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Libia, si spara uranio impoverito

di Gianluca di Feo - 31/03/2011


 

a10warthogSulla Sirte sono entrati in azione gli aerei A-10 Warthog: sparano proiettili con questo metallo pesante che lascia intorno al bersaglio una nuvola di microparticelle radioattive. I cui effetti sulla salute possono essere molto gravi.

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E' lo spettro degli ultimi conflitti, oggi reso ancora più inquietante dalla lunga ombra della catastrofe nucleare giapponese: l'uranio impoverito. Proiettili capaci di bucare qualunque corazza, grazie alla forza di penetrazione dei residui di combustibili atomici. Ma che lasciano intorno al bersaglio una nuvola di microparticelle radioattive, una polvere destinata secondo molti studi a creare danni all'ambiente e alla salute per anni.

Lunedì 28 marzo il Pentagono ha confermato che in Libia sono entrati in azione gli A-10 Warthog, gli unici aerei che utilizzano queste pallottole devastanti.

Alle domande dei giornalisti, il contrammiraglio Bill Gortney, comandante dello Stato maggiore statunitense, ha risposto con chiarezza: «Nello scorso weekend abbiamo impiegato gli A-10». Nonostante l'insistenza dei cronisti, si è però rifiutato di fornire dettagli sul tipo di missione condotte dai Warthog, i "facoceri" dell'Us Air Force. Gli è stato domandato se abbiano condotto raid contro le forze di Gheddafi trincerate nelle città, se stessero aprendo la strada ai ribelli eliminando i nuclei di resistenza con un «supporto ravvicinato». Ma l'alto ufficiale ha ribadito che «non intendiamo fornire dettagli sul tipo di armi impiegate».

Oggi la decisione di mandare gli A-10 in Libia segna il cambiamento del conflitto. Una settimana di assalti con aerei e missili ha raso al suolo le installazioni del regime, adesso bisogna dare la caccia ai singoli carri armati e semoventi, piazzati tra le case o in postazioni protette. Le squadriglie sono costrette a volare a bassa quota, esponendosi ai tiri delle mitragliere o dei missili terra-aria spalleggiabili dei soldati di Gheddafi.