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"La potente lobby sionista influisce sul governo italiano"

di Fernando Rossi - 09/02/2010

 

Intervista a Fernando Rossi. Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, in visita ufficiale in Israele ha dichiarato di avere il grande sogno di vedere Israele nell'Unione Europea. A questo proposito ed altro abbiamo parlato con Fernando Rossi, senatore dal 2006 al 2008 ed attuale coordinatore del movimento "Per il Bene Comune".


A parte le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che ho già citato, il ministro degli Esteri italiano, Frattini, oggi ha dichiarato che l'Italia vorrebbe bloccare tutte le trattative commerciali con Iran, comprese quelle su gas e petrolio. Considerando la cifra enorme di quasi 8 miliardi di euro di interscambi tra i due paesi, Le pare possibile questo? E poi non è che ne risentirebbe il popolo italiano?

Io credo che Frattini abbia già dimostrato anche in passato di essere strettamente legato alla trica  israeliana, il Mossad, e a tutti disegni sionisti e l'ha già dato prova in passato. L'Italia sicuramente non ha nessun intresse in questo ma non credo che l'Italia sia tra i problemi di Frattini.

Quindi questo lega con gli interessi d’Israele tutto sommato.

Sì, legatissimo.

Il Vice-premier israeliano, Silvan Shalom, in un'intervista ha dichiarato che Telaviv dall'Italia aspetta due cose: sanzioni contro Teheran e aiuto per far inserire i Passdaran (Guardiani della Rivoluzione iraniana) nella lista europea delle organizzazioni terroristiche. Che ne pensa Lei?

Penso che rientri nella politica d’Israele, del gruppo sionista che oggi sta dirigendo Israele. Ma non è certamente nell'ordine delle cose, né per quanto riguarda l'Iran, visto che si trovano in un paese che senza nessun accordo internazionale dispone già di oltre 200 bombe atomiche. L'altro elemento è che i popoli che lottano per la propria indipendenza sono nella lista dei popoli che hanno l'onore di rappresentare la specie umana.

Gli atteggiamenti del genere da parte del governo italiano non Le pare un atteggiamento un pò esagerato considerando le relazioni abbastanza ampie dell’Italia con l'Iran, e non parlo solo dell’economia, ma in tutti i campi? Vorrei sapere a che cosa è dovuta una simile presa di posizione.

Indubbiamente la forza della finanza internazionale all'interno della quale la lobby sionista è ben posizionata, ed influisce su tutti i governi e quindi anche su quello italiano. Berlusconi ha avuto un atteggiamento non gradito ad Israele e agli Stati Uniti sull'accordo con il premier russo Putin e quello turco Erdogan (il passaggio del gasdotto South Stream nelle acque territoriali turche e dell'oleodotto Samsun-Ceyhan, che dovrà alleggerire il traffico delle petroliere sul Bosforo, ndr). Israele e USA, non ufficialmente, ma segnali di ostilità ne hanno già fatti avere al governo italiano ed a Berlusconi.  Probabilmente l'autonomia di un capo di governo occidentale rispetto alle lobby finanziarie internazionali, non è grande. E allora abbiamo assistito a due facce di questa visita. Io credo che la posizione è molto critica sin dal primo giorno (della visita di Berlusconi in Israele). Fiamma Nirenstein, deputata del PdL, è una cittadina israeliana, anzi, proprio una colona israeliana che fa parte del parlamento italiano ed ha doppia cittadinanza, ed è eletta tra l'altro dallo stesso Berlusconi. Però Lei non ha gradito le dichiarazioni di Berlusconi che indicavano ad Israele, la necessità di tornare ai confini del 67, liberare le autore del Golan e sospendere gli insediament illegali. La Nirenstein ha criticato la posizione di Berlusconi, accusandolo di non riconoscere il ruolo d’Israele. E' in effetti una posizione che nemmeno il precedente governo di Centro Sinistra, con Prodi e D'Alema, ha mai presa. Anzi (quelli di centro sinistra) hanno sempre fatto degli accordi militari, economici con Israele, ma non hanno mai criticato Israele come governo. Berlusconi l'ha fatto; ma subito il giorno dopo i ministri trattano, discutono per fare accordi e mi auguro che il parere di Frattini sia solo il parere di Frattini e non dell'intero governo italiano, a meno che non pensino di far saltare la Comunità Europea e magari di far entrare Israele assieme ad un altro governo di banditi che c'è in Europa, quello dell’Albania. Sarebbe una bella accoppiata, Israele e Albania, ma dovrebbero però stare fuori dalla Comunità Europea ed essere abbinati nella scena internazionale perché sono due governi di banditi.