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Il golpe tecnocratico

di Dagoberto Bellucci - 15/11/2011

Fonte: dagobertobellucci


 

 

 

 

I “poteri forti” alla riscossa. Più o meno con questo titolo hanno aperto i principali quotidiani l’indomani della nomina a senatore prima e a presidente del consiglio immediatamente dopo di Mario Monti, esponente emerito del Bilderberg Group e sicuramente tra i pochi italiani appartenenti al gotha di quella casta finanziaria sovra-nazionale che decide i destini del pianeta.

 

Berlusconi mandato a casa tra fischi e pernacchie della solita piazzetta di poveri decerebrati sinistrati e qualche commento di pragmatica che, al di là di qualunque valutazione, non può cancellare la realtà lampante di quanto successo in Italia nell’ultima settimana: c’è stato un colpo di stato ed hanno fatto fuori il Cavaliere.

 

Perché di un vero e proprio ‘golpe’ si è trattato: metodologia differente rispetto a quello che portò nel dicembre 1994 al ribaltone bossiano ma, nella sostanza, Berlusconi è stato eliminato dalla “casta” dei plutocrati.

 

Fine del berlusconismo? Forse…il personaggio è troppo scaltro e altrettanto abile a tirarsi su da qualunque sconfitta, sa bene come riprendersi e certamente non finirà così banalmente nel dimenticatoio della politica italiana come certuni hanno, forse un po’ troppo frettolosamente, auspicato lanciando ai quattro venti le parole d’ordine dell’anti-berlusconismo militante e sbavettando di vere o presunte “liberazioni”.

 

Di Pietro esulta. Esulta l’intera opposizione. E tutto ciò ci pare comprensibile.

Un po’ meno comprensibili sono invece i cori osannanti al “salvatore della Patria” designato: chi sia questo Mario Monti è facile scoprirlo anche solo ‘cliccando’ in un qualsiasi motore di ricerca informatico.

 

Monti è un membro del più prestigioso e attivo raggruppamento di alti esponenti della plutocrazia mondiale: il Bilderberg Group.

 

Ora non abbiamo assolutamente idea di chi vorrà chiamare accanto a sé l’uomo dell’Alta Banca destinato a pilotare il paese al di fuori delle sacche della crisi economica globale ma , già dai primi nominativi ventilati dalla stampa (un rientro di Giuliano Amato , altro esponente Bilderberg) , appare chiaro che quello che verrà sarà il governo della plutocrazia imposto al paese.

 

Golpe tecnocratico contro Berlusconi. Fine della “parentesi” berlusconiana. Il berlusconismo in archivio. E’ quanto hanno dettato all’Italia i poteri forti.

 

Dopo i tentativi vani e illusori di ritagliarsi una apparente politica estera autonoma, dopo le disinvolte alleanze “pericolose” intessute da Berlusconi verso Libia, Bielorussia e Russia, si torna all’antico o, per essere più chiari, c’è chi vorrebbe riportare accucciata e domata l’italietta berlusconiana tra i ranghi dell’ovile sistemico occidentale: basta “avventurismi” ed alleanze scomode, fine degli ‘accrocchi’ diplomatici verso quei soggetti non ritenuti pienamente conformi dalla plutocrazia mondialista (Gheddafi, Luchashenko e – per taluni aspetti – lo stesso Putin); in altre parole questo colpo di Stato – mascherato abilmente dai media come una dimostrazione di saggezza politica presidenziale….Napolitano esecutore degli ordini provenienti dall’Alta Banca – è servito a suonare la ‘campanella’: fine della ricreazione, si torna in classe e – presumibilmente – si dovrà digerire , senza fiatare e senza troppi ‘ma’ e ‘se’ – le ricette che BCE, Fondo Monetario, Banca Mondiale e le varie agenzie di ratings internazionali adotteranno per l’Italia.

 

Italia dunque prona di fronte alle volontà della Finanza Mondialista.

 

Monti darà probabilmente una spallata decisiva per la disintegrazione delle ultimissime forme di walfare e – vecchia formula della Si(o)nistra ‘democratica’ – pioveranno tasse su tasse per risanare entro il 2013 le finanze disastrate di questo paese.

 

Perché l’uomo sa a quali poteri rispondere e non mancherà di imporre al paese sangue, lacrime e sudore pur di far rispettare gli impegni assunti peraltro dal precedente esecutivo Berlusconi in ambito europeo.

 

La Lega Nord ritorna alla sua veste ‘barricadera’ e Bossi attacca i poteri forti rifiutando le ammucchiate e riscoprendo l’ebete Parlamento della Padania: ipocrisia senza fine di un cialtrone che fino a 24 ore prima rappresentava il Governo italiano in veste di ministro…e non sappiamo se sia più cialtrone lui – che da oltre vent’anni ci campa e pure benone con gli stipendi parlamentari e ministeriali – o quell’accozzaglia di buffoni che lo continuano a seguire e votare….vabbè contenti loro, contenti tutti.

 

Monti ed il Bilderberg dicevamo…

 

Esattamente che cos’è il Gruppo Bilderberg? Ne abbiamo parlato in abbondanza e scritto quanto più possibile del “riservatissimo” ed esclusivissimo Club che rappresenta una delle punte di lancia del Sistema Mondialista.

 

Creato nel 1954 il Gruppo prende il nome dall’Hotel de Bilderberg di Oosterbeek in Olanda che accolse i primi convitati di quella riunione inaugurale una delle strutture semi-occulte mondialiste destinate ad imprimere una svolta nella politica mondiale.

 

Il Gruppo Bilderberg sono anni che, da allora, celebra con un vero e proprio conclave annuale la propria attività al di fuori degli occhi indiscreti della grande stampa, in tutto riserbo e segretezza.

 

Con gli anni anche questi incontri hanno finito per destare motivo di interesse anche tra qualche giornalista free-lance e pure tra qualche deputato all’Europarlamento che, come il buon Borghezio, ha osato presentare qualche interrogazione per conoscere esattamente cosa sia, come si muova e che cosa realizzi annualmente questo strano ‘club’.

 

Di sicuro non un è un club sul modello dei dopolavoro ferroviari né un circolo della bocciofila.

 

Alle riunioni Bilderberg , rigorosamente a porte chiuse, si decidono i destini del pianeta.

 

Tutti lo sanno ma ovviamente – e servilmente come sempre – la grande stampa internazionale fa assolutamente finta che ciò non accada, pochissimi trafiletti e ancor più scarne e scarse notizie.

 

Il Bilderberg….i timonieri del vapore mondialista che, fuor di metafora, equivale a dire che sono loro i principali responsabili dell’attuale crisi economica globale; gli uomini più in vista della finanza mondiale i dirigenti delle multinazionali i politici compari delle formule criminali che hanno permesso il saccheggio sistematico di intere nazioni mediante la formula ricattatorio-usurocratica delle privatizzazioni selvagge sul modello di quanto avvenne in Italia nel biennio 92-93….Monti, Prodi, Draghi, Amato….sempre gli stessi nomi, le stesse facce….per un progetto che di nuovo non ha nulla salvo quello di impoverire ulteriormente un paese ridotto oramai , e da tempo, alla frutta.

 

Per avere un’idea precisa sulla forza del Bilderberg Group, sui suoi scopi e sulle sue strategie consigliamo l’imponente lavoro di Daniel Estulin (di cui abbiamo inserito scritti e video nel presente blog) ossia il volume “Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo”.

 

Una storia cominciata in un luogo ed in una data precisi: Hotel de Bilderberg presso la cittadina olandese di Oosterbeek il 29 maggio 1954 quando, su iniziativa del Principe Bernardo d’Olanda, si riunirono le principali personalità del mondo della politica, dell’economia, dell’industria, della finanza e del mondo militare dell’Occidente.

 

Nacque allora l’ennesima struttura semi-segreta del Mondialismo che andò a sommarsi alle pre-esistenti organizzazioni: l’americana CFR (Council on Foreign Relation’s) e la britannica R.I.I.A. (Royal Institute for International Affair’s).

 

La Commissione Trilaterale– allargata anche ai rappresentati del fu Impero del Sol Levante – nascerà esattamente venti anni dopo il Bilderberg ma , cambiando la sigla, non cambieranno assolutamente le facce e gli obiettivi di questa congrega di affaristi della Plutocrazia Mondiale.

 

Ognuna di queste organizzazioni si prefigge lo scopo di governare il pianeta: adottando le soluzioni che esse ritengono necessarie e mettendo a disposizione dei governi nazionali le proprie ricette ovvero imponendole agli Stati attraverso un certosino lavoro di ‘lobbying’ che viene affidato a quegli esponenti del mondo politico cooptati alla bisogna in tutti i parlamenti dell’Europa, degli Stati Uniti e del Canada.

 

Nella lista degli italiani “emeriti” che anno presenziato, nel corso degli anni, alle riunioni Bilderberg si ritrovano i nomi del gotha dell’economia nazionale: da Gianni ed Umberto Agnelli a Romano Prodi, da Franco Bernabè a Mario Monti….e questi sono solo alcuni tra coloro che hanno avuto accesso alle ‘stanze dei bottoni’ del ‘Club’.

 

Chi lo desidera potrà dare un’occhiata alla lista completa dei membri del Bilderberg che compare a questo link:   http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html” e “http://www.bilderbergmeetings.org/former-steering-committee-members.html “.

 

Ora sia detto per inciso: i membri del Bilderberg Group sono ovviamente intercambiabili a seconda delle esigenze di questo super-club : non è Monti in sé che rappresenterebbe il problema; sono e saranno domani le sue decisioni in quanto Presidente del Consiglio che dovrebbero preoccupare gli italiani.

 

Perché la repentina nomina a senatore a vita e successivamente il conferimento dell’incarico ricevuto da Napolitano quale Presidente del Consiglio sono scelte troppo perfette per non far pensare ad una mossa politica pensata da tempo in attesa del primo passo falso commesso dal Cavaliere.

 

E così è stato: non appena a Berlusconi non è riuscito di raggiungere la fatidica quota 316 alla Camera andando sotto ecco che – con un tempismo assolutamente impensabile in un paese abituato a crisi di governo estenuanti che si protraevano anche per mesi lasciando in balia un intero paese – immediatamente sono arrivate entrambe (nomina a senatore a vita e a premier designato)…

 

Così Mario Monti si è ritrovato investito del ruolo di ipotetico e improbabilissimo salvatore di una patria che oltremodo non gli appartiene.

 

Perché ai membri Bilderberg delle patrie non gliene frega proprio un bel niente.

 

Né tantomeno delle sorti dei singoli individui.

 

Così se le ricette neo-liberiste berlusconiane sono fallite vedremo domani a quale prezzo saranno adottate le nuove riforme del liberismo estremo che ci imporrà il nuovo esecutivo tecnocratico-massonico del ‘professor’ Monti.

 

Lo si dica chiaramente: quello che abbiamo subito è stato un colpo di Stato; quello che subiremo sarà il definitivo dissanguamento di ciò, poco pochissimo, che resta di una nazione.

 

Chi è causa del suo mal pianga sé stesso….

 

Gli italiani, popolo di pecoroni e ruminanti senza senso e senza identità, pagheranno a caro prezzo la troppa esultanza che ha accompagnato gli avvenimenti delle ultime 72 ore…

 

“Uomini siate e non pecore matte, si che di voi tra voi, ‘l giudeo non rida…” (Dante Alighieri)

 

Alti, altissimi, i belati nell’ovile sistemico-sinagogico italiota.

 

In sostanza…niente di nuovo sul fronte ‘occidentale’….

 

Au revoir…