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Il massacro in Norvegia è una reazione per il boicottaggio a Israele?

di Gilad Aztmon - 27/07/2011


Ho appreso la scorsa notte da un quotidiano israeliano online, che due giorni prima del massacro dell’isola di Utoya, il leader dell’AUF (il movimento giovanile del Partito Laburista) Eskil Pedersen ha rilasciato un’intervista a Dagbladet, il secondo tabloid più diffuso in Norvegia, dove rivela quello che pensa di Israele.

Nel corso dell’intervista, Pedersen ha affermato che “crede sia venuto il tempo per misure più drastiche contro Israele […] e vorrei che il Ministro degli Esteri imponesse un boicottaggio economico contro quel paese.”

Pederson ha proseguito, dicendo: “Il processo di pace non va da nessuna parte e, anche se il mondo intero si aspetta che Israele si adegui, non lo farà. Noi nel Partito Laburista istituiremo un embargo economico unilaterale di Israele dal lato norvegese.”

Il movimento giovanile del Partito Laburista AUF è stato tra i più accesi promotori della campagna di boicottaggio a Israele, e il giornale The Dagbladet riporta che “l’AUF è da tempo un sostenitore del boicottaggio internazionale nei confronti di Israele, e al suo ultimo congresso è stato deciso di richiedere che la Norvegia imponga un embargo economico unilaterale e che debba essere più rigido di quanto avvenuto sinora.”

“Riconosco che si tratta di misure drastiche”, ha affermato Pedersen, “ma credo che dia una chiara indicazione del fatto che siamo stanchi del comportamento di Israele, molto semplicemente”.

Ieri abbiamo anche appreso che l’omicida seriale Anders Behring Breivik era apertamente entusiasta di Israele. In base a una serie di pubblicazioni su Internet, Behring Breivik postava regolarmente su alcuni siti web norvegesi, principalmente sul blog document.no, che era gestito da Hans Rustad, un giornalista prima schierato a sinistra. Hans Rustad è ebreo, estremamente pro-sionista e mette in guardia su “islamizzazione”, violenza e altri problemi sociali che ritiene siano collegati all’immigrazione musulmana.

Allo stesso modo dell’infame islamofobo Harry’s Place e di altri blog sionisti a favore delle guerre, gli osservatori che sono tra noi stanno diventando sempre più preoccupati di una tendenza sempre più pervasiva presenti nei quotidiani Internet di Gerusalemme che, apparentemente, sembrano dare l’impressione di “riunirsi per la preservazione della cultura occidentale” e per la “difesa dei valori democratici”. Per la più ovvia delle ragioni, queste pagine dei blog sono quasi esclusivamente concentrate sul “problema dell’Islam” e sulle comunità di migranti musulmani “agitate e reazionarie” quando per tutto il tempo, simultaneamente, inesorabilmente e decisamente sostengono la propaganda per il sionismo. Da notare che altri immigranti vengono ciclicamente tratteggiati sulle pagine di questi blog come “indifesi” o come “fattivi collaboratori della società”; non troverai Hans Rustad o Harry Place criticare le lobby ebraiche, quelle di Lord Levy o l’impatto disastroso degli oligarchi russi sulla “cultura occidentale” e sui “valori democratici”.

Gordon Duff ha scritto ieri su “Veterans Today” che “l’ordigno piazzato in un’auto porta la firma di un’agenzia di intelligence. Nessun altro si occupa di queste cose.”

È dopo tutto è abbastanza chiaro che un attentato di queste dimensioni, e un’operazione così sofisticata non è esattamente quello che un profano può riuscire a realizzare con apparente semplicità: ci vuole sicuramente qualche conoscenza specifica, e la questione è chi possa fornire conoscenze di questo tipo, e una tale quantità di esplosivo letale?

Non sono al momento nella posizione di poter puntare il dito contro Israele, i suoi agenti e i suoi sayanim, ma radunando le informazioni e considerando tutte le possibilità potrei suggerire che Anders Behring Breivik potrebbe in effetti essere un Sabbath Goy.

Nel contesto della società mondana giudaica, il Sabbath Goy è presente per eseguire compiti di minore importanza che gli ebrei non possono realizzare durante il Sabbath. Ma, all’interno della realtà sionizzata in cui tragicamente dobbiamo in gran parte vivere, il Sabbath Goy uccide per lo stato ebraico. Lo potrebbe fare anche volontariamente.

Da ammiratore di Israele, Behring Breivik sembra aver trattato i suoi conterranei allo stesso modo in cui l’IDF si comporta con i palestinesi.

È abbastanza allucinante far notare che Behring Breivik, in Israele, ha trovato una serie di seguaci entusiasti che hanno lodato la sua iniziativa contro la gioventù norvegese. In un articolo in ebraico che parlava di come il campeggio dell’AUF fosse pro-palestinese e a sostegno della Israel Boycott Campaign, ho trovato i seguenti commenti tra i tanti che sono a favore del massacro:

24. “I criminali di Oslo hanno pagato”

26. “È stupido e malvagio non desiderare la morte per quelli che vogliono boicottare Israele.”’

41. “I Giovani Hitleriana uccisi nei bombardamenti in Germania erano anche loro innocenti. Dobbiamo tutti piangere per i terribili e perfidi bombardamenti degli Alleati […] C’era mucchio di gente che si era riunita per odiare Israele in paese che odia Israele in una conferenza per appoggiare il boicottaggio. Non è una cosa bella, non è carina, davvero una tragedie per le famiglie, e noi condanniamo l’atto in sé, ma piangere per una cosa del genere? Forza. Siamo ebrei, non siamo cristiani. Nella religione ebraica non c’è l’obbligo di amare o di mettere il lutto per il nemico.”

Tutti gli aspetti della tragedia norvegese sono ancora sconosciuti, ma il messaggio dovrebbe essere sufficientemente chiaro e trasparente per tutti noi: le agenzie di intelligence occidentali devono immediatamente reprimere gli agenti israeliani e sionisti che sono intorno a noi e, riguardo i terribili eventi di questa fine settimana, deve essere assolutamente evidente chi è che ha fatto diffondere l’odio e chi ha sostenuto questo terrore, e per quali precise ragioni.

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http://www.gilad.co.uk/writings/gilad-atzmon-was-the-massacre-in-norway-a-reaction-to-bds.html


Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE