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Piano energetico Comunale Solare

di Marco Boschini - 04/12/2006

 

pecs

di Nino Bosco
Per far crescere in modo sistematico e diffuso l’utilizzo dell’energia solare non è sufficiente la sensibilità di alcuni soggetti, è necessario un forte intervento e governo da parte delle istituzioni pubbliche a partire dalle amministrazioni comunali.

Uno strumento di programmazione che a livello locale si sta affermando è il Piano Energetico Comunale Solare (PECS). La sua elaborazione permette la definizione di un quadro complessivo delle potenzialità d’impiego della fonte solare fotovoltaica nel territorio comunale. Ogni comune può valutare la quantità eneegetica che può essere prodotta nel proprio territorio con l’utilizzo di strutture fotovoltaiche sia posizionate sui tetti, che in aree a terra. Il riferimento normativo principale è la Legge 10 del 1991 riguardante le “Norme per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale”, che riporta nel dettaglio sia i criteri per distinguere tra fonti di energia rinnovabile e assimilate, che le diverse tipologie di fonti stesse.

Il Comune di Buccinasco (MI) ha elaborato il Piano (PECS) con lo scopo di individuare le potenzialità di energia producibile dall’irraggiamento solare presente nel territorio comunale. Il comune presenta 2211 edifici con un valore d’insieme pari ad un milione di mq potenzialmente attrezzabile con un’area urbanizzata di 3,5 kmq e 27.000 abitanti.

Attraverso il programma le strutture edili sono state suddivise per tipologia di destinazione d’uso (pubblici, residenziali e lavorativi) per superficie dei tetti, per essere in sintonia con le dimensioni energetiche presenti nel conto energia, in modo da stabilire quante strutture sono attivabili per l’autoproduzione, quante per lo scambio e/o la produzione di energia da immettere nella rete energetica pubblica. La ricerca è stata completata con la rilevazione del territorio agricolo con aree reliquate attrezzabili pari a 80.000 mq.

L’elaborazione informatica successiva ha permesso di individuare i tetti con le tegole e quelli non tegolati in modo da ottenere una suddivisione tra le coperture inclinate e quelle non inclinate. Sono state poi segnalate le strutture con il lato maggiore orientato a Sud, posizione che rappresenta il migliore orientamento per sfruttare l’irraggiamento del sole. I dati ottenuti rapportati al grado di irraggiamento del luogo ha permesso di calcolare con una approssimazione affidabile la quantità di energia fotovoltaica che può essere prodotta a livello di singolo edificio e dell’intero comune.
Lo scenario di fattibilità è stato completato ipotizzando una diversificazione energetica da fonti solari pari al 20% dell’attuale fabbisogno presente. Si prevede di realizzare il progetto entro il 2010 in linea con le indicazioni europee.

Il piano energetico comunale apre un nuovo orizzonte sul ruolo che l’ente locale e le parti sociali possono svolgere per gestire una loro politica energetica con elementi di economicità ed efficienza. Il Comune, da semplice fruitore di energia con rischi di crisi e di aumento dei costi economici, può diventare produttore, che punta ad un utilizzo economico consapevole, all’innovazione tecnologica e soprattutto a limitare la produzione di inquinanti.
E’ un processo virtuoso che deve cominciare ad espandersi verso sempre più realtà comunali.