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Il discorso storico sul debito del Presidente del Burkina Faso

di Nicoletta Forcheri - 28/10/2009

Fonte: mercatoliberotestimonianze

Thomas Sankara, ex-presidente del Burkina Faso, paese tra i più poveri dell’Africa ed ex-colonia francese, nello storico “Discorso sul debito” [Discorso al Fronte unito contro il debito] all’Organizzazione dell’Unità Africana, Adis Abeba, il 27 luglio 1987, indica tacitamente i suoi assassini quando afferma che se il Burkina Faso sarà l’unico paese a rifiutare di pagare il debito, allora non sarà più presente al prossimo Congresso.

Poiché assassino è continuare a negare la criminalità del sistema creditizio internazionale. Negandogli la diretta e contagiosa solidarietà, i presidenti degli altri paesi africani hanno isolato Sankara, predisponendolo al sacrificio rituale all’altare del debito. La codardia degli altri ha punito l’eroismo di uno.

Che ciò valga da esempio per la situazione italiana di oggi.


Sankara, inimicandosi i creditori (Francia e USA) venne infatti ucciso a soli 38 anni meno di tre mesi dopo questo storico discorso e lasciando moglie e figli e un paese che in soli 4 anni era riuscito a risollevarsi dalla fame e dalla povertà sfruttando le proprie risorse.

Il messaggio rivoluzionario del discorso, quello che si dovrebbe fare per l’Italia e per tutti i paesi indebitati della terra, era la constatazione dell’impossibilità di pagare il debito e l’esortazione a non pagarlo.

Per questo venne uccciso. Esortava l’Africa a liberarsi dal pizzo.



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