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L’amico americano. Presenze e interferenze straniere nel terrorismo in Italia

di Gianni Flamini - 13/10/2005

Fonte: Editori Riuniti

L’amico americano. Presenze e interferenze straniere nel terrorismo in Italia

di Gianni Flamini

Editori Riuniti, Roma, 2005, euro 16

 

 

Terrorismo è una parola terribile per quel che significa in termini di vite umane stroncate, ma anche parola usata per giustificare opportunismi, strumentalizzazioni e funambolismi politici. Il terrorismo evocato ora in tutti i paesi è quello internazionale, dietro il quale tutto il resto scompare. E invece esistono, e sono esistiti, anche terrorismi nazionali altrettanto efferati, come quello che per decenni ha compiuto i suoi sanguinosi attacchi in Italia. Ma nessuno ne parla più e questo silenzio è una colpevole rinuncia a capire quanto sta accadendo fuori dal microcosmo italiano.

Significa privarsi di stimoli di analisi che permettono di comprendere come il terrorismo, sia internazionale che nazionale, oggi e nel passato, sia sempre stato uno strumento nelle mani della politica. In Italia è servito a condizionare e stravolgere la vita politica e sociale secondo un progetto ideato e attuato certamente non in un covo terrorista.

Riesaminandone la storia, si può scoprire che alcuni di quegli Stati ora intenti a compiangere la propria condizione di vittime dopo essere stati costretti a contare i propri morti per mano del terrorismo, hanno a loro volta usato i medesimi sistemi nei confronti di popoli e governi nemici e perfino amici, come l’Italia.