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La Finanziaria cambia il diritto d'autore?

di AA.VV. - 11/10/2006

Il dazio sulla conoscenza  
di Loris D'Emilio

Lavoro da oltre venti anni in una ONLUS che si occupa di disagio sociale, e per circa cinque anni sono stato il direttore del Centro Studi di questa organizzazione; il Centro Studi gestisce una biblioteca specializzata (pedagogia, sociologia, psicologia etc.) e tra le sue molteplici attività elabora una rassegna stampa sui principali quotidiani, locali e nazionali, e alcuni periodici di rilevanza nel settore. Biblioteca e rassegna stampa sono gratuitamente a disposizione degli operatori e degli utenti dei nostri servizi, oltre che utenze esterne, come ricercatori, laureandi, studenti a vario titolo, semplici cittadini.

Dall'avvento di Internet, e soprattutto dell'ultimo fenomeno web, il Blog, gestisco tre siti sulle tematiche pacifismo, cultura, nuove tecnologie; molto del materiale raccolto su questi siti è organizzato in rassegne stampa tematiche, con articoli tratti da quotidiani e riviste periodiche (cartacee e/o online).

Sia in ambito professionale che in quello amatoriale/volontario ho sempre ritenuto, e ritengo tuttora, che il mio impegno principale sia quello di favorire la libera circolazione dei saperi, dare la maggiore possibilità di accesso all'informazione, avvicinare l'utente, il cittadino, all'informazione, alla cultura, alla notizia, a costo zero quando possibile o comunque prossimo ad esso, perché, per me, la cultura, l'informazione, sono beni preziosi, fondamenta stessi dei diritti e delle libertà individuali. Senza cultura, senza una giusta e corretta informazione, non c'è libertà. E non ci sono diritti.

Già da qualche tempo è in corso una campagna (www.nopago.org) contro la direttiva europea che vorrebbe il prestito bibliotecario a pagamento “per tutelare i diritti d'autore” che devono essere giustamente ricompensati per il loro lavoro (e le ultime dichiarazioni del neoministro dei Beni e delle Attivita' Culturali on. Rutelli agli Stati Generali dell'Editoria 2006 – fonte Adnkronos/Adnkronos Cultura del 22 set. 2006 – non lasciano ben sperare a tal proposito), con la finanziaria 2007 si aggiunge un ulteriore dazio da pagare: la tassa sulle rassegne stampa.

Il particolare è stato colto da un lettore del blog Wittgenstein (http://www.wittgenstein.it/post/20061002_82057.html) e sta rimbalzando tra i bloggers italiani fino a diventare una campagna promossa dall'Associazione PeaceLink (http://www.peacelink.it/rassegnestampa). La questione (l'interpretazione della norma) è controversa, fior di specialisti sostengono l'uno la tesi contraria dell'altro, chi più permissivo chi più restrittivo, ma a mio modesto avviso – che specialista non sono – il dubbio rimane: perché se acquisto regolarmente un giornale e trovo un articolo interessante, non posso fotocopiarlo e farlo girare tra conoscenti, se non dietro pagamento di una qualche forma di rimborso? Perché, se acquisto un libro e lo presto gratuitamente a qualcuno, lo posso fare solo facendogli pagare una certa somma ? facendo i classici “conti della serva” perché devo pagare (o far pagare!) DUE VOLTE lo stesso prodotto?

Facciamo allora tutti un passo indietro, e torniamo alla cara vecchia tradizione orale. Almeno, fin quando qualcuno non deciderà di brevettare l'alfabeto chiedendoci poi un balzello per ogni parola pronunciata.

Fonti:
No al pizzo sulle rassegne stampa
Le modifiche al diritto d'autore colpiscono le attività senza scopo di lucro andando a impattare anche sull'online. L'accusa di Peacelink, che lancia una iniziativa web contro le nuove norme
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1682248&r=PI

La Finanziaria cambia il diritto d'autore?
Sale alla ribalta in rete una modifica imprevista e poco nota, quella all'articolo 65 della legge sul diritto d'autore. Una modifica che può cambiare anche la vita dei siti?
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1678134&r=PI

Finanziaria 2007: si introduce il compenso per le rassegne stampa
Fonte:
http://www.dirittodautore.it/news.asp?IDNews=3687

Allarme infondato per il “ritocco” dell'art. 65 della legge sul diritto d'autore (LDA).
di Gianluca Navarrini
http://tinyurl.com/o58ce

NO alla tassa sulle rassegne stampa
Comunicato Stampa Associazione PeaceLink

"No alla tassa sulle rassegne stampa".

Con questo slogan l'associazione PeaceLink ha lanciato in rete una campagna per revocare le modifiche alla legge sul diritto d'autore introdotte con il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, che ha stabilito l'obbligo di un pagamento per la riproduzione di articoli di attualita' senza scopo di lucro, contrariamente a quanto prevedeva la precedente formulazione sul diritto d'autore che poneva come unico obbligo la citazione della fonte.

Un gruppo missionario che raccoglie sul web articoli sulla guerra in Darfur. Un comitato di quartiere che vuole documentare uno scempio ambientale archiviando articoli della stampa locale. Un'associazione di persone colpite da una malattia rara che vuole mettere a disposizione di tutti una rassegna stampa sui progressi scientifici del settore. Un'associazione pacifista che vuole denunciare, con prove giornalistiche alla mano, crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.

A partire da domani tutti questi soggetti potrebbero essere costretti a pagare una tassa ingiusta alle associazioni degli editori per continuare a svolgere le loro attivita'. Soldi che per giunta verranno intascati dagli editori, e di certo non dai giornalisti che hanno scritto quegli articoli, pagati una tantum per la cessione dei loro diritti d'autore alle testate per cui lavorano.

"Da piu' di dieci anni - ha dichiarato Carlo Gubitosa, referente della campagna - collaboro con il sito
www.peacelink.it, che sulle sue pagine ospita quasi 18mila articoli, alcuni originali, altri tradotti, molti ripresi da varie fonti autorevoli, sempre e comunque menzionate e riportate per esteso. Sul nostro sito tutti questi articoli hanno acquistato un valore aggiunto proprio perche' organizzati, tematizzati, catalogati e collegati tra loro grazie al lavoro di un gruppo costituito totalmente da volontari, dal presidente in giu'. Molto di questo materiale - aggiunge Gubitosa - e' scomparso dai siti web delle testate che lo hanno pubblicato, e questo aggiunge al nostro lavoro di bibliotecari anche un importante ruolo di memoria storica delle lotte italiane e internazionali per la pace e il rispetto dei diritti umani".

Nel testo dell'appello, pubblicato all'indirizzo
http://www.peacelink.it/rassegnestampa si chiede al parlamento italiano di abolire con un opportuno provvedimento le disposizioni contenute nel decreto legge 262/2006 che modificano in senso restrittivo la legge sul diritto d'autore.

Per contatti e informazioni:
http://www.peacelink.it/rassegnestampa
Associazione PeaceLink
Telematica per la Pace - volontariato dell'informazione
www.peacelink.it
info@peacelink.it

Campagna "No alla tassa sulle rassegne stampa".
Carlo Gubitosa -
c.gubitosa@peacelink.it

Finanziaria 2007: si introduce il compenso per le rassegne stampa

Nel collegato alla Finanziaria 2007 e intitolato "Disposizioni urgenti in materia finanziaria e tributaria", è presente una norma che si occupa di risolvere l'annoso problema delle rassegne stampa, e che riportiamo integralmente:
Articolo 32
(Riproduzione di articoli di riviste o giornali)

1. All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è inserito il seguente:

"1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui

all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.".

Il legislatore tenta di risolvere un problema ben noto al settore dell'editoria periodica, quello delle rassegne stampa. Infatti l'art. 65 l.d.a. permette la riproduzione integrale solo nel caso in cui la riproduzione non sia espressamente riservata. Di solito la riproduzione è riservata, quindi le rassegne stampa sono, in generale, soggette ad autorizzazione degli aventi diritto.

Al proposito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, nei giorni scorsi ha dichiarato:"esso risponde alla necessità di offrire una base giuridica per la riscossione dei diritti d'autore sulle rassegne stampa, un tema sul quale ci siamo negli ultimi tempi a più riprese intrattenuti. La combinazione tra la parte della norma che prevede che il compenso debba essere materialmente corrisposto agli editori e la parte che stabilisce che la dimensione del compenso stesso e le modalità della sua riscossione debbano essere concordate tra coloro che realizzano le rassegne stampa e "le associazioni delle categorie interessate", cioè editori e giornalisti, mi sembra che coinvolga e riconosca in termini corretti ruoli, diritti e competenze tanto degli editori quanto dei giornalisti".

Fonte:
http://www.dirittodautore.it/news.asp?IDNews=3687
5 ottobre 2006

EDITORIA: RUTELLI, APPROVARE LA LEGGE PER IL LIBRO DAR VITA AL CENTRO DEL LIBRO PRESSO IL MINISTERO
Roma, 22 set. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) -

''Portare la Legge per il Libro in Parlamento con l'impegno di approvarla entro questa legislatura, visto il sostanziale accordo tra maggioranza e opposizione; dare vita al Centro del Libro presso il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, raccordando le esperienze significative del settore e gli editori italiani per mettere a punto strategie che coinvolgano territorio, enti locali, comuni e province; fissare un incontro tra le parti entro ottobre a Palazzo Chigi per fare il punto sulle questioni emerse e ottimizzare gli sforzi'', queste le proposte del ministro per i Beni e le Attivita' culturali Francesco Rutelli, il cui intervento ha concluso oggi gli Stati Generali dell'Editoria 2006 nel Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, a Roma. Il ministro Rutelli, prendendo atto dei dati sconfortanti che vedono il 57,7% degli italiani dichiarare di non aver letto neanche un libro nel 2005 e neanche un quarto dei laureati rientrare nella categoria dei cosiddetti ''lettori forti'', ha dichiarato che ''e' necessario costruire un sistema in grado di rendere attrattiva la lettura per tutti quegli italiani distanti dai libri, attraverso il marketing, le scuole, le biblioteche. Per questo, porto a questa riunione la proposta di rivederci a Palazzo Chigi per discutere di tutte le tematiche emerse nel corso degli Stati Generali, tra cui l'implementazione della norma sulle fotocopie; l'accordo con la Siae, gia' pronto ma da rendere operativo al piu' presto; la questione del diritto di prestito''.

''Il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - ha aggiunto il ministro Rutelli - e' particolarmente sensibile al tema del patrimonio librario e intende potenziare il settore con il concorso di tutti coloro che hanno voce in capitolo, attori pubblici e privati. Il presidente dell'Associazione Italiana Editori Federico Motta ha sottolineato che gli editori non chiedono 'assistenza', in questo caso, pero', l'assistenza ci deve essere perche' la tutela dell'editoria e la diffusione della lettura rappresentano una missione pubblica''. ''Ho una simpatia particolare per la figura dell'editore, da quando ho letto quelle venti righe in cui Piero Gobetti descriveva in maniera appassionata il suo ideale di quello strano mestiere. Durante tutta la mia adolescenza e nel corso dei vari traslochi della mia vita - ha ricordato il ministro Francesco Rutelli - mi sono preoccupato di portare con me, ovunque andassi, i miei libri, prima ancora che le opere d'arte e i quadri. Questo perche' l'identita' di una persona si forma anche in base alla scelta dei libri con quella loro capacita' di portare con se' il sogno e le suggestioni di un viaggio''.

Fonte:
www. www.megachip.info
Link
10.10.06