnegare spudoratamente anche sulle cose più serie e importanti della vita sociale, cosa che i nostri politici da operetta fanno con gran professionalità e disinvoltura: ma guai a toccare il sancta sanctorum dell'unico dogma universale rimasto incontrastato, quello per cui veniamo richiamati alla memoria quotidianamente, e che persino alcune cariche eclesiastiche hanno presentato come "verità di fede".

L'unica argomentazione per la quale pretendere analisi e ricerche più approfondite e libere comporti automaticamente l'arresto in molte nazioni occidentali.

Addirittura l'avvocato Silvia Stolz, a causa del suo legittimo e doveroso lavoro di approfondimento e riesamina, per poter confutare le accuse di "negazionismo" rivolte a un suo cliente, è stata arrestata in aula durante l'udienza ed è tutt'ora detenuta nelle carceri tedesche.

Per questi e altri motivi non tratteremo, in questa sede, di argomentazioni che consideriamo come esca per far abboccare i pesci in un acquario. Non siamo pesci e non vogliamo fare i martiri.

Viviamo in una dittatura del pensiero globalizzata, e ne siamo consapevoli.

Di "Israel-lobby" daltronde, ne hanno già parlato ampiamente scrittori come John J.Mearsheimer, Stephen M. Walt, ("La Israel Lobby" Mondadori) e di "Fabbrica dell'olocausto" l'ormai famoso Norman Finkelstein, che a causa del suo libro ha perso cattedra e reddito : "La Fabbrica dell'olocausto" (The Holocaust Industry, Editrice Amazon.com). Anche il prof. Antonio Caracciolo di Seminara ne aveva fatto una recensione che abbiamo riprodotto per vostra conoscenza a questo link : Finkelstein e il potere dei sionisti nelle università USA: tolta o ”rifiutatagli” la cattedra?

Caracciolo come Finkelstein dunque? Non diremmo proprio, e anzi speriamo che a causa di tutta questa messa in scena egli non debba perdere il suo lavoro di docente, come capitò al prof. americano-ebreo.

Finkelstein oltretutto ha scritto diversi libri sull'argomento, mentre il prof. Caracciolo nemmeno uno, ma solo traduzioni di testi in libera vendita. Egli si limita a scrivere sui suoi blog e ad insegnare all'università argomenti che nulla hanno a che vedere con l'olocausto ebraico.

Chi abbia consultato veramente i suoi blog, e non semplicemente letto le recensioni distorte riportate dai giornali e agenzie di stampa, si è potuto rendere immediatamente conto che egli è persona estremamente educata e rispettosa delle altrui idee, fedi od opinioni. Caracciolo è un liberale nel senso più ampio e politico del termine: non per nulla militava come attivista nel "Popolo delle Libertà".

Bene: dopo aver letto i suoi blog ed esservi resi conto di non trovarvi di fronte ad un "pericolosissimo neo-nazista", ma invece al cospetto di un cittadino che, con rispetto verso gli interlocutori ed educazione, esprime le proprie opinioni ed analisi, basandosi sulla forza del diritto, e non sul diritto alla forza (come i suoi detrattori invece fanno), vi chiederete sicuramente: ma allora perchè tutta questa campagna mediatica contro un professore che ha come allievi meno di una decina di studenti? Che pericolo rappresenterebbe veramente?

Sarà proprio perchè avrete letto i suoi molteplici articoli, nel suo blog d'eccellenza "Civium Libertas", che capirete quale sia il suo peccato mortale, quello che gli è costato la condanna al linciaggio mediatico: assersi dichiarato apertamente contrario alla politica di sterminio compiuta dallo Stato ebraico d'Israele nei confronti delle popolazioni arabe autoctone palestinesi e libanesi, nonchè la denuncia di forti connessioni e pressioni a livello globale, da parte di quella setta definita "Israel Lobby", che con ramificazioni che partono da Tel Aviv verso ogni angolo del globo, giunge a condizionare ogni aspetto della vita civile attraverso il suo controllo dell'economia finanziaria e politica, nonchè mediatica (attraverso i networks in pieno possesso: non c'è solo Repubblica a essere controllata da un dietista kosher, anche il New York Times, per fare un esempio famoso, è di proprietà di Arthur Sulzberger, altro dietista kosher, mentre, sempre per fare un altro esempio famoso, l’agenzia Reuter è saldamente in mano ai successori di Paul Julius Reuter, nato come Israele Beer Josaphat, figlio di un rabbino di Kassel - da Domenico Savino: Requiem per l'imperatore, effedieffe.com), ma anche attraverso il controllo militare e terroristico dei più importanti conflitti mondiali in corso, non solo mediorientali, ma anche georgiani, pakistani, afganistani, irakeni, sudamericani. Ovunque l'intelligence israeliana è presente e operativa tramite i suoi istruttori, militari, commesse d'armi. Perfino il sistema di sicurezza atomico nord-americano è gestito da una società israeliana: come dire che l'AVIS è nelle mani di Dracula.

Se anche il potere di controllo e di veto dell'informazione in rete viene messo nelle mani della setta o dei suoi tirapiedi, opportunisti politici che hanno capito a chi bisogna lustrar le scarpe per far carriera, allora siamo tutti a rischio, siamo tutti tanti "prof. Caracciolo".

Questa è quindi la grave colpa, che non poteva essere lasciata impunita, del prof. Caracciolo: aver osato criticare la politica israeliana, nonchè le coperture e gli appoggi enormi che riceve dalla comunità israelita nel mondo.

Quella stessa comunità, che pretende di essere riverita in eterno per le passate sofferenze, nega esplicitamente e con fermezza di riconoscere, in quelle inflitte dagli "eroi" in kippa sionisti alla popolazione palestinese, ogni tipo di riconoscimento o solidarietà internazionali.

Vi ricordate, solo per dirne una tra tante, quando durante il massacro di gennaio 2009, la così detta operazione Piombo Fuso, le Nazioni erano riunite per chiedere a gran voce la cessazione dei bombardamenti su Gaza (che a quel momento avevano già causato oltre mille morti palestinesi e una decina israeliani), le spallucce che fece il governo di Tel Aviv, continuando imperterrito a sganciare bombe al fosforo sui civili arabi?

Ancora oggi, lo stesso giudice Richard Goldstone, ebreo egli stesso, autore dell'omonimo Rapporto sui crimini israeliani a Gaza, avallato venerdì scorso dal Consiglio Onu per i Diritti umani, è osteggiato da Israele e dagli USA.

Perchè la Lobby se ne frega, di tutto e di tutti. Anche di chi oggi gli regge servilmente il gioco.

Cosa dovrebbero pensare le persone oneste e ancora pensanti con la propria testa, e non con i cervelli lavati dalla propaganda mediatica? Che se una certa sorta di "antisemitismo" (vocabolo improprio, perchè comprende nella sua interpretazione identificativa anche popolazioni arabe e di varie aree geografiche afro-asiatiche)  si agita negli animi della gente comune, è perchè esso è alimentato dal comportamento stesso della comunità ebraica, che si pone al di sopra di qualsiasi giudizio umano, considerando se stessa l'unca razza "eletta", mentre si permette invece sfacciatamente ogni sorta di malefatte, tramite chi li rappresenta in Terra Santa, armato di armi sofisticatissime, e pure con alcune centinaia di testate nucleari con cui ricattare l'intero pianeta.

Individuata la vera colpa del prof. Caracciolo, cioè avere criticato pubblicamente Israele e la comunità che lo sostiene incondizionatamente, giudaica o giudaizzata che sia, veniamo ora alla malafede e alla premeditazione dell'attacco.

Basta aver visto il servizio ordinato da Sposini, il Pagliara di Rai3, l'eleganza in formato moderno del progressismo leninista "benpensante", buono per i parrocchiani orfani di Bertinotti e Vladimiro Guadagno, via di mezzo tra un aspirante Santoro e un clone di Mentana, che è andato in onda ieri sera, mercoledì 22 ottobre in tarda serata.

La sua inviata, una ragazzotta che con evidente soddisfazione da nipotina del '68 leggeva le "malefatte" del prof. Caracciolo, chiedendone per questo l'allontanamento dalla Università della Sapienza (anche conosciuta come università dell'insipienza), sarà sfuggito a pochi che leggeva citazioni tratte non dal bog di Caracciolo, ma da Repubblica.

Creata una menzogna, la si rende verità a forza di ripeterla ai quattro venti. Di questo si tratta, di menzogne, riportate sul quotidiano Repubblica ad arte. Perchè mettere insieme, come in un puzzle, frasi prese a casaccio da articoli diversi, e comporle maliziosamente per voler far credere una cosa per un'altra, non è giornalismo, ma perfidia.

La ragazzotta in questione passa poi ad intervistare quattro bambocci, scelti probabilmente tra gli amici dell'Unione Studentesca, quella di staliniana memoria che si era opposta, con schiamazzi da circo, alla visita di Papa Benedetto XVI all'Università. Tutte dichiarazioni mirate, neppure una obiezione, un dubbio.

Il perchè è facile a dirsi: il prof. Caracciolo è dichiaratamente di centro-destra, milita nel Popolo delle Libertà, e dunque, secondo la mentalità marxista-leninista, quella che fa la clak ad Anno Zero e Ballarò, va dunque sputtanato con qualsiasi mezzo possibile. Il "negazionismo olocaustico" va pure bene, anche se non risulta da nessuna parte, leggendo "Civium Libertas", una presa di posizione così marcata del professore.

A un certo punto del servizio di Rai Botteghe Oscure, ecco che viene fuori la chicca: l'intervista al professore nel suo studio, a casa sua. Un taglia e cuci del video, anche abbastanza grossolano, per mettere in bocca al prof. quello che non intendeva dire. La frase in cui il prof. dichiara di non essere assolutamente un "antisemita" viene fatta sparire, e viene troncata la frase in cui egli voleva spiegare l'equivoco dei vocaboli provocato.

L'articolo su Repubblica è solo di due giorni fa, ma la premeditazione nell'attacco mediatico è evidente.

Come è probabile che a suggerire molte delle becere iniziative contro il prof. siano i "corretti informatori" di Informazione Corretta, gestita da Angelo Pezzana, ebreo fondatore del FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), proprietario negli anni '70 della libreria torinese Hellas, cui il prof. aveva dedicato molti articoli di accuse per le scorrettezze da questo blog compiute.

E dove c'è il Pezzana potete star certi che c'è donna Fiammetta Nirenstein, doppio passaporto israelo-italiano, vicepresidente della Commissione affari Esteri alla Camera, membro dell'ICCA, Coalizione Interparlamentare contro l’Antisemitismo, organizzazione che riunisce i rappresentanti delle assemblee legislative di oltre quaranta paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Russia, Canada, Australia, Sud Africa e molti Stati europei.

Donna Fiammetta è stata promotrice solo pochi giorni fa, a Roma, di un convegno dell'ICCA, con l'intento di promuovere misure concrete per combattere l’antisemitismo in ogni sua forma ed espressione.

Invitati a tale convegno da Donna Fiammetta sono stati John Mann, presidente della Commissione parlamentare inglese contro l’antisemitismo, Irwin Cotler, presidente della Commissione parlamentare canadese contro l’antisemitismo, il tedesco Gert Weiskerchen, e il ministro israeliano per la diplomazia e gli affari della diaspora Yuli Edelstein, tutti membri del Comitato direttivo dell’ICCA insieme allo statunitense Chris Smith. I convenuti al convegno hanno inoltre incontrato il presidente della Camera Gianfranco Fini, e il sindaco di Roma Gianni Alemanno, con cui si sono recati alla Fondazione per il Museo nazionale della Shoà. Il programma prevedeva anche un incontro con il Presidente della Fondazione, Leone Paserman, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, e l’assessore alla Cultura Ucei Victor Magiar (da http://moked.it/blog).

Bel gruppo di famiglia, con i padroni di casa e i loro maggiordomi.
 

Ma volendo fare un'analisi ancor più approfondita sul "qui prodest" tale campagna stampa e mediatica contro un innocuo professore universitario (e chi scrive l'ha conosciuito bene personalmente, l'ultima volta il 24 settembre, a Roma, durante una nostra conferenza, dove il prof. era venuto a portare solidarietà e amicizia, e possiamo testimoniare che ci troviamo di fronte veramente ad un brav'uomo, nonostante tutto il fango e le cattiverie scatenate al suo indirizzo) dobbiamo anche mettere in relazione l'altra campagna giornalistica contro quei quattro cerebrolesi che hanno messo in piedi le pagine di FaceBook intitolate "uccidiamo Berlusconi", dove dietro la frase ad effetto, reale istigazione a deliquere, in realtà si celano pochi smidollati che a fatica si reggono davanti a un pc.

Sembrerebbe non esserci alcuna connessione tra i due fatti: e invece c'è.

Tralasciando i falsi obiettivi sui quali si vorrebbe catalizzare l'attenzione di massa:

  • "la pericolosità" di un umile e anziano professore di Filosofia del Diritto, che gestisce un sito anti-sionista, come ce ne sono a bizzeffe di questi tempi, che nascono e crescono di misura ogni volta che le milizie sioniste o i coloni ebrei in Palestina demoliscono le case di migliaia di famiglie palestinesi, o uccidono un arabo, o lo fanno morire, assediato, di stenti per mancanza di medicine, per malattie indotte da contaminazione di guerra, o per mancanza di cibo e di acqua potabile

  • "la pericolosità" di un gruppetto di fannulloni, pappagallescamente antiberlusconiani, non conoscendo minimamente la materia su cui sentenziano (con tutto il rispetto per chi invece la conosce e disquisice con merito), col fondoschiena incollato a una poltrona, il frigo pieno e il letto fatto, che partecipano, avendo null'altro di meglio da fare, a una specie di mailing list come ce ne sono a migliaia

Ma veramente crediamo che gli inquirenti si siano svegliati ieri e abbiano scoperto che in rete si fa notizia, controinformazione, critica, analisi, contestazione, studio, o semplicemente gli scemi e cose simili???

Veramente crediamo che un professore di 7-8 studenti, che gestisce un blog, come un altro gruppetto di nullafacenti in rete, possano minacciare la sicurezza nazionale e l'etica dell'insegnamento???

Ma non fateci ridere, per favore.

Quello che è nel mirino della setta, di quella lobby che si sente minacciata, non è il professor Caracciolo o pochi anarco-deficenti, ma il dominio sull'informazione, su tutta l'informazione, anche quella in rete, via internet.

Questo è ciò che veramente minaccia questi signori: la consapevolezza di non avere ancora il pieno controllo delle notizie, per poterci imporre quelle menzogne che essi vorrebbero contrabbandarci come verità.

La Lobby, che ha già il controllo di gran parte dell'informazione, da Hollywood a Repubblica, passando per le moltissime testate giornalistiche o network televisivi di proprietà diretta o indiretta di correligionari o loro prestanome, spinge per poter avere ancor più potere mediatico e riuscire a condizionare l'espressione del pensiero.

Soros, Murdok, Spielberg, De Benedetti, Arthur Sulzberger, Paul Julius Reuter, Israele Beer Josaphat, sono solo i più conosciuti registi di "effetti speciali", mentre un piccolo esercito di consimili agisce indisturbato nell'ombra.

Producono notizie, le manipolano, propongono serial televisivi e rotocalchi (avete notato, per esempio, che oggigiorno non c'è più un serial televisivo, o un reality show, dove il commissario non sia un sodomita, la collega poliziotta una lesbica, figli e figlie aspiranti prostituti e passeggiatrici, e dove tutto ruoti intorno al sesso? Tanto per rinbecillire un po' più una generazione già allo sbando, i cui idoli sono oziosi pervertiti), oltre a tribune politiche truccate, per dare spazio a profumatamente benpagati professorini del nulla: tipo il presuntuosetto Travaglio, tanto per dirne uno le cui braccia sono state rubate all'agricoltura.

Ma gli manca il controllo totale di internet, unico luogo dove ancora, a fatica, si riesce a trovare l'informazione giusta e la si riesce a veicolare, sfondando talvolta il muro di omertà.

Devono quindi creare il casus belli per avanzare proposte di legge che in Italia, come già in Francia, Germania, Austria, Canada, ecc., permettano di imporre una "Informazione Corretta" incontrastata, che sia contemporaneamente senza possibilità d'obiezione: pena la galera, l'oscuramento, la perdita del lavoro, della famiglia, della libertà, della serenità.

Questo subdolo e perfido lavoro, non c'è nessuno che sappia compierlo meglio degli adepti alla "sinagoga di satana", di paolina memoria. E il sodomita Pezzana è un loro agente.

I sostenitori di questa campagna mediatica contro il prof. Caracciolo, almeno quelli in buona fede, impietositi dalle immagini dei lager di sessant'anni fa, che nulla hanno a che fare con questo caso, sappiano che i prossimi a cadere sotto la mannaia inquisitoria e oscurantista saranno proprio loro, quando si accorgeranno dell'inganno e tenteranno di denunciarlo: ma sarà ormai troppo tardi, perchè la rete sarà chiusa, e loro, come tanti pesciolini, saranno in trappola.

Il Grande Fratello (di Orwelliana memoria) avrà preso il controllo di ogni canale d'informazione.

E certi scenari che sembrano oggi fantascientifici, da film, saranno la realtà del domani.

Dopo il prof. Antonio Caracciolo, tutti noi.

Fatevi furbi, aprite gli occhi. A Gaza l'hanno fatto, in Cisgiordania pure, e nonostante la giusta resistenza all'invasore straniero, si sono ritrovati imprigionati e sotto minaccia armata.

Internet è un'arma potente nelle nostre mani, per uscire dall'isolamento e far conoscere verità occulte.

Ma per difendere questo spazio, bisogna avere un gran senso dell'onore e il buon senso per non scannarci tra di noi.

Noi sappiamo già a cosa stiamo andando incontro, e ci siamo premuniti, ma voi verrete inconsapevolmente travolti.

Resistete se potete.

*redazionale di TerraSantaLibera.org