L`Iran schiaffeggia l`occidente
di Alessia Lai - 12/02/2010

Due mondi diversi. Mostrati come realtà lontane anni luce, agli opposti della linea che unisce bene e male. Non ci sono sfumature: l’Iran è ormai rappresentato come un regime oscurantista, dittatoriale, tutto teso verso la conquista di un improbabile arsenale nucleare. Ovviamente per la conquista del mondo all’islamismo radicale. Questo quello che desume, facendo due più due, ogni fruitore medio di telegiornali, quotidiani, radio e periodici. Basterebbe che gli operatori dell’informazione, ovunque, non solo nel nostro Paese, si scomodassero a rispondere agli inviti rivolti dalle ambasciate iraniane. Inviti amichevoli, nei quali si spiega la realtà dell’Iran, le sue speranze, i suoi obiettivi. Ieri, a Roma, l’ambasciatore di Teheran presso il Vaticano ha voluto incontrare la stampa italiana. Ma in gran parte, i nostri colleghi hanno preferito soprassedere. In pochissimi siamo stati ad ascoltare il diplomatico, a fargli domande. Nessuno dei più o meno blasonati tg e quotidiani nostrani ha voluto sentire. Non interessa, bastano le veline riciclate dal’Associated Press o le notizie – verso le quali ogni giornalista serio dovrebbe nutrire almeno qualche diffidenza - provenienti da Facebook o Twitter. Ormai la stampa, nell’Italietta di Berlusconi e Frattini e nel resto del villaggio globale al seguito del capotribù Obama, si abbevera alle “fonti selezionate” che la rete internet offre: basta che disegnino un Ahmadinejad assetato di sangue e diventano la voce ufficiale dell’opposizione al presidente tiranno.

