America Top Secret: 854mila persone hanno a che fare con i servizi segreti USA
di redazionale - 20/07/2010
«Il mondo top secret che il governo ha creato come risposta agli attacchi terroristici dell'11 settembre è diventato così imponente, scarsamente maneggevole e segreto che nessuno sa quanto denaro costi, quanta gente impieghi, quanti programmi comprenda o esattamente quante agenzie svolgano lo stesso lavoro».
Così il 'Washington Post' sintetizza il contenuto dell'inchiesta che il quotidiano ha realizzato nel corso di questi ultimi due anni su quella che definisce un'«America top secret» nascosta agli occhi del pubblico e priva di una qualche supervisione generale.
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«Dopo nove anni di crescita e spesa senza precedenti, il risultato è che il sistema creato per garantire l'incolumità degli Stati Uniti è così imponente che la sua efficienza è impossibile da determinare», prosegue il giornale, che cita, ad esempio di quel che sostiene, alcuni dati frutto dell'inchiesta: - a programmi legati al controterrorismo, alla sicurezza del territorio nazionale ed all'intelligence lavorano 1271 organizzazioni governative e 1931 società private in circa 10mila sedi sparse negli Stati Uniti. - circa 854mila persone hanno a che vedere con queste attività top secret, a Washington e nell'area circostante - si legge ancora sul 'Washington Post' - dal settembre 2001 si è avviata e in una parte dei casi conclusa la costruzione di non meno di 33 complessi destinati ad attività di intelligence.
Nel loro insieme equivalgono a tre volte la superficie del Pentagono. - molte agenzie di sicurezza e di intelligence svolgono lo stesso lavoro. Per fare un esempio 51 organizzazioni federali e comandi militari che operano in 15 diverse città seguono il flusso del denaro da e per le organizzazioni terroristiche. - Ogni anno vengono pubblicati non meno di 50mila rapporti di intelligence da parte di analisti chiamati a fare il punto su notizie raccolte attraverso attività di intelligence interne o estere.
La crescita è stata tale dall'11 settembre che riuscire ad abbracciare l'intero sistema, «non solo per il Direttore della National Intelligence, ma per chiunque, per il direttore della Cia, per il segretario alla Difesa è una sfida», ha commentato lo stesso ministro della Difesa Robert Gates in un'intervista al Post la settimana scorsa.
Un colloquio - scrive il quotidiano statunitense - in cui il ministro afferma che il problema non è tanto il sistema diventato troppo imponente per essere gestibile, quanto la difficoltà talvolta di ottenere dati precisi: Gates afferma di voler rivedere le sempre più numerose unità di intelligence nel Dipartimento alla Difesa: «Nove anni dopo l'11 settembre è sensato dare un'occhiata e dire: 'Va bene, ci siamo dotati di enormi capacità, ma abbiamo più di quanto ci serve?».
Adnkronos.
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Una nota su questo progetto (da http://projects.washingtonpost.com/top-secret-america)
Traduzione per Megachip di Fanny Milazzo.
Il progetto "Top Secret America" ha richiesto un tempo di realizzazione di circa due anni per poter descrive l'enorme costrutto securitario nazionale edificato negli Stati Uniti dopo i mega-attentati dell'11/9.
Quando si arriva alle questioni della sicurezza nazionale, molto spesso nessuna risorsa viene risparmiata e poche domande vengono poste, con il risultato di un'impresa talmente colossale che nessuno nell'amministrazione la capisce pienamente. Questo costrutto, come hanno scoperto Dana Priest e William Arkin, è ubiquo, spesso inefficiente e in grandissima parte invisibile agli occhi sia delle persone che si intende proteggere per suo tramite sia di quelle che ne decidono la dotazione finanziaria.
Gli articoli di questa serie e un database online presso topsecretamerica.com illustrano l'obiettivo e la complessità del programma governativo di sicurezza nazionale attraverso mappe interattive e altri grafici. Ogni punto con dati nel Web è documentato da almeno due documenti pubblici.
LINK ALLA VIDEO PRESENTAZIONE (in inglese):
