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Contro la guerra in Afganistan*

di Ralph Nader - 31/12/2009


Matthew P. Hoh ex capitano della marina USA, ed ex civile del Department of Defense in Iraq ad iniziare dal 2004 e fino a Settembre un funzionario politico nel Foreign Service dislocato in Afganistan ha mandato qualche costernazione ai consiglieri del Presidente Obama che da Commander in Chief pensa di mandare altri soldati in quel paese lacerato dalla guerra vicino al Pakistan.
Mr Hoh scrisse una lettera di dimissione al Dipartimento di Stato in Settembre.
La sua lettera di 4 pagine sviluppa i suoi dubbi su quello che definisce il "perché e il fine" nascosti dietro "gli scopi strategici della presenza degli USA in Afganistan".
Egli nota che come nell'occupazione sovietica di 9 anni: "Noi continuiamo a garantire e ad appoggiare uno stato debole e incoraggiamo un'ideologia e un sistema di governo sconosciuto e non voluto da quella gente".
Mr. Hoh si concentra sulla grande società Pashtun composta da 42 milioni di persone e arriva alle sue conclusioni.
Leggete le sue parole:
"La rivolta Pashtun che è controllata da tanti, in apparenza infiniti, gruppi locali, è alimentata da ciò che è percepito dai Pashtun come un assalto continuato e prolungato, attraverso i secoli, alla terra Pashtun, alla sua cultura, tradizioni e religione da nemici interni ed esterni. La presenza NATO e USA e le operazioni nelle valli e nei villaggi Pashtun (così come l'esercito Afgano e le unità di polizia che sono guidate e composte da soldati e poliziotti non Pashtun) costituiscono una forza di occupazione contro la quale la rivolta è giustificata. Sia nello RC dell'Est e del Sud ho osservato che la gran parte della rivolta non combatte per il bianco vessillo dei Talebani, ma piuttosto contro la presenza di soldati stranieri e contro le tasse imposte da un governo non rappresentativo di Kabul".
"La presenza militare USA in Afganistan contribuisce in modo forte al principio strategico e di legittimità della rivolta Pashtun. Alla stessa maniera il nostro sostegno del governo Afgano nella sua forma corrente continua a distanziare l'amministrazione dalla sua gente. I difetti del governo Afgano, in modo particolare quando producono il sacrificio di vite e soldi americani, sembrano una moltitudine e tumorali:
- Corruzione palese e malversazione impassibile;
- Un Presidente con i confidenti e i primi consiglieri scelti tra i signori della droga e i malvagi criminali di guerra che irride la nostra forza di legge e i nostri impegni contro la droga;
- Un sistema di capi provinciali e zonali costituiti da mediatori del potere locale, opportunisti e uomini forti alleati degli USA solo per guadagnare, e limitatamente a, il valore dei nostri contratti USAID e CERP e decisi a tutelare i loro interessi politici ed economici contro ogni tentativo positivo e genuino di riconciliazione; e
- Le elezioni recenti dominate dagli imbrogli e screditate dalla bassa partecipazione al voto che sono una vittoria enorme per i nostri nemici che reclamano ora un boicottaggio popolare e che contesteranno nel mondo il nostro supporto militare, economico e diplomatico ad un governo Afgano nullo e illegittimo".
"Il nostro sostegno per tale tipo di governo, unito ad un malinteso sulla vera natura della rivolta, mi porta alla mente in modo orribile il nostro coinvolgimento nel Vietnam del Sud; un governo corrotto e impopolare che sostenemmo a spese della pace interna della nostra Nazione, contro una rivolta, il cui nazionalismo fraintendemmo con arroganza e ignoranza come un rivale per la nostra ideologia della Guerra Fredda".
"Io considero speciose le ragioni che cerchiamo per il massacro e il sacrificio dei nostri giovani uomini e donne in Afganistan. Onestamente, la nostra strategia di ricostruire il paese e prevenire la rinascita e l'organizzazione di Al-Qaeda ci chiederebbe di invadere e occupare Pakistan orientale, Somalia, Sudan, Yemen, ecc. La nostra presenza in Afganistan ha solo incrementato la crisi e la rivolta in Pakistan dove temiamo giustamente che il governo locale vacillante e debole perda il controllo del suo arsenal e nucleare. Tuttavia, ancora, per seguire la logica dei nostri scopi statali si dovrebbe presidiare il Pakistan, non l'Afganistan. Inoltre, gli attacchi del 11 Settembre, come gli attentati di Madrid e Londra, furono ideati e organizzati in Europa Occidentale; un punto che mette in luce il fatto che la minaccia non è ai confini politici o geografici tradizionali. Infine, se il nostro interesse è per uno stato fallito e mutilato da corruzione e da povertà e sotto l'assalto di criminali e signori della droga, quando porteremo via i nostri aiuti militari e finanziari da quel paese dovremo rivalutare e incrementare l'impegno in Messico".
"Otto anni di guerra, nessuna nazione ha mai conosciuto un esercito più dedicato, ben preparato, esperto e disciplinato come le Forze Armate USA. Non credo che qualche forza militare si sia mai misurata con una missione di Sisifo così complessa e opaca come quella che l'esercito USA ha ricevuto in Afganistan ....".
"'Ci consumiamo nell'oblio' un capo di talento e intelligente, tra i migliori dell'America, riassume ad ogni visitatore, delegazione dello stato maggiore e ufficiale superiore. Ipotechiamo l'economia della nostra Nazione in una guerra, che, persino con un impegno maggiore, resterà un pareggio negli anni a venire. Il successo e la vittoria, qualunque possa essere, non saranno realizzati in anni, dopo i miliardi spesi, ma in decenni e generazioni. Gli USA non devono impegnare un tesoro nazionale per tale successo e vittoria ...".
"Migliaia dei nostri uomini e donne sono tornati a casa con ferite fisiche e mentali, alcune non si cicatrizzeranno mai o peggioreranno con il tempo. Il ritorno del morto solo nella forma corporea è ricevuto dalle famiglie rassicurate che il loro caro si è sacrificato per uno scopo degno dei futuri perduti, amore svanito e sogni promessi non mantenuti. Ho perso la certezza che tali assicurazioni possano essere date in ogni caso. Così propongo le mie dimissioni".
L'esperienza di grande riguardo, la sensibilità e il giudizio di Mr. Hoh raggiungeranno l'attenzione di milioni di Americani?
Questo dipenderà dal suo incontro con il Presidente Obama, se le commissioni del Congresso gli procureranno un'audizione e altri tipi di persuasione simile e se i mass media sospenderanno i loro soliti titoli e banalità per arrivare a riferire queste opinioni, in modo che noi la gente si possa deliberare meglio sul come evitare un pantano devastante, in peggioramento e pieno di tragedie seriali laggiù che producono lo stesso effetto qui.
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*Il titolo è una nostra idea, la mail non l'aveva.
Tradotto da F. Allegri il 30/12/2009