Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Eco-apocalypse 7

Eco-apocalypse 7

di redazione ECplanet - 06/11/2006

 



RAPPORTO STERN

I cambiamenti del clima, con l'innalzamento generalizzato delle temperature medie, non sono solo una minaccia all'ambiente, ma rappresentano anche un pericolo gravissimo per l'economia mondiale. Lo afferma un autorevole rapporto curato dall'economista britannico Nicholas Stern, ex dirigente della Banca Mondiale, che per lo scenario peggiore prevede un calo del 20% del prodotto economico mondiale a causa dei mutamenti climatici. Un costo calcolato attorno ai 5,5 trilioni di euro, se non si affronterà il problema in maniera risolutiva entro i prossimi dieci anni.

Evviva! Si sono svegliati anche gli economisti. Improvvisamente, si sono resi conto che quella del “global warming” è una seria minaccia, non tanto alle persone e alle forme di vita, ma all'economia (ovvero agli interessi dei padroni del mondo, ndr). Stern ha studiato quali potrebbero essere le conseguenze dei cambiamenti climatici sul pil mondiale da qui al 2100, concludendo che, nella migliore delle ipotesi, l'1% del prodotto economico mondiale andrà in spese volte a sanare le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Il governo di Londra, di fronte alle conclusioni preoccupanti della ricerca, ha deciso di far accettare all'opinione pubblica una serie di tasse “ecologiche”, dagli aumenti delle accise sulla benzina, a tasse su chi viaggia in aereo, già individuate dal ministro dell'Ambiente David Milliband. Stern, invece, avverte che di fronte alla concreta possibilità di ritrovarsi con 200 milioni di possibili profughi (sarebbe la maggiore migrazione della storia moderna), causa distruzione di intere zone da parte di siccità e alluvioni, occorre varare in fretta, entro il prossimo anno (e non entro il 2010/11 come previsto), un nuovo trattato di Kyoto per tagliare drasticamente le emissioni dannose. Al tempo stesso, i governi dovranno quanto meno raddoppiare gli investimenti nella ricerca di fonti energetiche pulite.

Stern sostiene che, con il trend attuale, la temperatura media del pianeta salirà di 2-3 gradi centigradi entro i prossimi 50 anni, rispetto alle temperature nel periodo 1750-1850. Se le emissioni continueranno a salire, la Terra potrebbe riscaldarsi ulteriormente, con gravi conseguenze, avverte Stern. I paesi poveri sarebbero i più colpiti mentre lo scioglimento dei ghiacciai aumenterà il rischio di alluvioni e ridurrà le risorse d'acqua - finendo con il minacciare fino a un sesto della popolazione mondiale.

Non servono - dice Stern - misure unilaterali, ma serve un sforzo mondiale: se la Gran Bretagna chiudesse tutte le sue centrali elettriche domani, ad esempio, la riduzione di emissioni dannose verrebbe vanificata entro soli 13 mesi dalla crescita inquinante della Cina, che insieme all'India rappresenta la sfida decisiva per la riduzione delle emissioni nel futuro immediato.

Il primo ministro britannico Tony Blair ha definito questi dati “una sveglia suonata a ogni paese del mondo”. “Il rapporto è chiaro: stiamo andando verso punte catastrofiche sul piano climatico se non agiamo”, scrive Blair in un particolo per il quotidiano Sun. “Creare un'energia più pulita usandone di meno deve essere la chiave”.

UP IN SMOKE 2

Le anticipazioni del rapporto Stern coincidono con l'allarme lanciato da un altro studio sul clima, “Up in Smoke 2”, fatto da un gruppo di Ong britanniche - Oxfam, la New Economics Foundation e il Working Group on Climate Change and Development, che raccoglie organizzazioni umanitarie ed ecologiste - per il quale gli aiuti economici all'Africa vengono vanificati proprio dall'aggravarsi delle conseguenze dell'effetto serra.

L'aumento delle temperature medie - 3,5 gradi negli ultimi 20 anni in alcune zone - rende le zone aride sempre più aride e quelle umide sempre più umide. Risultato: nella sola Africa sub-sahariana, 25 milioni di persone hanno sofferto la fame lo scorso anno.

Fonti: Reuters, Ansa

Link correlato all'articolo:

Up In Smoke

Altri articoli correlati:

L'affamamento del mondo V

Global murder

Eco-apocalypse 6

Allarme desertificazione

La mafia dell'ozono

Commercio di Kyoto