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Alla fine di una giornata drammatica

di Massimo De Maio. - 25/08/2016

Alla fine di una giornata drammatica

Fonte: Massimo De Maio.

Alla fine di una giornata drammatica, voglio raccontarvi la mia Amatrice. Quella che ho conosciuto attraverso il suo bravo Sindaco, l'amico Sergio Pirozzi.
Forse non tutti sanno che anni fa Sergio ha voluto che alla sagra dell'amatriciana si iniziassero ad usare solo stoviglie biodegradabili e compostabili e per questo ad Amatrice, ogni anno, non si producono montagne di plastica usa e getta. Quando sono andato per la prima volta ad Amatrice già c'era una fontana di acqua pubblica alla spina. Si fa la raccolta differenziata porta a porta avviando al riciclaggio circa il 70% dei rifiuti urbani e c'è il compostaggio domestico. Grazie a Sergio, Amatrice ha un regolamento per i prodotti De.Co. (Denominazione Comunale) per valorizzare i prodotti tipici locali. Con Sergio Sindaco abbiamo fatto educazione e sensibilizzazione ambientale nelle scuole e tra i cittadini. Una delle ultime cose che abbiamo fatto insieme è stata una distribuzione gratuita in tutti i bar e le tabaccherie di Amatrice di portacenere tascabili. Contemporaneamente, fu lanciata una campagna di informazione e furono innalzate le multe per chi butta i mozziconi per terra.
Tutto questo non può finire sotto le macerie. L'Italia ha bisogno di comunità virtuose e capaci di futuro come quella di Amatrice.
Lì, tra le sue bellissime montagne, Amatrice ci stava dimostrando che i territori interni e montani, considerati per decenni "depressi" e "marginali", possono essere il laboratorio di eccellenze, di economie nuove, leggere e sostenibili. Amatrice ci stava indicando la strada verso un'Italia migliore.
Per questo oggi dobbiamo, tutti insieme, dargli una mano per rialzarsi e continuare il suo cammino. Per questo, da domani, dobbiamo rimboccarci le maniche per ricostruire, insieme a Sergio e alla sua comunità, Amatrice più bella e più virtuosa di prima.