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Come volevasi dimostrare: la lobby vuole bloccare internet e imbavagliare i dissidenti

di Filo De Fero* - 25/10/2009

Fonte: http://www.terrasantalibera.org/pacifici_istigatore.htm

COME  VOLEVASI  DIMOSTRARE:

LA LOBBY VUOLE BLOCCARE INTERNET

E  IMBAVAGLIARE  CHI DISSENTE

 

 

IL PRESIDENTE DEGLI EBREI ROMANI, RICCARDO PACIFICI:

 

"IL PROBLEMA DELLA RETE E' CHE NON HA CONTROLLI"

 

 

.........E SE IL SINEDRIO ORDINA, QUALCUNO VA CROCIFISSO.........

 

 

 

TerraSantaLibera - 25 ottobre 2009 - Avevamo appena finito di scrivere, nelle nostre analisi riguardo al caso Caracciolo, che quello che era in gioco era il dominio ed il controllo di internet, uno dei pochi luoghi dove ancora si possono veicolare informazioni e verità, esprimendosi e riuscendo a superare le barriere della censura della solita lobby.

 

Ed ecco che Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, si lascia andare in dichiarazioni, mentre si trova in Israele, che svelano apertamente le reali motivazioni che hanno spinto a sbattere il "mostro Caracciolo" in prima pagina:

"Il problema della rete è che non ha controlli.........Bisogna intervenire dal punto di vista legislativo anche in questo senso.........Bisogna agire sul profilo penale.........l´Italia si doti di leggi che rendano reato il negazionismo".

 

Più chiari di così... Chi ancora aveva dubbi, ora se li sarà tolti. Queste e altre dichiarazioni del Pacifici sono state riportate su Repubblica e sul blog di quel Marco Pasqua (nel libro paga di Repubblica-De Benedetti) che tanto si è dato da fare per dimostrare, con una bella collezione di taglia e cuci di  menzogne, il suo servilismo, nei giorni scorsi, riguardo al linciaggio pubblico del prof. Antonio Caracciolo (Civium Libertas).

 

C'è un progetto ben preciso di controllo totale delle idee, dell'informazione, del pensiero, che non arresterà la israel-lobby sinchè anche in Italia tutto sarà imbrigliato, filtrato, censurato. Almeno, così sperano.

 

Una interessante chiosa (a riguardo di un altro protagonista di questo fotomontaggio mediatico, il Rettore della Sapienza, quello che voleva mandare Caracciolo a Dachau, ma a cui il professore rispose che avrebbe preferito andare a Gaza) ce la offre invece il blog Kelebek, di Miguel Martinez, che termina con un esilarante decalogo di richieste al Magnifico Rettore, il quale avrebbe patrocinato per conto dell'Università, a spese dei contribuenti quindi, incontri fantascientifici e ufologici, gestiti da tal  Tonino Meneghetti, detto Antonio, un ex-frate di Avezzano amante delle catene d'oro e di grossi sigari....ex galeotto e con un imputazione di omicidio colposo, ora filosofo, ontopsicologo, nonchè venditore di aria fritta....

 

Aggiungiamo pure i commenti dei corretti istigatori e informatori di “Informazione Corretta” (dietro cui si agita, ancheggiando, Angelo Pezzana, l'ex fondatore del FUORI, Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) che dichiarano : “In altri paesi sarebbe già stato condannato da un tribunale, in Italia no”.

 

E, dulcis in fundo, non facciamoci mancare le paternali e le lezioni di etica di Piero Marrazzo, il compagno presidente della Regione Lazio, che proprio oggi però si è auto-sospeso dalla sua carica, a causa di uno scandalo che l'ha visto coinvolto in un giro di ricatti, a base di perversioni sessuali e droga, con protagonisti prostituti transessuali e cocaina. Robe da pazzi: il bue che vuol dare del cornuto all'asino.

 

Certo che a guardar bene, il più pulito degli inquisitori e moralizzatori del prof. Caracciolo, c'ha la rogna...

 

Caro professor Caracciolo, dati i capi d'accusa inconsistenti, e i suoi accusatori altrettanto inconsistenti, pensiamo che possa dormire tranquillo: continuerà a fare il suo stimato lavoro.

Per un po', sino alla prossima occasione che si inventeranno, per poi tornare all'attacco e chiedere, "democraticamente", di sopprimere l'articolo 21 della Costituzione italiana.

 

Tanto a loro di Roma che gliene frega...è Tel Aviv la loro capitale.

 

 

* redazionale per TerraSantaLibera.org