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Prossimo bersaglio: Sudan

di Alessandro Lattanzio - 22/05/2006

Fonte: aurora03

 

 

ER, 'medici in prima linea', si è schierata. In prima linea. Agli ordini dell'apparato militar-industrialpetrolifero d'intrattenimento statunitense, il famoso sequel TV ER ha ambientato una sua puntata, guarda caso, in Darfur. Gli eroici medici del pronto soccorso made in USA (e made VISA-Mastercard), sono atterrati nella desolata landa sudanese, a prestar soccorso a un povero 'negretto' in pericolo di morte. Mentre gli eroici marines hollywoodiani in camice bianco stavano trafficando attorno al paziente da spot, ecco che un bieco manipolo di soldati-poliziotti sudanesi, con fare spocchioso e arrogante, (tipico atteggiamento, nei film hollywoodiani, di chi affronta la munifica magnanimità di Washington) insultano gli eroici medici e strappano via il povero 'negretto' moribondo, mentre stava per essere salvato dagli anzidetti eroi.
Medici, ER, MSF, ne ricordo un altro che è appena soccorso in Sudan. Apparentemente antisistema, critico dell'impero e dell'imperialismo, l'abbiamo visto precipitarsi nel sud-Sudan, guarda caso, a costruire un ospedale per nove altri paesi. Nove altri paesi? Ma avete visto quante è grande il Sudan?  E' superato solo da Algeria e Congo. Ora fanno un ospedale, con
cui alleviare le sofferenze di altri nove (dicasi nove!) stati africani viciniori. Ma è una barzelletta?
Credo di no! Il medico 'critico dell'impero', si è precipitato in Sudan dopo le traversie riguardanti i noti quattro mercenari italiani catturati in Iraq e, soprattutto dopo un tour promozionale. Negli USA.
Perché ciò? Forse c'entra il fatto che il bieco governo sudanese, lontano dai flash dei media disinformativi d'occidente, ha firmato una serie di accordi con il governo cinese. Un baratto. Karthoum fornisce le concessioni petro-gasifere a Pechino e Pechino, in cambio, costruisce scuole, ospedali, dighe, strade, ferrovie, ponti, aeroporti. Inoltre i russi hanno ottenuto l'appalto per realizzare un oleodotto tra i nuovi giacimenti e Port Said. Non credereste che tali accordi Est-Sud non suscitino le pruriginose voglie umanitarie dell'Occidente? Ed ecco che l'occidente, il ricco e istruito mondo occidentale, l'occidente 'civiltà superiore' di cui vaneggiava un tale della Brianza, mobilita tutti i sant'uomini di cui dispone. E l'Italia, che è terra di santi e navigatori, o meglio, di navigati sant'uomini, mobilita il suo pedone migliore e lo invia in Sudan ad aprire ospedali, appunto per l'emergenza Darfur.
Certo, sono le regole dell'imperialismo, della corsa alle risorse del continente più disgraziato del Mondo; e certo è meglio entrare, arrivare in quei paesi tramite utilissimi ospedali e utilissimi e bravi medici. Meglio che con marines 'fucked-up'. Certo.
Solo che scorgendo la mano della Farnesina in tutto questo* si intuisce anche la mano nel borsellino statale. A questo punto tutto bene, ma per favore che non si chiedano contributi in giro alla gente! I soldi nostri già li ricevono.
E vorrei anche ricordare analoghe iniziative, di rosse ex-presentatrici della RAI che, carinamente, svolazzano versi i lidi angolani. Ciò, per carità, allo scopo di aiutare il martoriato popolo dell'Angola. Non certo per mettere almeno uno zampino su giacimenti di petrolio, o su, ce ne guardi Iddio!
Miniere di diamanti o di uranio. Giammai! O no?
Tornando a bomba sul Sudan, mentre veniva trasmessa, negli USA, la puntata sudanese di ER, eccovi George W. Bush incitare le massaie statunitensi: 'non dobbiamo permettere che in Darfur (cioè in Sudan) accada quel che accade'. (La guerra? La carestia? La stipula di contratti con i paesi sbagliati?) Eppoi, vuoi mettere le truppe ben armate e motivate dell'Iran (i suoi pasdaran, i suoi missili, le sue eventuali bombe atomiche) con le scalcinate truppe sudanesi.
Meglio prendersela con l'asfittico Sudan, visto che già il suo esercito viene pesantemente disturbato dall'azione delle guerriglie sud-sudanesi, a loro volta armate e addestrate da consiglieri israeliani.
Guerriglie fastidiose anche per il paese 'ospite', il Ciad. Il governo di quest'ultimo, non essendo totalmente scemo, e a quanto pare neanche totalmente in mano a burattinai occidentali, ha iniziato a chiedere alle compagnie petrolifere statunitensi di rivedere i contratti e, quindi, di potersi avvantaggiare delle proprie risorse.
Dalla Bolivia al Ciad, un bel po' di popoli si stanno svegliando; e ai benefattori d'occidente non è rimasto molto tempo a disposizione. Anche se di tempo se ne può guadagnare con un'altra 'guerricciola', magari breve, umanitaria e vincente. Vincente nei limiti dello show-business, si intende: il necessario per le passerelle; poi ci sarà tempo per piangere i nostri morti nei 'proditori' attacchi della guerriglia sudanese.
Insomma, l'Africa, sebbene sia un continente martoriato, rimane una immensa riserva di risorse strategiche: Uranio, Diamanti, Oro, Petrolio, prodotti agricoli, ecc. ecc. Pensiamo al Colombio-Tantalio (Coltan) il minerale con cui è possibile l'esistenza della tecnologia GSM dei cellulari digitali. E' anche per esso che si è scatenata l'infernale guerra del Congo, la prima guerra continentale africana.
La Repubblica Democratica del Congo, nata dalla cacciata di Mobutu Sese Seko, il 'democratico dittatore' zairese amico dell'occidente, è stata da subito aggredita dalle truppe mercenarie dell'asse Rwanda-Uganda, impiegate come carne da cannone degli interessi imperialistici di USA, Francia, Belgio, Israele e probabilmente anche Regno Unito.
I due nuovi 'dittatori democratici' di Uganda (Yoveri Musseveni) e del Rwanda (Paul Kagame), forti del consenso dell'opinione pubblica mondiale, ingannata all'indomani delle carneficine del Rwanda**, e con il sostegno di mercenari israeliani e di 'consiglieri' statunitensi e francofoni, hanno cercato di occupare le regioni dei Grandi Laghi, ricche di miniere di Coltan. La Repubblica Democratica del Congo, sotto la guida del 'mulelista' Laurent Desirè Kabila, e con l'appoggio delle truppe di Namibia, Angola, e dello stato-canaglia dello Zimbabwe di Robert Mugabe (inviso al sinistrume bombarolo d'occidente), si riprese la maggior parte del territorio perduto. Ma ciò non ha portato a una sistemazione della situazione. Inoltre le truppe ONU ivi inviate non hanno risolto la situazione ma, anzi, l'hanno solo aggravata, comportandosi come soldataglia mercenaria e come corpo di vigilantes di certe multinazionali della telefonia. E neanche qui mancano le solite ONG di stato e di azienda.
L'Africa, oggi, è il serbatoio dello sviluppo futuro. E il futuro sarà di chi vi arriverà per primo: l'occidente o i giganti d'EurAsia?

*Ricordiamoci della Contini Barbara e della barbara sua scorta di comsubin-pistoleri, che appena giunti in Darfur, hanno alleviato le sofferenze di quattro/cinque sudanesi ammazzandoli.
**Il genocidio ruandese ha origine nell'oscuro attentato in cui morirono i precedenti due presidenti del Rwanda e del Burundi. L'aereo su cui viaggiavano venne abbattuto, probabilmente da un commando di specialisti/mercenari (USA, Belgi o israeliani?).
Ancora una volta: Aerei che cadono! Appena risaputo dell'incidente', subito scattò la strage ruandese. Era già stato tutto pianificato. Diverse testimonianze parlano di un grosso mercante di armi inglese, che a pochi giorni dalla tragedia, vendeva enormi partite di machetes. Altro che strage interetnica! Scusa propagandistica buona sia per i razzisti ottusi e cattivi di destra, sia per i razzisti ipocriti e buoni di sinistra.