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Dalla mozzarella all'hamburgher, ormai è tutto oversize

di redazionale - 04/12/2006


 

Studio di Altroconsumo: confezioni più grandi fino al 200 per cento


Prima è toccato agli hamburger. Poi alla Coca- Cola. Quindi ai gelati. Ma adesso che anche l'italianissima e sana mozzarella (nella sua versione monoporzione) è diventata «oversize», verrebbe da dire: «All'obesità non c'è scampo. Se continuiamo così, non resteremo a lungo in coda alla classifica dei Paesi più «grassi»: in fatto di porzioni sempre più grandi l'Italia è la copia degli Usa di 20 anni fa».

La battuta-previsione del presidente di Altroconsumo Paolo Martinello parte dai risultati della prima indagine (effettuata in Italia, Belgio, Portogallo e Spagna) che mette a confronto peso e calorie di alcuni dei più venduti prodotti alimentari negli anni. La sintesi: «Le porzioni degli alimenti confezionati, quanto a peso e calorie, sono aumentate dal 20 a oltre il 200%». Un dato considerato anche dal ministero della Salute che, al tavolo per definire le linee guida di una sana alimentazione, convocherà pure produttori e agricoltori. Attori a pieno titolo nella definizione del «pacchetto» del governo sui corretti stili di vita. Il piano interministeriale annunciato dal ministro Livia Turco contempla anche per gli obesi (insieme a fumatori e grandi bevitori) il «dovere» di non ammalarsi. Inizialmente si era parlato di ticket per i «trasgressori». Ma dal ministero sottolineano: «Nessun ticket, contro i rischi della salute faremo innanzitutto prevenzione. Il 77% delle spese in Italia ed Europa è per far fronte a malattie cardiovascolari, respiratorie croniche e tumori. Malattie prodotte anche dall'obesità».

La ricerca di Altroconsumo è partita dall'hamburger, il «big» in fatto di porzioni Rottweiler: «E' diventato più "grasso" del 234%» afferma Franca Braga, responsabile delle Ricerche alimentari di Altroconsumo.
«Nel 1985 il "classico" McDonald's pesava 104 grammi. Negli anni sono aumentate proposte e calorie, fino ad arrivare ai 243 grammi del McRoyal Deluxe del 1998 e ai 347 del Big Tasty oggi in menu ». Stesso trend per altri poco- sani-ma-buoni: pop corn al cinema (+120%), patatine (+100), Coca-Cola (+100) e gelati (+95). Ma anche per altri «insospettabili»: «Un pacchetto di sottilette Kraft fino allo scorso anno pesava 200 grammi e conteneva 10 fette da 20 grammi ciascuna. Oggi il peso è identico ma di sottilette ce ne sono solo otto da 25 grammi». Vale a dire: «Più 25%» Porzioni sempre più «grasse», ma anche sempre meno rispettose dei valori raccomandati dai nutrizionisti. Ad esempio: «L'Istituto nazionale per gli alimenti e la nutrizione consiglia agli adulti una porzione di mozzarella di 100 grammi, in commercio le confezioni più piccole hanno un peso netto di 125». E si sa: «Una volta aperta la confezione si finisce per consumare la porzione stabilita dall'industria, più grande del 25%». Stessa cosa il prosciutto cotto (+60%) e lo yogurt (+20%). «Ma rischia di sforare addirittura del 234% chi sceglie, ad esempio, i frollini Galbusera al miele o i Novellino dell'Esselunga». Occhio poi agli zuccheri negli snack dei bambini: «In un boccone si può anche esaurire il fabbisogno di zuccheri giornaliero».

Anche per loro oggi Altroconsumo, insieme alle principali «sorelle» europee, chiederà all'Ue (impegnata a ridefinire la legge Tv senza frontiere) di ridurre gli spazi pubblicitari e l'incursione dei messaggi promozionali (product placement) all'interno dei telefilm. «La lotta all'obesità — afferma Martinello — non passa solo da porzioni e stili di vita».