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92 palestinesi uccisi, 362 feriti negli ultimi dieci giorni di raid israeliani su Gaza

di Patrizia Viglino - 19/07/2006

Secondo fonti palestinesi del Ministero della Salute e alcune agenzie di stampa, dopo dieci giorni consecutivi di bombardamenti, l’esercito israeliano ha provocato la morte di 92 palestinesi, la maggior parte civili, ferendo 326 persone molte delle quali giacciono in condizioni critiche negli ospedali della Striscia, già in stato di emergenza nei giorni scorsi per la mancanza di sangue e medicinali.

Il bilancio peggiore si registra quindi a livello della popolazione civile, con molte case distrutte cui si aggiungono le principali infrastrutture e i Ministeri.

Il portavoce palestinese del Ministero della Sanità Rahdi ha dichiarato che la maggior parte delle vittime giunge negli ospedali con parti mutilate, compresi 5 bambini, i cui corpi sono arrivati in ospedale con le teste staccate dal corpo. Rahdi, ha continuato dicendo che almeno 10 intere famiglie palestinesi sono state spazzate via dagli attacchi aerei israeliani.
L’ultima era la famiglia di Abu Salmehya, sterminata con una bomba che ha colpito la palazzina dove, il professore universitario viveva con la moglie e i figli.

Tra i Ministeri colpiti, oltre alla sede del Consiglio dei Ministri, ci sono quelli degli Interni, della Pianificazione e degli Esteri.

L’attacco a Gaza dura ormai da tre settimane e ha fatto più morti di quanti ne avesse causati “Operazione Scudo di Difesa” nei due mesi che ha distrutto la Cisgiordania nel 2002.

Il sovraffollamento della Striscia di Gaza, il più elevato al mondo, rende le operazioni militari israeliane veri e propri crimini di guerra. La Convenzione di Ginevra impedisce di bombardare infatti aree abitate, qualunque sia la ragione.

Il segretario generale del consiglio dell’Autorità Palestinese, Dr. Mohammed Awad ha fatto sapere che: “Il governo israeliano di occupazione sta commettendo un grande sbaglio se pensa che sortendo tali atrocità sarà in grado di rompere la determinazione del popolo palestinese”, con chiaro riferimento non solo all’attacco deliberato ai civili ma anche al terribile stato di assedio e di isolamento che vive da molti mesi la Striscia di Gaza, e al tentativo del governo Olmert di cancellare sia l’Autorità Nazionale palestinese, sia il neo-eletto governo Hamas. I bombardamenti dei ministeri e l’arresto dei parlamentari, ancora in galera, fanno parte di questo disegno.

A cura di Patrizia Viglino