Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Cospirazione aggiornata in Bolivia

Cospirazione aggiornata in Bolivia

di Jean-Guy Allard - 16/02/2010

  
Cospirazione aggiornata in Bolivia


Mentre le autorità degli Stati Uniti sottopongono a ispezioni integrali i viaggiatori provenienti da quattordici paesi, tra cui – senza alcuna giustificazione – Cuba, i terroristi legati alla destra estrema dell’America Latina continuano a trovare rifugio nel territorio degli Stati Uniti .

L’ultimo membro di questa mafia di golpisti latinoamericani, che è giunto a Miami, è l’oppositore boliviano di Santa Cruz, Branko Marinkovic (nella foto), che la giustizia di questo paese andino ha denunciato come principale finanziatore e complice della banda terrorista sgominata, in quel dipartimento, nel 2009.

Il servizio del dipartimento immigrazione boliviano, ha confermato al pubblico ministero, che Marinkovic ha lasciato il paese il 26 Giugno 2009, dall’aeroporto internazionale Viru Viru di Santa Cruz, su un volo la cui destinazione era Miami, Stati Uniti.

Il 16 Aprile 2009, un gruppo dell’Unità Tattica per la Risoluzione delle Crisi della polizia boliviana, ha fatto irruzione presso l’Hotel Las Americas, Santa Cruz, e ha sorpreso un commando paramilitare reclutato e finanziato da Marinkovic e altri cospiratori. I mercenari europei Eduardo Rózsa Flores (Croazia), Michael Dwyer (irlandese) e Árpád Magyarosi (rumeno-ungherese) sono morti nel raid. I terroristi stavano progettando un attentato per assassinare il presidente boliviano Evo Morales. Il pubblico ministero boliviano ha annunciato che le prove raccolte in questi ultimi mesi, dimostrano la responsabilità di Marinkovic e di altri imprenditori, anch’essi collegati alla rete terrorista.

Secondo gli investigatori, Marinkovic ha finanziato la cellula terroristica composta da Rózsa Flores, Dwyer, Magyarosi e Mario Tadic, arrestato nell’operazione con l’ungherese Elod Tóasó. Ci sono prove che Marinkovic ha dato 200000 dollari ai terroristi per comprare le armi. Considerato uno dei maggiori proprietari terrieri in Bolivia, Branko Marinkovic è nato il 21 Agosto 1967 a Santa Cruz de la Sierra. E’ il figlio di un rifugio nazista ustascia, in Bolivia, e ha studiato presso l’Università del Texas, USA. Marinkovic ha anche finanziato gli elementi secessionisti in opposizione al governo del presidente Evo Morales, che hanno causato gravi incidenti, nel settembre 2006, a Santa Cruz e in altre città della Bolivia orientale.

Di origine croata, Rosza Flores, il capo del gruppo di mercenari finanziati da Marinkovic, aderiva, in Ungheria dove ha risieduto, agli ambienti legati al partito neo-nazista Jobbik. Inoltre, abbiamo osservato come un’organizzazione separatista guidata da Marinkovic, il gruppo FULIDE, appartenga al Network Liberale in America Latina (RELIAL), finanziato e diretto dalla fondazione tedesca Friedrich Naumann Stiftung (FNS). FULIDE ha la particolarità di esibire svastiche nelle sue manifestazioni. Sappiamo anche, che il gruppo terroristico di Rosza Flores è stato consigliato da Jorge Mones Ruiz, capo di UnoAmérica, una fondazione fascista associata alla CIA.

Tali organizzazioni di estrema destra sono parte della rete che riunisce vari gruppi che stanno venendo alla luce in questi ultimi mesi, insieme con il colpo di Stato in Honduras, guidato dall’imprenditore Roberto Micheletti. Tra gli altri sostenitori del regime di Tegucigalpa, è stato nominato il terrorista di origine cubana, Armando Valladares, associato alle attività destabilizzanti di Marinkovic. In Bolivia, dove ha soggiornato, Valladares ha agito sotto la copertura dell’organizzazione nordamericana Human Rights Foundation, il cui rappresentante in Bolivia, Hugo Melgar Acha, è anch’egli un rifugiato negli Stati Uniti, dopo essere stato condannato per la sua complicità con la Banda di Rosza Flores.

In Venezuela, la FNS ha aderito al grande coro delle organizzazioni di destra allineate con il Dipartimento di Stato, e che predicano a favore delle politiche neoliberiste, con budget enormi forniti da USAID e dal National Endowment for Democracy.

Fonte: L’aut’journal (http://lautjournal.info/) 12 febbraio 2010
Traduzione di Alessandro Lattanzio