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La Federica Mogherini si schiera per il rinnovo delle sanzioni alla Russia, in obbedienza i suoi “padroni” d’oltre Atlantico

di Luciano Lago - 20/05/2016

La Federica Mogherini si schiera per il rinnovo delle sanzioni alla Russia, in obbedienza i suoi “padroni” d’oltre Atlantico

Fonte: controinformazione

La responsabile della politica estera della UE, Federica Mogherini, si è detta “fiduciosa” sul fatto che le sanzioni alla Russia vengano rinnovate, dopo Luglio, per altri sei mesi.
La dichiarazione dellla Mogherini è arrivata nel corso di una intervista al quotidiano tedesco Die Welt, in cui ha dichiarato fra l’altro che la revoca delle sanzioni è legata alla piena attuazione degli accordi di pace di Minsk sull’Ucraina.

Riguardo a questi accordi, stretti con l’intervento di Francia e Germania, un alto funzionario di Berlino ha confermato che l’Ucraina farebbe la sua parte, mentre la Russia continuerebbe ad essere d’ostacolo. Di conseguenza le sanzioni si dovrebbero prorogare per altri sei mesi, alla scadenza prevista in luglio e stavolta non ci si aspetta, spiega un funzionario europeo, alcuna opposizione “drammatica”, tanto meno da parte del premier Matteo Renzi, il quale in passato (a Dicembre) aveva espresso dubbi in proposito.

 

La Mogherini ha ribadito che, secondo lei (e secondo il Dipartimento di Stato USA) “gli accordi non sono stati attuati”, ha dichiarato rispondendo ad una domanda dell’intervistatore, guardandosi bene dall’entrare nei particolari.   Vedi: Eubserver
La Russia ha infatti smentito categoricamente le accuse ed ha sottolineato come la tregua sia stata violata più volte dall’esercito di Kiev che ha provveduto a concentrare armi pesanti nei pressi delle zone orientali sotto il controllo dei secessionisti ed ha ripreso i cannonneggiamenti sulle zone civili di Donetsk e delle province orientali, causando vittime e feriti fra la popolazione.

In realtà la Mogherini recita la sua parte a comando, dopo aver ricevuto le direttive ed i dispacci dal Dipartimento di Stato USA ed a questo obbedisce, incurante del fatto che esiste un forte rigetto delle sanzioni in molti dei paesi dell’Unione Europea, in particolare in Italia, in Grecia, a Cipro, in Ungheria, in Bulgaria e nella stessa Germania dove cresce l’insoferenza per le politiche della Merkel, sanzionatorie con la Russia ed accomodanti e supine nei confronti della Turchia.

La Mogherini si consulta soltanto con gli oligarchi di Bruxelles e questi prendono le loro decisioni incuranti degli interessi dei popoli europei, come sempre hanno fatto fino ad oggi, salvo poi constatare che l’Unione Europea è una costruzione che sta franando da tutte le parti. Vedi:  il piagnisteo della Mogherini sulla sopravvivenza della UE a rischio.
La Mogherini inoltre si dimostra incapace di leggere i documenti dei trattati internazionali visto che gli accordi di Minsk non citano la Russia come parte in causa ma il Governo di Kiev e le autorità delle Repubbliche separatiste. Il governo golpista di Kiev risulta del tutto inadempiente nei punti del trattato ma non riceve alcuna sanzione da parte della UE e dall’oligarchia di Bruxelles, interessata a proseguire nella politica antirussa dettata da Washington.

Si capisce anche che il fronte dei paesi del no alle sanzioni viene sottoposto a forti pressioni da parte degli USA e i governi sono fortemente ricattati dall’Amministrazione Obama che teme un riavvicinamento alla Russia di alcuni paesi europei e per questo motivo sta agitando lo spettro della “minaccia russa“, accumulando truppe e mezzi militari sotto le frontiere russe come mai prima, neppure all’epoca della Guerra Fredda, lanciando continui allarmi ai paesi dell’Est Europa per far accrescere la tensione contro la Russia.
Basterebbe guardare una carta geografica con le tante basi USA cresciute come i funghi sotto i confini della Federazione Russa per capire chi minacchia chi, dietro la retorica della propaganda bellicista di Washington e della NATO.

Nel frattempo il Consiglio regionale del Veneto ha votato una risoluzione per il diritto di autodeterminazione della Crimea : La regione del Veneto promuova la costituzione di un comitato contro le sanzioni alla Federazione russa, per il riconoscimento del diritto di autodeterminazione della Crimea e per la difesa delle nostre produzioni”.

Questo appello e queste voci tuttavia non sono pervenute alle orecchie della Mogherini che ascolta esclusivamente le voci che arrivano da Washington con le direttive perentorie che vengono dettate ai personaggi come lei, quelli che devono recitare la parte in commedia di alzare la voce contro la Russia e sussurrare caldi saluti con i vecchi “amici impresentabili” dell’Occidente: la Turchia di Erdogan, la Monarchia ereditaria Saudita, l’Emirato del Qatar.