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Indignados si, ma contro chi?

di Claudio Moffa - 16/10/2011

Fonte: claudiomoffa


   
   
La manifestazione di oggi è la reazione astrattamente positiva all'aggressione delle agenzie di rating e dei cosiddetti "mercati" - cioè ben individuabili gruppi di potere finanziari – alle economie degli stati teoricamente sovrani e in realtà almeno dal 2008 sotto IL loro giogo, sotto il giogo cioè di una economia finanziarizzata 20 a 1 rispetto alla produzione reale di beni materiali .... Un evento dunque potenzialmente “rivoluzionario”, quello di oggi a Roma, ma…

Ma ho visto stamane un servizio di Rainews 24 di Mineo, il direttore di testata RAI autore – come ho già detto altre volte – della più radicale pulizia etnica nella storia dell’emittenza di stato (Mineo ha fatto fuori quasi tutta la redazione e la rete di collaboratori Della prestigiosa era Morrione, la cui bella immagine non era data dagli schicchettosi vestiti in mostra sullo schermo televisivo, ma dalla professionalità vera di chi raccontava cose diverse dal mainstream mediatico: tutti fatti fuori, tranne pochi “eletti”) e sono rimasto perplesso.

Chi guida, anzi chi CERCA DI GUIDARE, la sacrosanta protesta degli “indignados”? La risposta la troviamo in tre interviste in sequenza del citato servizio RAInews, di LANCIO della manifestazione di oggi pomeriggio: prima intervista, un barbuto simpatico quarantenne , che se ne è uscito con l’Italia “presa in giro all’estero”. Non ho nulla contro chi ha pronunciato questa frase, ma contro il Mineo che, in un servizio che ovviamente ha selezionato il materiale “grezzo” e che riguarda non le barzellette ma un dramma nazionale provocato dalla finanza internazionale per schiavizzare il popolo italiano e il suo ceto politico, l’ha rilanciata: è bieco anti-italianismo, quello del Mineo, tipico di identità altre da quelle (comuniste, fasciste, cristiane, laiche) italiane. Mineo è un alieno, la sua è propaganda esterofila e anti-italiana. Una propaganda condita dalle idiozie di quei francesi tedeschi inglesi e americani che manifestano costantemente – senza guardare alle travi nei loro occhi - puzza al naso nei confronti Della nostra storia e delle nostre radici. Mi fermo qui per esigenza di brevità.

Seconda intervista: un intervento perfetto, assolutamente centrato e scientifico, che ha proposto gli stessi contenuti dei rossobruni, dei seguaci di Auriti, della vera sinistra, della destra sociale. Sovranità popolare della moneta, ritorno al controllo statale della Banca d’Italia oggi nelle mani al 95 % di banche private. Perfetto.

Terza intervista. Ecco il serpe Mineo. Un altro “indignado”, su istigazione dell’intervistatore, la butta in politica, e dice che Berlusconi se ne deve andare via. E’ il segno “vero” del servizio tivvì: si mette assieme il grano con il loglio e si cerca di sfruttare la sacrosanta protesta popolare per indirizzarla non contro, ma nelle braccia di coloro che la crisi hanno scatenato. Non Berlusconi che rischia di assumere la linea Draghi se non ascolta il popolo, ma Draghi è il problema. Non la Fininvest, come a Milano, ma la Goldmansachs, che avrà i suoi rappresentanti nel corteo di oggi, come è evidente a tutti, stando alle notizie sulle adesioni.



Questo è il problema, non solo di oggi, ma anche del futuro. Come andrà andrà, la giornata di oggi non risolve la questione: forse ci sarà la solita provocazione dei soliti violenti di turno, ma la provocazione più grave è già questa, il tentativo di chi ha provocato la crisi economica mondiale di mettersi alla testa dei cortei in Grecia, Italia e in tutto il mondo per rovesciare le ultime precarie resistenze del ceto politico internazionale, di qualsiasi colore esso sia, e continuare a dissanguare ancora il popolo, come ha fatto negli ultimi anni.