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Intervista con il segretario generale del partito comunista libanese Khaleed Haddade

di Dagoberto Husayn Bellucci* - 24/08/2006

Fonte: italiasociale.org

 

INTERVISTA CON IL DR. KHALEED HADDADE (SEGRETARIO GENERALE DEL PARTITO COMUNISTA LIBANESE): "I NOSTRI UOMINI AL FIANCO DI HEZB'ALLAH PER DIFENDERE IL LIBANO"


Il segretario generale del Partito Comunista Libanese, dr. Khaleed Haddade(nella foto durante l'intervista), ci ha gentilmente concesso lo scorso venerdi' 11 agosto un intervista sulla situazione politica interna e sull'aggressione sionista contro il Libano.

Il P.C.L. e' stato in prima fila , con i suoi uomini e le sue milizie, sul fronte meridionale al lato dei combattenti della Resistenza Islamica di Hezb'Allah e di Haraqat 'Amal per difendere il territorio libanese.

Ricordiamo in questa breve introduzione che anche i comunisti libanesi hanno contato diversi martiri tra i propri ranghi. A loro va il nostro tributo d'onore e il massimo rispetto. Ai loro compagni la nostra stima.

Ringraziamo il dr. Haddade per averci concesso questa intervista in esclusiva che abbiamo realizzato assieme ad alcuni colleghi di alcuni quotidiani algerini. Dopo una serie di domande in arabo abbiamo affrontato con il segretario generale del PCL la questione dei rapporti intercorrenti tra il suo partito e Hezb'Allah. Di seguito domande e risposte che abbiamo raccolto nella sede centrale del PCL.

1) d. - Dr Haddade qual'e' il rapporto esistente tra il partito comunista libanese e Hezb'Allah? Abbiamo letto che anche i vostri militanti si sono schierati con la Resistenza per fronteggiare questa aggressione?

1) r : "Il Partito Comunista Libanese e' da sempre stato una delle forze politiche libanesi che si sono opposte all'arroganza e all'aggressione israeliana. Non dovete dimenticare che siamo stati tra i primi a prendere le armi contro l'occupazione sionista del Libano nel 1982 e abbiamo sempre schierato le nostre milizie , durante il conflitto civile libanese, contro Israele. Noi consideriamo la politica sionista come un appendice dell'imperialismo statunitense nel Medio Oriente. La nostra analisi politica e' stata ulteriormente confermata da questa ennesima aggressione: dietro a Israele c'e' la mano dell'America, la politica americana egemonica e prevaricante gli interessi dei popoli. Dietro Israele c'e' la diplomazia statunitense che ha dichiarato apertamente quali fossero i suoi obiettivi per la creazione di quello che loro , a Washington, chiamano "grande Medio Oriente" o "nuovo Medio Oriente". Il nostro rapporto con Hezb'Allah e' decisamente buono. Siamo solidali con la Resistenza Islamica perche' difende il nostro paese e si oppone alle strategie americane e sioniste nella regione."

2) d. - Qual'e' esattamente la vostra relazione con Hezb'Allah. Cosa vi unisce e cosa vi divide? Voi comunisti siete ovviamente marxisti mentre il partito di seyeed Hassan Nasrallah e' un partito confessione sciita militante e rivoluzionario: quali sono i punti d'unione e quelli di contrasto tra voi e loro?

2) r: - "Inutile negare che non possiamo certo adottare la loro ideologia fondata sulla valorizzazione della propria identita' religiosa. Ciononostante il PCL e' stato , fin dagli accordi di Taif del 1990, uno dei principali interlocutori del partito di seyeed Hassan e abbiamo avuto buone relazioni in parlamento quando ancora Hezb'Allah era una forza d'opposizione. Siamo al fianco di Hezb'Allah in  quanto difende il nostro paese dalle mire egemoniche israeliane. Abbiamo adottato una posizione tradizionalmente marxista e rivendichiamo il diritto di opporci, anche armi in pugno, all'aggressione in corso. E' una guerra imperialista quella scatenata da Israele per conto dell'America contro il Libano. Un aggressione che mira a destabilizzare il Medio Oriente piu' di quanto non lo sia gia' stato dopo l'occupazione statunitense dell'Iraq. I comunisti di tutto il mondo dovrebbero opporsi a questi progetti imperialistici americani e sostenere le resistenze dei popoli oppressi in Libano come in Iraq e Palestina. Non ci nascondiamo perche' sappiamo di essere nel giusto a sostenere le ragioni della Resistenza. Vorrei ricordare a questo proposito come pochi giorni or sono il partito di seyyed Hassan abbia ufficialmente riconosciuto il nostro sforzo , anche militare, con un comunicato diffuso da "al Manar" nel quale Hezb'Allah ringraziava pubblicamente il PCL di essersi schierato con i suoi uomini armi in pugno contro il nemico sionista e commemorando i nostri caduti.".

3) d. - Quale sara' secondo voi il futuro del Libano dopo l'aggressione? Cosa pensate dr. Haddade di quello che potrebbe avvenire nelle prossime settimane?

3) r: - Difficile dirlo in questo momento. E' chiaro che l'aggressione sionista sia fallita miseramente come dimostrano le ingenti perdite riconosciute anche dai vertici politici e militari israeliani. Non sono passati e non passeranno. Immagino che avremo una tregua come sembra profilarsi all'orizzonte malgrado i quotidiani raid terroristici israeliani. E credo che si dovra' aprire una nuova fase politica interna che dovra' coinvolgere tutte le forze politiche libanesi per trovare una soluzione comune ai problemi che questa aggressione ha fatto emergere. Immagino che anche Hezb'Allah partecipera' al futuro politico del Libano come forza determinante e con un ruolo centrale."

4) d. - Dr. Haddade qual'e' la vostra opinione sulle mire egemoniche americane nella regione? Credete che dopo questo insuccesso sionista l'America continuera' con i suoi progetti di "democratizzazione" manu militari del Medio Oriente?

4) r: - "L'America e' responsabile della gran parte dei problemi del Medio Oriente. La sua politica e' sempre stata ostile al mondo arabo e favorevole alle mire piccolo imperialiste sioniste. L'amministrazione Bush si e' contraddistinta per una politica aggressiva che non ha fatto altro che proseguire il vecchio sogno del padre dell'attuale inquilino della Casa Bianca di creare un Nuovo Ordine Mondiale. E' pura follia pensare di imporre manu militari con guerre e aggressioni, terrorismo e stragi, la visione del mondo americana al mondo arabo. E' importante che l'Europa, la Russia, l'Iran e le altre potenze regionali facciano sentire la loro voce contro la politica egemonica imperialistica degli Stati Uniti che armano la mano di Israele per i propri progetti e per i propri interessi. Dopo l'11 settembre 2001 abbiamo assistito ad una escalation di odio e violenza che ha investito tutte le societa' in Europa come nel resto del pianeta. Odio contro i musulmani , razzismo, xenofobia, l'emersione di violenza e il ricorso all'aggressione contro le nazioni accusate di fomentare il cosiddetto "terrorismo internazionale": dall'Afghanistan all'Iraq la striscia di sangue sparsa dall'America e' arrivata fino al Libano. L'obiettivo e' destabilizzare il mondo islamico, riaprire vecchi odio e rancori, mettere sunniti contro sciiti e - nel vicino Iraq - arabi contro curdi. E' la politica del domino americana. Noi comunisti libanesi come forza anti-imperialista condanniamo le violenze quotidiane dei sionisti in Palestina, respingiamo l'aggressione al Libano e quelle americane contro l'Iraq e l'Afghanistan.".

Ringraziamo il dr Haddade per la disponibilita' e l'ospitalita' dimostrata pur conoscendo i nostri trascorsi politici. Le divergenze di opinioni politiche non hanno impedito la realizzazione di questa intervista , peraltro incompleta, che ci riproponiamo di bissare quanto prima in esclusiva per "Rinascita". Tra le altre questioni ancora da approfondire vorremmo conoscere la posizione ideologica del PCL - che non si riconosce ne' nella Terza ne' nella Quarta Internazionale come ci ha fatto sapere una giornalista militante algerina vicina alle posizioni trotzkyste conosciuta qui a Beirut - e i suoi rapporti con i partiti comunisti italiani (a questo proposito abbiamo scambiato alcune opinioni con il dr. Haddade sulla visita di un paio di anni or sono del segretario del PdCI, Oliviero Diliberto, che ha visitato la sede del PCL oltre a quella di Hezb'Allah).
Il comunismo che realmente si oppone all'arroganza sionista e americana e' per noi quello che accetta il dialogo con tutte le forze politiche antagoniste. Informare l'opinione pubblica occidentale e studiare la strategia sionista-americana devono rappresentare due cardini dei militanti rivoluzionari anti-imperialisti d'Europa. Al di la' dell'antifascismo o dell'anticomunismo militanti occorre che le forze antagoniste riconoscono il vero nemico della liberta' e delle identita' dei popoli: l'America - rigorosamente identificata dal compianto Imam Khomeini come il Grande Satana - e il sedicente "stato d'Israele" nemico dell'umanita' ed entita' criminale sionista occupante la Terrasanta dei palestinesi.

* Dagoberto Husayn Bellucci - direttore responsabile Agenzia di Stampa "Islam Italia" da Beirut sud e inviato settimanale italiasociale.org