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Il razionalismo critico di K. Popper e il cosmocentrismo di Platone

di Paolo Scroccaro - 10/07/2006

Il razionalismo critico di K. Popper e il cosmocentrismo di Platone: due nozioni diverse di "cittadinanza" e di "educazione"

1)IL "POTERE" DELLE FILOSOFIE IN QUANTO "VISIONI DEL MONDO"

In ogni epoca storica predomina qualche visione del mondo:essa, apertamente o meno,orienta l'agire umano e predetermina il senso che viene attribuito alle cose. Così intese, le filosofie non re­stano chiuse nelle aule accademiche, ma si incarnano nella vita quotidiana di chiunque,anche di chi nulla sa di"filosofia".

2)L'EPOCA DELLA RAGION CRITICA

Nel mondo attuale,la filosofia prevalente è quella della Ragion Critica: non a caso,anche a scuola si dice che "bisogna insegnare a ragionare".Nel corso della modernità,tale evento è stato elabo­rato da vari pensatori : tra questi Cartesio,Locke,Kant,Hegel...e in­fine Popper.

Che cosa accade, quando gli eventi vengono letti nella prospettiva della Ragion Critica?

3)1 MERITI DI K.POPPER(1902-1994)IN QUANTO EPISTEMOLOGO

II premio Nobel P.Medawar lo ha definito "il più grande filosofo della scienza mai esistito".Tale giudizio è stato ripreso da molti scienziati e intellettuali. Popper ha demolito le concezioni ingenue della scienza(purtroppo ancora diffuse da troppi docenti sprovveduti nelle scuole di ogni ordine e grado),sostituendole con un'immagine più adeguata,conforme alla ragion critica.Ricordiamone alcuni aspetti: critica dell'induttivismo e del principio di verificazione ; origine extralogica delle teorie e carattere congetturale delle stesse;asimmetria tra corroborazione e falsificazione delle teorie ;progresso della conoscenza visto come crescita del contenuto informativo e quindi della falsificabilità virtuale...

4)POPPER:L'EPISTEMOLOGIA TRA LIBERALDEMOCRAZIA E TOTALITARISMO

Secondo Popper,ogni concezione politica ha dei presupposti di tipo epistemologico-gnoseologico .In particolare:l'epistemologia fallibilista del razionalismo critico conduce alla società aperta, democratica, tollerante(per questo è essenziale insegnarla nelle scuole e diffonder­la ovunque),mentre un ' epistemologia dogmatica , centrata su una ragione che crede di conquistare verità definitive ed esclusive,conduce alla società chiusa e totalitaria.Quando scrive La società aperta e i suoi nemici,questa accusa viene rivolta anche contro Platone.La questione è stata ripresa recentemente da M.Pera,G.Sartori ed altri (vedi, di Sartori, l’intervista rilasciata a Repubblica e intitolata “Platone e Hume? Citazioni tutte sbagliate”).

 

5)L’ACCADEMIA PLATONICA E LE SUE DERIVAZIONI

Più che di Platone in senso stretto parleremo della sua scuola,dato che gli esponenti di essa hanno espresso nei secoli una dottrina omo­genea nelle linee di fondo(anche se non mancano adattamenti e tonalità diverse nei vari interpreti).Una delle espressioni più appropriate per indicarne l'essenza è "metafisica della non-dualità"(paragonabile all'Advaita Vedanta dell'Induismo).Essa si configura come:

- pluralistica e non esclusivistica(poiché riconosce un qualche grado di Essere a tutti gli enti);

- non-dualistica (poiché non vi sono opposizioni o dualità assolute, in quanto tutte soggiornanti nell'ampiezza illimitata di un Princi­pio Infinito ;

- unitiva,ma non riduttiva(poiché riconosce che in ogni angolo visua­le vi è qualche aspetto della Verità Totale,per cui occorre integra re e armonizzare, piuttosto che escludere...v.il Mito della Caverna);

- aperta,e non dogmatica(poiché la Verità Totale, essendo sconfinata, non è mai circoscrivibile né dalla ratio né da altre facoltà).

6)DIFFERENZA ESSENZIALE TRA IL RAZIONALISMO CRITICO DI POPPER E LA METAFISICA PLATONICA

A tal proposito Gadamer ha scritto :"Platone rappresenta una sfida straordinaria all'umanesimo e al liberalismo",cioè allo stesso Pop-per(questo spiegherebbe perché Popper si sia sentito in obbligo di scrivere un libro molto aspro contro Platone).Ci soffermeremo su alcuni elementi portanti di questa differenza e di questa sfida.

7)ETICA E CITTADINANZA:DALL’UMANESIMO RAZIONALISTICO ALL’APERTURA UNIVERSALISTICA

Popper suppone l'individuo "libero"in quanto svincolato da qualsiasi legame e quindi in grado di orientare "liberamente" l'agire ed il rap­portarsi al mondo tramite la ragione e le sue progettazioni,che inve­stono l'ambito scientifico, etico,civile,politico ... a favore del sog­getto stesso e del mondo umano.

La metafisica platonica considera l'individuo in quanto intrinsecamente relazionato con gli altri esseri e con i vari stati dell'essere(dei,terra,cielo etc.).Di qui la portata cosmica dell'etica e della politica,per cui l'uomo saggio è "cittadino" di una comunità ben più ampia di quella meramente umana,ed il rispetto etico si estende parallelamente a tutti gli esseri, umani e non.

8)DALL’EDUCAZIONE UNILATERALE ALL’EDUCAZIONE INTEGRALE

L'educazione al razionalismo critico in quanto tale è tutt'altro che unilaterale ; lo può diventare nella misura in cui si escludono altre dimensioni educative,che debordano l'ambito della ratio.Per questo Platone, giustamente considerato un maestro nella dialettica razionalistica, esige attenzione anche per altre istanze educative,irriducibi1i al piano della sola ragione.Esse riguardano:

a)la tensione verso 1'Intero(1'Illimitato),che comporta una crescente espansione coscienziale(in assenza di ciò,predomina qualcosa di limi­tativo che viene assolutizzato: di qui il dogmatismo e l'eventuale to­talitarismo ) ;

b)1'esperienza ristoratrice della visione noetica(contemplazione),che si manifesta quando si acquieta il lavorio mentale della ragione,e le cose non sono più oggetto di calcolo,di valutazione,di progettazione,ma di una innocente e pacificante immedesimazione simpatetica.

E' questa 1'esperienza celebrata anche da Hölderlin nella sua opera poetica e letteraria,ispirata alla saggezza della non-dualità:

 

"Siamo in disaccordo con la Natura

e quello che un tempo era Uno,

appare oggi opposizione,

e il dominio e l'asservimento si alternano...

il fine di ogni nostra aspirazione è porre fine

all'eterno contrasto tra il nostro essere e il mondo,

ristabilire la pace di ogni pace,

che è superiore a ogni ragione".

 

(sintesi della conferenza di Paolo Scroccaro, tenuta nell’ambito delle attività di aggiornamento dei docenti))