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Pakistan, strategia della tensione?

di Enrico Piovesana - 02/11/2009





Strage di Peshawar: i talebani: "Noi non attacchiamo civili". E accusano la Balckwater e i servizi di Islamabad

Il governo pachistano lo aveva detto: i talebani risponderanno all'offensiva in Waziristan con rappresaglie in tutto il paese. E così è stato: clamorose azioni di commando contro obiettivi militari a Rawalpindi e Lahore e sanguinosi attentati come quello al bazar di Peshawar, nel quale sono rimasti uccisi 115 civili e altri duecento sono rimasti feriti, mutilati, sfigurati.
Questo secondo tipo di azioni, secondo le autorità di Islamabad, sono condotte dai talebani nella speranza di "far vacillare la determinazione" con cui il paese sta lottando contro di loro.
In realtà queste stragi di innocenti non fanno che aumentare il sostegno popolare all'operazione militare Rah-e-Nijat, Via della Salvezza, che in due settimane ha causato la morte di oltre trecento talebani, una trentina di soldati e un numero imprecisato di civili - nessuno li conta quando muoiono per colpa delle bombe governative.

Un volantino talebano. La settimana scorsa, prima dell'attentato a Peshawar, i talebani hanno diffuso in Waziristan e nelle altre aree tribali un volantino con il seguente messaggio. "Le agenzie segrete del governo colpiscono i luoghi pubblici per diffamare il movimento talebano. Noi stiamo combattendo il santo jihad nel rispetto della sharìa, la quale considera ingiustificabile l'uccisione di ogni singolo musulmano. Noi non siamo contro al gente comune, noi siamo la proteggiamo. I talebani colpiscono solo l'esercito, la polizia, l'intelligence e le autorità. Quindi, gli attentati compiti contro gente innocente sono opera dei crudeli servizi segreti. Noi vogliamo che la gente supporti i talabni contro l'esercito e il governo pachistani, marionette degli Americani".

Accuse alla Blackwater. Giovedì, il comandante dei talebani del Waziristan, Hakimullah Mehsud, ha dichiarato alla Bbc Urdu che l'attentato di Peshawar di mercoledì non è stato compiuto dai talebani, ma dall'agenzia privata di sicurezza statunitense Balckwater in combutta con l'intelligence pachistana. "Se siamo in grado di colpire fin nel cuore della capitale Islamabad, di colpire i quartieri generali dell'esercito, per quale motivo dovremmo prendere di mira la gente comune? La nostra guerra è contro il governo e contro le forze di sicurezza, non contro i civili. Noi non abbiamo nulla a che fare con questi attentati. Li attribuiscono a noi per gettare infamia su di noi, ma a compierli sono l'agenzia di sicurezza americana Balckwater assieme ai servizi segreti pachistani".

Presenza Usa in Pakistan. Da agosto la stampa pachistana ha denunciato la presenza di agenti privati Usa della famigerata Balckwater, che oggi si chiama Xe Worldwide, a Peshawar, Islamabad, Lahore e Karachi.
I rambo in mimetica nera, che vanno in giro su enormi fuoristrada blindati, neri pure quelli, opererebbero ufficialmente in Pakistan come agenzia di protezione e scorta per ong Usa, in particolare per una grossa ‘azienda umanitaria' americana, la Creative Associates International Inc. (che fino a poco tempo fa avevano una sede proprio a Peshawar, in Chinar Road, Univesiry Town), la quale è considerata un'attività di copertura della Cia. Secondo altri, infatti, la Xe lavorerebbe a stretto contatto con le stazioni della Cia a Peshawar, nella capitale e in altre città pachistane.