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Iniziativa belga per ottenere la condanna di Israele per crimini di guerra

di Dagoberto Husayn Bellucci * - 30/07/2006

Fonte: lettera informazione


Un gruppo di cittadini belgi di origini libanesi ha preso
l'iniziativa di condurre i dirigenti dell'entita' sionista davanti
alla Corte Suprema del Tribunale Internazionale dell'Aja con
l'accusa di crimini di guerra.

Secondo Ali Abdoul-Sater e sua moglie Farkad el Hussein , che si
sono visti distrutto il loro appartamento nella capitale Beirut
dalle incursioni aeree israeliane, i dirigenti dello stato ebraico
sono "responsabili di crimini di guerra" e come tali "dovranno
subire un processo regolare" davanti al Tribunale Internazionale
dell'Aja dove - per analoghe accuse - nel recente passato furono
condotti i politici e i militari della ex Yugoslavia.

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert, il ministro della difesa
Amir Peretz e il capo di stato maggiore dell'esercito sionista Dan
Halutz sarebbero i principali responsabili dell'escalation di
violenza , dei bombardamenti indiscriminati e dell'aggressione
quotidiana al quale sono sottoposti i civili libanesi da due
settimane a questa parte.

Secondo i firmatari dell'iniziativa - sostenuti da alcune
associazioni libanesi e belghe che reclamano l'immediato cessate il
fuoco - "secondo le leggi del Belgio il Tribunale potrebbe giudicare
per crimini internazionali i dirigenti sionisti in poco tempo. E'
solo una questione di volonta'." hanno affermato.

Ricordiamo come gia' nel 1999 una analoga iniziativa per condurre
l'ex ministro della Difesa, poi premier, dello stato ebraico Ariel
Sharon davanti al Tribunale Internazionale dell'Aja fosse abortita.

Sharon, il boia di Sabra e Chatila responsabile dello scoppio della
seconda Intifadah palestinese dopo la provocatoria passeggiata sulla
Spianata delle Moschee a Gerusalemme nel settembre 2000 (rivolta che
ha provocato la morte di quasi cinquemila palestinesi in sei anni di
scontri quasi quotidiani) , non venne mai ufficialmente imputato per
i massacri commessi dai suoi soldati e dai loro alleati delle
Falangi Libanesi durante l'invasione del Libano e l'assedio di
Beirut dell'estate 1982.

Le vittime di Sabra e Chatila, tremila forse cinquemila a seconda
delle fonti, come quelle di Cana, Nabathiye e Mansouri (aprile 1996)
e di tutte le altre aggressioni israeliane nella regione vicino
orientale non hanno mai avuto diritto ad un processo equo contro i
loro aggressori.

Quando sembrava che uno spiraglio di verita' potesse fuoriuscire
dalla coltre di omerta' che copre da sempre i crimini commessi dai
sionisti un autobomba esplose , a Beirut, ponendo fine alla vita di
Eliah Hobeika ex comandante delle Falangi pronto , di li' a pochi
giorni, a vuotare il sacco sui misfatti commessi dai suoi uomini e
dai loro alleati israeliani in quella maledetta notte tra del 16
settembre 1982.

Una pace senza giustizia non sara' mai possibile in questa
martoriata regione.

Una pace giusta sara' possibile solo ed esclusivamente quando
l'Entita' Criminale Sionista verra' portata sul banco degli imputati
nel piu' importante dei processi della storia moderna.

Un evento che anche il piu' ottimista degli osservatori di politica
internazionale riterrebbe assolutamente eccezionale, unico
sostanzialmente impossibile fintanto che l'Occidente continuera' a
prostrarsi vilmente dinanzi ai ricatti di questo sedicente "Stato
d'Israele" che rappresenta la piu' efficiente, influente e arrogante
organizzazione criminale statale che la storia ricordi.

*direttore responsabile Agenzia di
Stampa "Islam Italia" da Beirut sud