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Carne e latte clonati

di redazionale - 31/10/2006

 



La notizia arriva dall'autorevole quotidiano americano Washington Post: la Food and Drug Administration potrebbe presto dare la sua autorizzazione, entro la fine di quest'anno, alla vendita di carne e latte provenienti da animali clonati. A convincere gli esperti dell'ente USA preposto al controllo su farmaci e alimenti sarebbero stati i risultati di alcune nuove ricerche in materiai. Indagini che non sarebbero state in grado di dimostrare differenze tra questi prodotti e quelli proveniente da animali normali.

La verità è che già diverse industrie alimentari hanno intrapreso questa strada. Il motivo ufficiale è che la clonazione consente di riprodurre gli animali migliori, garantendo così il mantenimento costante di alti standard di qualità. Dell'impoverimento genetico provocato dalla riproduzione asessuata e dei gravi rischi per la salute ovviamente non si parla.

L'iniziativa ha per fortuna suscitato non poche proteste. Alla FDA è già stata presentata una petizione dal Centro per la Sicurezza Alimentare poiché la vendita di carne clonata sia controllata mediante criteri simili a quelli dei medicinali, più restrittivi di quelli di solito adottati per gli alimenti. La richiesta è che ogni carne debba ottenere una sua specifica licenza prima di essere messa in commercio.

I dati scientifici disponibili mostrano che la clonazione presenta gravi rischi alla sicurezza degli alimenti nonché preoccupazioni ambientali e problemi etici non risolti», recita il documento presentato alla FDA.

Anche alcune grandi compagnie alimentari che puntano alla qualità del loro marchio guardano con poco favore a un possibile livellamento del mercato. Mentre i sondaggi di opinione confermano che gli americani continuano ad essere perplessi: il 60% degli intervistati, in un recente sondaggio, ha detto di provare disagio all'idea di mangiare cibo clonato.

Fonte: Corriere della Sera 18 ottobre 2006