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Freddo inverno arancione

di Stefano Serafini - 27/06/2006

Fonte: Stefano Serafini

La televisione russa ha trasmesso oggi a tutto il continente
euroasiatico le intercettazioni telefoniche del leader ucraino Julia
Timoschenko, in particolare quella, particolarmente imbarazzante, nella
quale la biondochiomata signora chiede consiglio all'ambasciatore
americano Herbst su come sviluppare il progetto originario dell'arma del
gas: dividere Europa e Russia, danneggiando entrambe, usando il ricatto
del rubinetto sul gasdotto che corre in territorio ucraino.
L'ambasciatore risponde che le invierà, per consigliarla come si deve,
"quelle persone che sai... non voglio parlare per telefono...".

E' la famosa versione arancione dell'indipendenza, e dell'amore per il
proprio popolo.

Qualche settimana fa la Germania aveva osservato con preoccupazione che
l'Ucraina non ha ancora cominciato a istituire le riserve di metano
necessarie ad affronatare il lungo inverno. La cosa promette assai male,
e dà da temere alle industrie tedesche assetate di gas, oltre che ai
cittadini di mezza Europa desiderosi di case tiepide. Il timore si
riflette su tutta l'economia europea, anche se i nostri media non ne
parlano. E probabilmente fa sfregare le mani per la soddisfazione alle
industrie di oltreoceano.

Dove sono i nostri giornalisti? Cosa dicono i nostri politici? Il mare,
le dichiarazioni di principio, la Costituzione, il Sudoku, gli amici
americani, il campionato di calcio...