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Joeb Biden dice la verità sull’ISIS. Senza volere

di Maurizio Blondet - 23/11/2015

Fonte: Maurizio Blondet


Joe Biden, il vicepresidente degli Stati Uniti affiancato ad Obama, non passerà alla storia come il più acuto degli statisti. Anzi non passerebbe alla storia per niente, se non fosse per una qualità: è ungaffeur naturale di impareggiabile scemenza. E in quella attività digaffeur, dice senza volerlo cose vere che il suo governo – e il potere americano – cerca di nascondere. Come la clamorosa verità su chi arma l’ISIS (“i nostri alleati”) e perché gli Usa sono contenti che l’ISIS sia armato per rovesciare Assad. Biden parlava il 16 novembre scorso agli studenti di Harvard al John F. Kennedy Jr Forum Institute of Politics.

Joe Biden visto da Russia InsiderJoe Biden visto da Russia Insider

Gli domandano: “Col senno di poi, lei crede che gli Stati Uniti avrebbero dovuto agire prima in Siria? E se no, adesso è il momento giusto?”

Il gaffeur risponde: “La risposta è ‘no’ per due ragioni. Una, l’idea di identificare un centro moderato (in Siria, ndr.) è una ricerca in cui l’America s’è impegnata per molto tempo. Noi americani crediamo che in ogni paese in transizione ci sia un Thomas Jefferson dietro ogni roccia, o un James Madison dietro ogni duna, eh eh (ridacchia). Il fatto è che in Siria non c’era un centro moderato perché il centro moderato lo formano dei bottegai, non dei soldati – classe media (…)

Ciò di cui mi sono sempre lamentato è che il nostro maggior problema sono i nostri alleati – I nostri alleati nella regione sono il nostro problema in Siria. I Turchi sono grandi amici, ho la più cordiale relazione con Erdogan, ho passato molto tempo con lui – e i sauditi, gli emirati, eccetera. Cosa hanno fatto questi? Determinatissimi a buttar giù Assad e – essenzialmente – a farsi una guerra sunniti-sciiti, sicché che hanno fatto? Hanno versato centinaia di milioni di dollari, e decine, migliaia di tonnellate di armi a chiunque volesse combattere contro Assad; e la gente che fu rifornita erano Al Nusra, Al Qaeda, gli elementi estremisti provenienti da altre parti del mondo. Pensi che esageri? Guardate un po’…(…)

Di colpo ognuno si sveglia perché questo gruppo chiamato ISIL, che poi era Al Qaeda in Irak, che quando fu cacciata dall’Irak ha trovato spazio aperto e territorio in Siria, lavora con Al Nusra, che era già stato dichiarato un un gruppo terrorista – e noi non siamo riusciti a convincere i nostri partners a smettere di rifornirli. Ora tutti hanno visto la luce, di colpo – e criticano il Presidente. Ma il presidente è stato capace di mettere insieme una coalizione coi nostri partner sunniti, perché l’America non può andare di nuovo (ad invadere) una nazione musulmana ed essere vista come aggressore – deve essere di sunniti – sunniti che attaccano una organizzazione sunnita.

https://www.youtube.com/watch?v=UrXkm4FImvc&feature=youtu.be&t=1h31m57s

Insomma, in poche parole, Joe Biden ammette quel che ufficialmente gli Usa negano:

– Che “gli alleati” sono quelli che armano Daesh, e li nomina: Erdogan, Sauditi, Emirati.

– Che non c’è in Siria alcuna opposizione “moderata” – e lo dice due settimane dopo che il Congresso, su indicazione di Obama, ha stanziato mezzo miliardo di dollari per “armare ed addestrare” i ribelli moderati” in Siria.

  • Che gli Usa in Siria non possono intervenire perché non possono più essere visti come aggressori di un altro paese musulmano. Debbono dunque affidarsi ai partners, ai wahabiti e a Erdogan. Che è probabilmente il motivo per cui Obama non volle partecipare nel 2012 all’aggressione anti-Assad in cui francesi, turchi e sauditi erano già pronti.

Poche ore dopo queste incaute ammissioni, gli uffici del vicepresidente Biden hanno dovuto emanare un comunicato in cui il gaffeur “si scusa per ogni allusione che la Turchia ed altri alleati e partners nella regione abbiano rifornito intenzionalmente, o facilitato la crescita di ISIL, o IS, o altri estremisti violenti in Siria”.

Ovviamente Biden non s’è lasciato sfuggire “tutta” la verità – sarebbe troppo pretenderlo dal reime della menzogna. Non ha spiegato agli studenti quel che sappiamo del Telegraph britannico (non un sito complottista), ossia che la CIA è stato il maggior responsabile di un ragguardevole trasferimento clandestino delle armi saccheggiate dagli arsenali di Gheddafi in Libia ai terroristi anti-Assad, l’operazione in cui fu ucciso l’ambasciatore Usa Chris Stevens e in cui fu implicata la Clinton, allora segretaria di Stato, che si dimise proprio per quello. Nè che la CIA ha organizzato un trasporto di armi dalla Croazia ai tagliagole siriani nel 2012, armi pagate dall’Arabia Saudita, con un ponte aereo.

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/libya/10218288/CIA-running-arms-smuggling-team-in-Benghazi-when-consulate-was-attacked.html

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/9918785/US-and-Europe-in-major-airlift-of-arms-to-Syrian-rebels-through-Zagreb.html

 

I profitti del CaliffoI profitti del Califfo

Nè ha detto che le 24 banche che sono attualmente nel territorio occupato da Daesh e attraverso le quali il Califfato ricicla i suoi profitti criminali, specie ma non solo da petrolio, continuano ad operare sui mercati internazionali perché non è stata esclusa dal sistema SWIFT, da cui invece fu esclusa la banca vaticana per far sloggiare lo sgradito papa Ratzinger. Forse Bruxelles, risparmiandoci le scenografiche “cacce all’uomo in città”, potrebbe più decisamente contribuire all’azzeramento del terrore ordinano a Swift di bloccare i conti delle 24 banche.

Sarebbe poco faticoso, perché la sede di SWIFT è a Bruxelles.

La via delle autobottiLa via delle autobotti

 

Una totale menzogna” è stata la supposta guerra della coalizione occidentale anti ISIS – così ha dichiarato Vladimir Putin dalla sala operativa del Ministero della Difesa russo, in un comunicato in cui ha anche dichiarato l’ISIS “sull’orlo della disfatta totale” dopo che le forze aeree russe hanno distrutto nelle ultime 48 ore 472 bersagli terroristi, obliterato mille autobotti negli ultimi 5 giorni, e ridotto le forze militari dei tagliagole a sole 34 basi operative. Se si pensa che l’operazione russa non ha nemmeno due mesi, e che l’Occidente ha “bombardato l’ISIS” da due anni, la menzogna è evidente.

http://www.express.co.uk/news/world/621324/Vladimir-Putin-Islamic-State-ISIS-Syria

Un’altra cruda verità, invece, è stata diramata dal comandante della portaerei USS Truman e della sua squadra d’appoggio, capitano Ryan Scholl, che si sta precipitando sulla scena, e conduce esercitazioni coi piloti di bordo:

L’ISIS non + la sola sfida che attende la squadra. Russi, Cinesi (1), e marines iraniani hanno stabilito la loro presenza in Siria , e navi da guerra russe dal Mar Nero si sono riposizionate nel Mediterraneo orientale per proteggere i caccia che conducono attacchi aerei in supporto del regime di Assad. In preparazione, l’esercitazione Composite Training Unit si concentra su avversari che somigliano più da vicino a quelli della Guerra Fredda”. Sembra una minaccia non proprio diretta contro l’ISIS.

 

Secondo il Jerusalem Post, truppe russe avrebbero cominciato ad operare sul terreno in Siria.

 

 

Note

1) Secondo notizie non confermate, ci sarebbero “boots on the ground” cinesi – tre mila Marines di Pechino – operanti in Siria.