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Morale del giorno dopo: il summit di "Pace" prosegue la guerra d'aggressione

di redazione - 27/07/2006

Morale del giorno dopo: il summit di "Pace" di ieri a Roma, come volevasi dimostrare, legittima la prosecuzione dell'aggressione israeliana al Libano.
Il Gabinetto di sicurezza israeliano, appena concluso (ore 14.00, 27/7), ha conseguentemente deliberato per l'intensificazione dei bombardamenti (leggi distruzione delle infrastrutture civili e annichilimento della popolazione), per distruggere dall'alto i precari equilibri politici libanesi, in quanto la resistenza Hezbollah inibisce una scontata soluzione militare del conflitto sul campo di battaglia meridionale. Si accaniranno sui civili, perchè sul campo, nonostante il dominio aereo e la superiorità "sproporzionata" tecnologica e quantitativa in meccanizzati, corazzati e artiglierie d'ogni tipo, con l'utilizzo criminale di munizionamento bandito dalla comunità internazionale (termobarico, fosforo bianco, granate a grappolo), i guerriglieri libanesi hanno fermato Tsahal. Hezbollah ha ribadito - tramite un ministro del governo libanese - l'immediato cessate il fuoco a fronte dello scambio dei prigionieri di guerra.
Il clangore del dramma libanese copre l'inverecondo tributo di sangue palestinese nei territori occupati: tra ieri e oggi altri dieci morti ammazzati dai missili aria-terra nelle strade di Gaza, tra essi donne e bambini. Un massacro truce e spregiudicato come pochi nella storia, ma che non induce a indignazione e a un rifolo di coscienza e dignità dalle nostre parti. (ndr)

Nella foto un carro israelianoRoma, 27 lug. (Adnkronos/Ign) - Proseguono i raid israeliani nel Libano. Dopo il summit di ieri a Roma, sono continuati i bombardamenti israeliani nel Paese dei Cedri. Secondo il ministro della Giustizia israeliano, Haim Ramon, il vertice della Farnesina ha dato l'autorizzazione a continuare le operazioni militari contro gli Hezbollah.