Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Kyoto, record Co2 nel 2005

Kyoto, record Co2 nel 2005

di redazionale - 24/11/2006


Ha raggiunto quota 7,9 miliardi di tonnellate la presenza di anidride carbonica: più 3% rispetto al 2004. Usa, Cina, Russia e Giappone emettono la metà del carbonio globale. Lo studio dell'Earth Policy Institute di Lester Brown

Nairobi, diario dal vertice
Nel 2005 le emissioni globali di anidride carbonica causate dal massiccio utilizzo dei combustibili fossili hanno toccato la quota record di 7,9 miliardi di tonnellate, un aumento di circa il 3% rispetto all'anno precedente. Lo annuncia l’ultimo articolo dell’Earth Policy Institute americano, diretto da Lester Brown. Il 55% delle emissioni derivano
Lester Brown
dai paesi industrializzati. La concentrazione atmosferica media di CO2 ha raggiunto nel 2005 le 380 parti per milione, 2,2 parti per milione in più rispetto al 2004 e 103 in piu rispetto ai periodi pre-industriali. Le emissioni globali annue sono cresciute di quindici volte dal 1900, aumentando di quasi il 3% all'anno - sottolinea il report di Joseph A. Florence.

La metà di tutte le emissioni di carbonio vengono da soli quattro paesi: gli Usa, con meno del 5% della popolazione mondiale, rappresentano il 21% delle emissioni, seguiti dalla Cina (18%). Entrambi i paesi utilizzano massicciamente il carbone, il combustibile fossile che provoca le maggiori emissioni di Co2. A seguire Russia e Giappone. Contribuiscono non poco all'inquinamento globale anche India, Germania, Canada, Regno Unito, Corea del sud e Italia (circa 150 milioni di tonnellate di carbonio nel 2005). Il Qatar guida la classifica delle emissioni di carbonio pro-capite, con 14 tonnellate a persona l'anno. 9 per Emirati Arabi e Singapore, 7 per il Kuwait, paesi con popolazioni limitate ed economie prospere.

Usa, Australia e Canada sono a quota 5, cioé 5 volte il livello della Cina e 17 volte l'India. Circa il 40% delle emissioni sono causate dalla combustione dei combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale per il fabbisogno Energ9etico, sottolinea lo studio dell'Earth Policy. Il settore dei trasporti è la seconda fonte in tutto il mondo, responsabile del 20% delle emissioni. Le costruzioni residenziali e commerciali rappresentano circa il 15% del totale, altrettanto il settore industriale. Secondo l'IPCC, la task force di 2.000 scienziati climatologi dell'Onu, l'attuale concentrazione di CO2 in atmosfera non è stata mai raggiunta durante gli ultimi 420.000 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità attribuisce ogni anno 150.000 morti agli effetti dei cambiamenti climatici. In questi ultimi 30 anni le temperature globali sono aumentate di 0.6 gradi Centigradi. Secondo l'IPCC questa tendenza al riscaldamento continuerà e le temperature globali aumenteranno da 1,4 fino a 5,8 gradi entro il 2100. Per fermare o rallentare questa tendenza, secondo gli scienziati le emissioni di anidride carbonica devono essere tagliate di circa il 70 per cento.