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L’Onu: é inaccettabile il blocco di Gaza

di Umberto De Giovannangeli - 22/03/2010


Israele versus Quartetto. Lo scontro continua. E si acuisce. Prima di volare negli Usa, dove domani incontrerà alla Casa Bianca Obama, Netanyahu dice che per Israele «la costruzione a Gerusalemme è come quella a Tel Aviv».


Aprendo la seduta settimanale del Consiglio dei ministri il premier israeliano ribadisce che per i progetti di sviluppo nell'intero territorio municipale di Gerusalemme la politica del suo governo non differisce dal passato. Così Netanyahu respinge le critiche degli Stati Uniti per progetti di estensione del rione ebraico ortodosso di Ramat Shlomo (1.600 nuovi alloggi), annunciati mentre a Gerusalemme si trovava in visita il vicepresidente Usa Joe Biden. Episodio che ha innescato un'aspra crisi fra Gerusalemme e Washington.
BAN KI-MOON ACCUSA
Da Gerusalemme a Gaza. Il blocco israeliano contro la Striscia «causa delle sofferenze umane inaccettabili», dichiara il segretario dell'Onu, Ban Ki-moon, durante la sua visita nel territorio palestinese devastato durante la guerra tra Israele e Hamas dello scorso anno. «Ho detto chiaramente e in modo ripetuto ai dirigenti israeliani che la loro politica di blocco non è sostenibile ed è dannosa», ribadisce Ban Ki-moon a Khan Yunes, nel sud della Striscia. Il blocco israeliano «infligge sofferenze umane inaccettabili alla popolazione di Gaza. È una politica controproducente. Indebolisce i moderati e al contrario dà potere agli estremisti», sottolinea il segretario generale dell'Onu. Il numero uno del Palazzo di Vetro aveva iniziato la sua visita a Gaza con un sopralluogo nella zona di Abed Rabbo, nel Nord della Striscia, dove più gravi sono stati i danni materiali causati un anno fa dalla Operazione Piombo Fuso. “L' Unrwa (l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi) continuerà anche in futuro a fare il possibile per assistere la popolazione locale», ha assicurato.
SANGUE IN CISGIORDANIA
Quattro giovani palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore dai militari israeliani in Cisgiordania. L'episodio più drammatico e controverso è avvenuto ieri nella zona di Nablus. La versione israeliana afferma che due giovani palestinesi hanno cercato di assalire un soldato e che i suoi compagni li hanno bloccati sparando. Le vittime sono due cugini, Saleh e Muhammad Qauaric, di 19 anni. Subito dopo, il luogo dell'incidente è stato proclamato «zona militare chiusa». Citando fonti locali la agenzia di stampa palestinese Wafa ha poi sostenuto che la loro uccisione non era giustificata e che sarebbe avvenuta «a sangue freddo». L'altro ieri nel vicino villaggio di Burin altri due adolescenti (Mohammed e Usayed Qados, uno sedicenne e l'altro ventenne) erano stati uccisi durante duri scontri fra dimostranti ed esercito. La collera popolare, nei Territori, è subito montata. Incidenti a Hebron e nel rione di Issawya, a Gerusalemme Est.
«Questa escalation militare avverte il premier palestinese Salam Fayyad è altamente rischiosa e potrebbe cancellare i successi dell' Anp per quanto concerne sicurezza e stabilità. Occorre prestare ascolto al Quartetto per il Medio Oriente (Usa, Ue, Russia, Onu) e di conseguenza congelare ogni ulteriore attività di insediamento», . Ma Netanyahu non è di questo avviso.