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Israele ha l'atomica da 35 anni, ecco le prove

di redazionale - 24/05/2010


A Pretoria c'era l'apartheid ma nel 1975 Israele cercò egualmente di vendere al Sudafrica le sue testate nucleari.

E' lo scoop del quotidiano britannico The Guardian che in un'esclusiva da prima pagina racconta, attraverso documenti firmati dall'attuale presidente israeliano Shimon Peres e dal ministro della Difesa sudafricano PW Botha, la trattativa fra Israele e Sudafrica di 35 anni fa.


I documenti citati, desecretati da Pretoria, sono i primi che attestano effettivamente il possesso di armi atomiche da parte di Israele.

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I documenti desecretati pubblicati dal Guardian

Il principale testo a cui fa riferimento il quotidiano britannico è il resoconto di una serie di incontri tra alti responsabili dei due paesi, cominciati il 31 marzo 1975: nel loro primo colloquio, i funzionari dello stato ebraico "offrirono formalmente di vendere al Sudafrica alcuni dei missili di Gerico con capacità nucleare, facenti parte del proprio arsenale", nome in codice Chalet.

Poco più di due mesi dopo, il 4 giugno, Botha e Shimon Peres si incontrarono a Zurigo. "Il ministro Botha espresse interessamento per un numero limitato di Chalet" e l'allora ministro Peres diede la sua disponibilità a trattare offrendone in "tre taglie differenti".

Il documento, che gli israeliani avrebbero voluto non fosse declassificato, è stato scoperto da uno studioso americano, Sasha Polakow-Suransky, durante una sua ricerca sulle relazioni tra Israele e Sudafrica in vista della pubblicazione del libro "L'alleanza non dichiarata: l'alleanza segreta di Israele con il Sudafrica dell'Apartheid".


Tratto da: rainews24.rai.it.