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Ricapitolando

di Renato F. Rallo - 18/08/2014

Fonte: L'intellettuale dissidente


Memento meminisse semper.

obama-putin

L’importanza dei media nelle guerre contemporanee è argomento ormai ben noto, né è necessario citare qui l’ennesimo passo di 1984, Orwell.

L’informazione di massa sulla cronaca internazionale ha assunto, tra le altre, due caratteristiche particolari: un’accurata puntualità nel passare ad argomenti nuovi ostracizzando i precedenti (solitamente nel momento in cui emergono elementi sconvenienti per la narrazione dominante); un’estrema frammentazione degli eventi, presentati sempre come atomi slegati ed accidentali, e mai come anelli coerenti di una storia che -almeno a posteriori e per quanto intricato- ha sempre un filo conduttore.

Per non essere travolti da questo demente flusso di informazioni usa-e-getta, proviamo a fare un piccolo sommario –probabilmente incompleto- degli scenari di guerra più chiacchierati (e successivamente dimenticati) dalla stampa mainstream.

mappa generale

 

1) Vi ricordate i tre coloni israeliani rapiti nei territori occupati in Cisgiordania? Le settimane di ricerche che seguirono, i 600 arresti e le 2100 case distrutte in 4 settimane, l’odio antiarabo che cresceva, il ragazzo palestinese a cui veniva fatto bere combustibile e che veniva bruciato vivo dagli israeliani, Netanyahu che gongola e dice “Hamas la pagherà”, ve lo ricordate?
Dunque, la buona notizia è che Netanyahu seppe da subito che i tre coloni erano stati uccisi (e nascose la notizia), e successivamente scoprì anche che non era stata Hamas ad ucciderli.(1)
La brutta notizia è che Israele ha comunque deciso di proseguire la pulizia etnica nella striscia di Gaza, con1939 palestinesi uccisi e circa 9886 feriti dal 8 luglio ad oggi.

 

2) Un aereo della Malaysia Airlines viene misteriosamente abbattuto in Ucraina il 17 luglio scorso. Nessun superstite tra i 298 passeggeri a bordo. Ricordate?

natoLa frontiera tra Russia e Ucraina è la nuova trincea scelta dall’amministrazione Obama per stringere il blocco sovietico nella morsa della Nato. Dopo aver aiutato il colpo di stato ai danni del presidente eletto Viktor Yanukovich(2), sostenuto il cambio di regime per un’Ucraina filoatlantista, chiuso occhi e orecchie di fronte alle mattanze firmate(3) dal gruppo neonazista Pravyj Sektor, il pluripremiato Barack alla notizia dell’aereo abbattuto ha subito puntato l’indice contro Putin e i ribelli filorussi che stanno combattendo contro le forze governative di Kiev.

Peccato che anche in questo caso l’attenzione dei media sia calata proprio quando la verità stava venendo a galla: l’aereo sembra essere stato colpito da un missile aria-aria(4)(5), e gli unici che possono volare nei cieli ucraini sono proprio gli aerei ucraini. D’altronde la Russia aveva già mostrato l’immagine satellitare di un caccia ucraino che ronzava intorno all’aereo malese poco prima della tragedia, e aveva invitato gli Stati Uniti a portare le immagini del loro satellite per fugare ogni dubbio. Ma si sa, agli amerikani piace sempre lasciare un velo di suspense. Specialmente sui crimini dei loro governi fantoccio.

 

3) In Siria c’erano due cooperanti italiane, che andavano a cooperare in un paese dilaniato da 3 anni di guerra civile, ma che non volevano cooperare col governo eletto dal 88% dei votanti, bensì preferivano cooperare entrando illegalmente dal confine con la Turchia, con dei cooperanti antigovernativi provenienti da tutto il mondo che hanno una visione molto particolare (e non molto cooperante, a dire il vero) del ruolo della religione all’interno dello Stato.
Poche settimane fa le due cooperanti sono state rapite, e con la sparizione di Padre Dall’Oglio un anno fa sono tre gli italiani in Siria di cui non si ha notizia, e nessun giornale si azzarda a ipotizzare chi potrebbero essere i rapitori. Che siano stati proprio quei curiosi cooperanti antigovernativi con la barba lunga e l’AK47 in braccio?

 

4) Chiudiamo con l’argomento più in voga oggi: l’Isis, o Siil, o Is, o Isil, insomma il gruppo di estremisti sunniti che sta compiendo ogni genere di atrocità nel suo nuovo Califfato, ovvero la zona di confine tra Iraq e Siria.

June 12 - Terrorists Stealing Control of Iraq

Il pubblico occidentale giace inorridito sotto l’ombrellone, invoca l’ennesima crociata di civiltà, ma come al solito non si chiede come abbia fatto un gruppetto di jihadisti a prendere piede in un territorio così ampio. La risposta ufficiale ed inequivocabile arriva addirittura da Hillary Clinton(6)(7):gli USA hanno incaricato queste opposizioni (v. cooperanti al punto 3) di creare il caos nella regione, e adesso gli si potrebbe ritorcere contro. Potrebbe, perchè fino a che l’Isis possa seriamente minacciare gli Stati Uniti passeranno secoli. Nel frattempo, nonostante le dichiarazioni di facciata(8), per Obama & co. è un piacere vedere la mezzaluna sciita infestata dalla jihad. Gli apprendisti stregoni nordamericani creano mostri, ma a pagarne le conseguenze è innanzitutto il terreno di gioco e i suoi Stati sovrani.

 Divide et impera? Yes, we can.

 

 

Fonti: 1) http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2643

2) http://www.ossin.org/ucraina/ucraina-autopsia-di-un-colpo-di-stato.html

3) http://contropiano.org/internazionale/item/25736-strage-di-odessa-i-pompieri-lasciarono-che-gli-antifascisti-bruciassero-vivi

4) http://www.globalresearch.ca/evidence-is-now-conclusive-two-ukrainian-government-fighter-jets-shot-down-malaysian-airlines-mh17-it-was-not-a-buk-surface-to-air-missile/5394814

5) http://www.lastampa.it/2014/08/12/blogs/underblog/lmh-stato-colpito-da-un-aereo-lo-scrive-la-stampa-della-malaysia-citando-analisti-usa-YqIvBk8AmzrC4WavpYOgeN/pagina.html

6) http://www.theatlantic.com/international/archive/2014/08/hillary-clinton-failure-to-help-syrian-rebels-led-to-the-rise-of-isis/375832/

7) http://popoffquotidiano.it/2014/08/11/hillary-clinton-lisil-e-roba-nostra-ma-ci-e-sfuggito-di-mano/

8) http://www.controinformazione.info/il-diabolico-piano-degli-usa-in-iraq-promettono-bombardamenti-umanitaricontro-i-terroristi-da-loro-sponsorizzati/