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Solzhenitsin contro la Nato

di swissinfo.org - 29/04/2006

La Russia nel patto atlantico? Il crollo definitivo della civiltà!

Russia: Solzhenitsin accusa NATO di mire egemoniche

MOSCA - Lo scrittore russo Aleksandr Solzhenitsin ha accusato la Nato di complottare contro la Russia per sottometterla al suo controllo, in un'intervista pubblicata oggi (venerdì) dal quotidiano 'Moskovskie Novosti'. Secondo l'ex dissidente sovietico, le azioni della Nato costituiscono "preparativi per l'accerchiamento totale della Russia e la perdita della sua sovranità".
"Pur essendo chiaro che la Russia attuale non rappresenta per lei una minaccia, la Nato rafforza metodicamente e con pertinacia la sua macchina militare nell'Europa dell'est e conduce un accerchiamento continentale della Russia a partire da sud", afferma Solzhenitsin, che accusa l'Alleanza di appoggiare rivoluzioni in Repubbliche ex sovietiche e di accrescere il suo peso in Asia centrale, tradizionale zona d'influenza di Mosca.
Se la Russia dovesse un giorno entrare nella Nato, per il Premio Nobel "non sarebbe un'estensione della civiltà cristiana, bensì il suo crollo". Lo scrittore rimprovera d'altra parte alla Russia di voler scimmiottare la democrazia occidentale, a suo avviso "in crisi". "Abbiamo optato per la forma più inconsulta di imitazione. Sì, la democrazia all'occidentale versa attualmente in uno stato di crisi ed è impossibile prevedere come potrà tentare di superarla", spiega.
Premio Nobel per la letteratura nel 1970, Aleksandr Solzhenitsin fu privato nel 1974 della cittadinanza e espulso dall'Urss. Dopo il suo ritorno in Russia, caduto il comunismo, l'autore di 'Una giornata di Ivan Denisovic' e 'Arcipelago Gulag' non ha risparmato critiche né all'Occidente né al suo Paese, invocando per esso un ritorno alle radici e ai valori morali tradizionali del retaggio cristiano.