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Gli effetti dell’indebolimento dell’euro

di Alberto Bagnai - 27/05/2015

Fonte: L'intellettuale dissidente


Il riallineamento del quale l'Italia ha bisogno è quello verso l'Eurozona. Ha cioè bisogno di tornare a una sua valuta nazionale, e di lasciare che la Germania rivaluti, cioè torni ad avere una valuta che rifletta la forza della sua economia, e che non sia drogata al ribasso dalle vicende greche, portoghesi, spagnole, irlandesi, e poi alla fine anche italiane

   

L’indebolimento dell’euro farà tanto bene alla nostra economia, dicevano lo scorso anno, dopo averci ripetuto per un decennio abbondante che sarebbe stata la forza dell’euro a fare tanto bene alla nostra economia (salvandoci dalla crisi)! Non mi pronuncio sulla seconda di queste scemenze: ormai come stanno le cose è evidente a tutti. Torno invece sulla prima. Lo scorso anno a/simmetrie fece uno studio per dire che la svalutazione dell’euro non ci avrebbe fatto molto bene, perché:

(1) metà del nostro commercio è con l’Eurozona (e rispetto a questa metà la svalutazione dell’euro avrebbe lasciato le cose invariate), e

(2) il commercio estero, come qualsiasi acquisto di beni o servizi, non risponde solo ai prezzi, ma anche al reddito.

Ora: esportando negli Stati Uniti o in Cina gli italiani si sarebbero arricchiti, ma poi come avrebbero speso i soldi guadagnati? Comprando latte tedesco, carne francese, birra belga, prosciutto spagnolo, e olive… greche, naturalmente! Quindi il saldo verso i paesi extraeuropei sarebbe migliorato (causa indebolimento dell’euro) ma quello verso i paesi europei sarebbe peggiorato. Lo studio, se interessa, è qui in versione originale: http://www.asimmetrie.org/…/pb-201401-the-impact-of-an-exc…/ e qui in versione definitiva: http://ejournals.duncker-humblot.de/…/…/10.3790/aeq.60.4.273 (perché ovviamente non essendo una cacata è stato pubblicato all’estero, con peer review e in fretta).

“Va bene, queste sono le solite chiacchiere di un economista, cioè di uno che pratica quella pseudoscienza, ma a noi che ce ne importa? Noi vogliamo i fatti, basta gufare!”

Appunto: i fatti sono qua sotto. Da quando, nel secondo trimestre 2014, l’euro ha cominciato a scendere, il saldo commerciale trimestrale extra-UE è aumentato di 3600 milioni di euro, e quello intra-UE è diminuito di 1700 milioni di euro. Ci siamo fumati in beni europei più della metà di quello che abbiamo guadagnato vendendo beni al di fuori dell’Europa.

Il riallineamento del quale l’Italia ha bisogno è quello verso l’Eurozona. Ha cioè bisogno di tornare a una sua valuta nazionale, e di lasciare che la Germania rivaluti, cioè torni ad avere una valuta che rifletta la forza della sua economia, e che non sia drogata al ribasso dalle vicende greche, portoghesi, spagnole, irlandesi, e poi alla fine anche italiane (perché è chiaro che non possiamo competere con la Germania, se questa adotta come valuta una “liretta” travestita, e impone a noi un “marcone” travestito),