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La sovranità di Cuba va rispettata

di porcuba.org - 18/08/2006

 
Alti funzionari degli Stati Uniti, quando è stata diffusa la notizia sullo stato di salute di Fidel Castro e la delega provvisoria dei suoi incarichi, hanno espresso dichiarazioni sempre più esplicite a proposito dell’immediato futuro di Cuba. Il Segretario al Commercio, Carlos Gutierrez, ha dichiarato che “è giunto il momento di una vera transizione verso una vera democrazia” e il portavoce della Casa Bianca, Tony Snow, ha detto che il suo governo “è pronto e ansioso per fornire assistenza umanitaria, economica e di altra natura al popolo di Cuba” e tutto questo è stato reiterato dal presidente Bush.

La Commissione per una Cuba Libera, presieduta dalla Segretaria di Stato, Condoleezza Rice, aveva presentato una relazione alla metà di giugno sulla “urgenza di lavorare oggi, per garantire che la strategia della successione al regime di Castro non abbia successo” e il presidente George W. Bush ha segnalato che questo documento “dimostra che stiamo lavorando attivamente per un cambio a Cuba e non solo sperando che avvenga”.

Il Dipartimento di Stato ha sottolineato che il piano include misure che rimarranno segrete per ragioni di sicurezza nazionale e per assicurare un’effettiva realizzazione.

Non è difficile immaginare il carattere di queste misure e dell’assistenza annunciata, se si considera la militarizzazione della politica estera della attuale amministrazione degli Stati Uniti e della loro attuazione in Iraq.

Di fronte a questa crescente minaccia contro l’integrità di una nazione, la pace e la sicurezza in America Latina e nel mondo, i firmatari di questo documento esigiamo che il governo degli Stati Uniti rispetti la sovranità di Cuba. Dobbiamo impedire ad ogni costo questa nuova aggressione.

Per aderire:

soberania@porcuba.org

www.porcuba.org

Aprono l’elenco dei firmatari i Premi Nobel José Saramago, del Portogallo; Wole Soynka, della Nigeria; Adolfo Pérez Ezquivel, dell’Argentina; Dario Fo, dell’Italia; Desmond Tutu, del Sudafrica; Rigoberta Menchú, del Guatemala; Nadine Gordimer, del Sudafrica; Zhores Alfiorov, della Russia e centinaia e centinaia di intellettuali, scrittori, politici, professionisti, militanti e rappresentanti della società civile.

Fonte:http://www.granma.cu/
Link:http://www.granma.cu/italiano/2006/agosto/mar8/soberania.html

Più di 400 intellettuali di 50 paesi esigono il rispetto della sovranità di Cuba

UN documento firmato finora da più di 400 intellettuali, artisti e personalità di spicco di più di 50 paesi è stato reso noto a L’Avana. Nel testo si esige che l’Amministrazione nordamericana rispetti la sovranità di Cuba e si chiede di impedire ad ogni costo una nuova aggressione all’Isola.

Il messaggio è stato presentato dal sociologo e teologo belga Francois Houtart, membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, alla presenza della stampa internazionale accreditata a L’Avana. Assieme a Houtart c’erano il noto intellettuale Roberto Fernández Retamar, presidente della Casa de las Américas e Andrés Gómez, direttore di alcune pubblicazioni e residente a Miami.

L’intellettuale belga ha segnalato che la situazione attuale che si presenta rientra nel contesto della politica di Washington contro Cuba.

Ha detto che l’appoggio alla sovranità di Cuba significa in questi momenti confrontarsi con il significato delle aggressioni in corso nel mondo e rappresenta la denuncia alla violazione più chiara del diritto internazionale, contro il diritto del più forte.

Ha affermato che difendere Cuba è un dovere etico e morale di tutti gli umanisti del mondo.

Ha salutato la dichiarazione della Conferenza Episcopale di Cuba, dove ci si augura la guarigione del Presidente Fidel Castro ed ha chiamato a rispettare la sovranità del paese.

Andrés Gómez ha menzionato le organizzazioni di cubani a Miami che si sono pronunciate per la guarigione di Fidel, tra le quali l’Alleanza Martiana, la Brigata Antonio Maceo e la Casa delle Americhe di New York.

La reazione dell’estrema destra controrivoluzionaria che ha sede negli USA ha, secondo Gómez, l’obiettivo di far precipitare una crisi e di arrivare ad un confronto che porti alla guerra.

Queste reazioni sono le stesse che i nemici di Cuba ebbero ai tempi di Girón, della Crisi di Ottobre, della disintegrazione del campo socialista, del sequestro del piccolo Elian ed in altri momenti. “Sono segnali di frustrazione”.

Ha constatato la fiducia nelle istituzioni nazionali in momenti memorabili come questo ed ha segnalato che “questa storica situazione rappresenta la continuità e approfondimento del processo libertario del popolo cubano”.

Retamar ha messo in risalto l’importanza del documento, segnalando l’adesione da questo immediatamente ricevuta, con centinaia di firme ed esprimendo la speranza che con la progressiva diffusione del testo le firme aumentino.

Tra i sottoscrittori della Dichiarazione spiccano otto Premi Nobel: José Saramago (Portogallo), Wole Soyinka (Nigeria), Adolfo Pérez Esquivel (Argentina), Dario Fo (Italia), Nadine Gordimer (Sudafrica), Desmond Tutu (Sudafrica), Rigoberta Menchú (Guatemala) e Zhores Alfiorov (Russia).

Nella lunga lista figurano anche altre note personalità come lo scrittore nordamericano Noam Chomsky, l’ex procuratore generale degli USA Ramsey Clark, il cantante Harry Belafonte, l’attore Danny Glover, i romanzieri Alice Walker e Russell Banks, il musicista rock Tom Morello, l’accademica e combattente Angela Davis, il filosofo Fredric Jameson, il reverendo Lucius Walker, l’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, il direttore di ‘Le Monde Diplomatique’ Ignacio Ramonet, gli scrittori Mario Benedetti, Eduardo Galeano e Juan Gelman, il teologo brasiliano Frei Betto e l’intellettuale messicano Pablo González Casanova.

Fonte:http://www.granma.cu/
Link:http://www.granma.cu/italiano/2006/agosto/mar8/33declaracion.html