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Le tessere del dominio statunitense

di Miguel Martinez - 04/12/2006

E' affascinante scoprire le tessere del dominio statunitense. A volte, come in questo caso, cercando in rete riferimenti alla linguistica turanica.

Il dominio passa per mille cose e coinvolge alla fine l'intera struttura sociale degli Stati Uniti, un po' come, ai tempi gloriosi dei vichinghi, l'industria del saccheggio coinvolgeva anche il più pacifico costruttore di vele, o la casalinga che salava le carni per i giovinastri che dovevano partire per lunghi viaggi. Ma nei conti runici, la voce "spese militari" ci avrebbe solo parlato di acquisti di spade, non di tutto il resto.

Prendiamo l'istruzione linguistica, che da noi è quanto di meno si possa associare alla guerra: lo sa bene chi, come me, ha frequentato quel sano covo di inutili mistici, terroristi e sognatori islamonazicomunisti che è la facoltà di lingue orientali di Venezia.

La National Security Language Initiative (NSLI)  , lanciata il 5 gennaio scorso in una conferenza stampa congiunta di Bush, Condoleezza Rice e Donald Rumsfeld, mette insieme il Ministero dell'Educazione, degli Interni, della Difesa e la "Office of the Director of National Intelligence", cioè il famigerato John D. Negroponte.

Possiamo supporre che le spese siano registrate, nel bilancio nazionale, sotto la meritoria voce della "pubblica istruzione": più scuole, meno armi, avrebbero detto i pacifisti di una volta.

L'iniziativa mira a istruire migliaia di statunitensi in "critical need foreign languages" ("lingue estere di necessità critica"), precisamente in arabo, cinese, russo, hindi, farsi, urdu, coreano e turco, a partire addirittura dall'asilo.

Lo scopo viene dichiarato in maniera esplicita:

"Una componente essenziale della sicurezza nazionale degli Stati Uniti nel mondo dopo l'11 settembre consiste nella capacità di impegnare [engage, termine carico di molteplici significati, ndt] i governi e i popoli esteri, in particolare nelle regioni critiche, in modo da incoraggiare le riforme, promuovere la comprensione, portare rispetto per altre culture e fornire un'occasione per saperne di più dell'America e dei suoi cittadini".

Insomma, raccogliere informazioni, "riformare" le altre società secondo gli interessi nazionali e fare propaganda. O come ha detto Bush,  per "comunicare con la gente che potrebbe avere una visione sbagliata e limitata degli ideali e della cultura americana".

Ma lo scopo è anche, come spiegano altri documenti, di rendere competitive le imprese americane: economia, spionaggio, guerra e propaganda costituiscono un unico groviglio. Anzi, proprio in una società privatistica e decentrata come gli Stati  Uniti, questo groviglio è la Republic.

La NSLI prevede numerose iniziative, come gli "Intensive Summer Language Institutes", imitazione laica del Summer Institute of Linguistics,  lo strumento che ha permesso agli evangelici di penetrare nelle più isolate comunità dell'America Latina, ma ha anche fornito un prezioso strumento agli interessi dei suoi finanziatori, la dinastia dei Rockefeller, nonché ai servizi segreti statunitensi.

Oppure possiamo prendere "Advancing America Through Foreign Language Partnerships" ("advancing" ha, all'incirca, il senso di "promuovere gli interessi di"), un programma dell'NSLI che parte dall'asilo e arriva fino all'università; il "Language Teacher Corps", dove l'assonanza militare di "Corps" non è casuale, come non è casuale l'esistenza addirittura di un "Civilian Linguist Reserve Corps" - corpo civili di linguisti riservisti, che deve "identificare e reclutare almeno 1.000 membri" entro il 2010.

I programmi "Flagship" ("Nave ammiraglia"), promossi dalla "National Security Education Program", finanziano invece le università private, piegandole - non che ci voglia un grande sforzo - agli interessi imperiali.

Il programma STARTALK, direttamente alle dipendenze dei servizi segreti (National Intelligence) deve reclutare studenti "a tutti i livelli" (non viene specificato se anche all'asilo) e

"durante tutte le sua fasi, il Programma del Campo Linguistico Estivo STARTALK farà uso delle risorse delle persone appartenenti a varie comunità etniche e all'esperienza dello staff della comunità dell'intelligence, compresi dipendenti in pensione".

Il dominio non è un'astrazione, ma ha anche le sue biografie. A volere il programma di sicurezza linguistico è stato l'ex-senatore democratico dell'Oklahoma, David Boren, eletto a suo tempo con l'83% dei voti.

Il signor Boren è anche ex-governatore dello stato dell'Oklahoma, nonché ex-presidente per molte legislature della commissione del senato per i servizi segreti, nonché attuale rettore dell'università dell'Oklahoma, nonché direttore della notissima multinazionale Texas Instruments, nonché presidente o copresidente della "National Coalition for Peace Through Strength" di cui hanno fatto parte tutti i principali esponenti della destra americana, nonché promotore della David L. Boren Undergraduate Scholarship, borse di studio da 20.000 dollari che mandano studenti politicamente motivati - in senso americano oppure sionista  - a studiare in "regioni del mondo cruciali per gli interessi statunitensi".

 David Boren, è anche membro della  "Skull and Bone Society", buffa associazione goliardica di cui si entra a far parte, però, solo se si appartiene all'elite dominante del paese: ne fa parte lo stesso George Bush.

Va da sé, poi, che Boren sia figlio di un altro senatore dello stesso Stato.

Per tutte queste cose, Boren non ha mai avuto problemi. Ma nel 1978, Boren, che si è distinto per aver partecipato a varie campagne contro l'omosessualità, è stato costretto a giurare pubblicamente sulla Bibbia di non essere omosessuale lui stesso.

Nel 1993, venne addirittura accusato di aver molestato giovani membri (maschi) del proprio staff nell'ascensore del Senato  e poco dopo si dimise.

E anche questo è significativo, se ci pensate.