Migranti: il piano è già fallito
di Marcello Foa - 20/05/2016
Fonte: Marcello Foa
C'era da aspettarselo. L'accordo siglato da UE e Turchia per frenare il flusso di migranti non ha prodotto l'effetto sperato.
Il patto, costato all'Europa 6 miliardi di euro, prevede il rimpatrio in Turchia degli immigrati che sbarcano sulle coste elleniche. Ma a due mesi dalla sua entrata in vigore soltanto 390 migranti su 8.561 sono stati traghettati dalla Grecia alla Turchia.
Il problema è che, una volta arrivati in Grecia, i migranti possono fare domanda d'asilo, che quasi tutti presentano per evitare l'espulsione.
Inoltre la procedura di asilo è lungi dall'essere rapida ed efficiente: secondo quanto riporta il Wall Street Journal dei circa 8mila immigrati arrivati dal 20 marzo ad oggi in Grecia 7.121 devono ancora fare domanda, 594 hanno già avviato la procedura e 218 richieste sono state guidicate "ammissibili", ovvero richiedono un'ulteriore esame.
Per ora gli arrivi in Grecia sono diminuti: 8.500 in due mesi contro i 6.800 al giorno di ottobre. Ma sono abbastanza per causare caos nei centri di accoglienza del paese, in grado di ospitare non più di 7.500 persone.
Se gli sbarchi dovessero riprendero, avvertono fonti greche, l'intero sistema collasserebbe.
Un altro motivo, poi per dubitare dell'efficacia dell''accordo Turchia-Europa riguarda l'incidenza dei rifugiati economici ovvero di un un business che frutta alle organizzazioni criminali qualcosa come 5 miliardi di euro all'anno. E il giro d'affari è destinato ad aumentare.
I migranti, ha rilevato il rapporto Migrant Smuggling Networks, pagano dai 3mila ai 6mila euro in contanti per fare la traversata da Nord Africa e dalla Turchia all'Europa.
Una volta giunti nel Vecchio Continente gli immigrati fanno richiesta d'asilo e vengono mandati nei centri di accoglienza, dove rimangono anni in attesa del visto. Un business, quello dei centri di accoglienza, che, nelle parole del boss di Mafia Capitale, è più redditizio del traffico di droga.
Da qualunque prospettiva si esamini il problema, il risultato non cambia: sfruttamento, miseria, inefficacia dei controlli. In un'Europa che non può reggere un urto sociale e umanitario di queste dimensioni. E che non può essere affrontato da questa classe dirigente con buoni sentimenti avvolti in un manto di ipocrisia. Così non si può andare avanti, non è giusto, né per gli europei né per i profughi, a cominciare da quelli che fuggono per davvero dagli orrori di una guerra (ma, non dimentichiamocelo, sono una minoranza).
Qui potete leggere l'articolo del WSJ: http://goo.gl/1ViRfs
E qui l'articolo sul business dei migranti: http://goo.gl/grMEjO