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Litvinenko, The Italian Connection

di The Independent - 09/12/2006

Dieci giorni dopo il decesso di Alexander Litvinenko in un ospedale londinese a causa di avvelenamento da polonio 210, una sostanza altamente radioattiva, il mistero che circonda la morte dell'ex agente russo si infittisce. Gli attori che si sono visti tirati dentro al caso sono il Cremlino e i suoi servizi segreti e gli esuli russi in Gran Bretagna; inoltre tracce radioattive sono state trovate non soltanto a Londra, ma anche su velivoli che fanno rotta verso Mosca. Soltanto ieri un aereo di linea Finnair è risultato positivo nella capitale russa. Tuttavia in un cast di attori esotico, nessuno è più misterioso di Mario Scaramella, il sedicente “professore” italiano che ha pranzato con la vittima russa il giorno del suo avvelenamento.

I più alti livelli di radiazione di polonio 210 sono stati rilevati nel sushi bar Itsu a Piccadilly, dove i due uomini si sono incontrati alle 3 del pomeriggio dell'1 novembre. Scaramella dice di avere bevuto solo acqua, mentre Litvinenko aveva ordinato zuppa di miso e sushi. Tracce della sostanza radioattiva sono state rilevate anche nel Millennium Hotel in Grosvenor Square, dove più tardi nello stesso pomeriggio la vittima aveva preso il tè con colleghi russi, tra cui un ex collega dell'Fsb, il servizio che ha preso il posto del Kgb.

E adesso lo stesso Scaramella è risultato positivo all'isotopo mortale, ed è attualmente in cura presso lo University College Hospital, dove è deceduto Litvinenko. Scaramella non corre pericolo, ma in un modo o nell'altro è venuto in contatto con la sostanza.

Litvinenko ha accusato Scaramella di averlo avvelenato sin dal giorno in cui ha iniziato a sentirsi male: come mi ha detto l'Italiano, il suo nome si trovava su tutti i siti web russi e ceceni come il principale sospetto dell'avvelenamento dell'ex agente dell'Fsb molto prima che la storia giungesse sulle prime pagine della stampa britannica. Litvinenko ha conservato immutati i suoi sospetti fino alla morte. A proposito del loro incontro presso il sushi bar Itsu, ha dichiarato: “Mario non ha voluto nulla, mi ha dato le copie stampate delle e-mail… Mi sono detto che avrebbe potuto mandarmele via internet. Ma invece ha voluto vedermi e darmele di persona: perché? E perché con tanta fretta? Era molto nervoso.”

Scaramella mi ha detto di avere preferito consegnare le e-mail di persona a causa del loro contenuto particolarmente delicato. Ha riferito di avere detto al Russo al ristorante: “Tu mi hai presentato [l'ex spia russa] Yevgeny Limarev, adesso Limarev mi ha mandato una dichiarazione molto forte.”

Le e-mail, che sono state viste da “The Independent on Sunday”, affermavano che “i funzionari dei servizi segreti russi parlano sempre più insistentemente della necessità di usare la forza” contro Scaramella e Litvinenko, tra gli altri. Tuttavia Limarev ha negato di avere mandato le e-mail, e in esse il suo nome non appare da nessuna parte.

La polizia britannica ha affermato di non considerare Scaramella un sospetto nella morte di Litvinenko. La scorsa settimana egli è volato a Londra per incontrare volontariamente gli investigatori, e le due guardie del corpo che lo tengono sotto controllo allo University College Hospital si trovano lì per proteggerlo. Da quando è stato indicato come l'assassino di Litvinenko dalla stampa cecena, mi ha detto, la sua vita è in pericolo. “Mi è stato detto, se tocchi Litvinenko, i Ceceni ti uccideranno,” ha affermato. “I Ceceni mi considerano un obiettivo militare.” Litvinenko è stato un fermo sostenitore della causa cecena dopo essersi rifugiato in Gran Bretagna nel 2001.

Tuttavia mentre in Gran Bretagna i problemi di Scaramella sono principalmente di natura medica, in Italia la scorsa settimana egli si è ritrovato al centro di un'indagine penale. Le accuse prendono il via dai cinque anni in cui è stato consulente della Commissione Mitrokhin, un ente del parlamento italiano istituito nel 2001 su ordine dell'allora capo del governo Silvio Berlusconi, per indagare sulle attività delle spie sovietiche e post-sovietiche in Italia.

Scaramella dice di essere molte cose, tra cui un professore dell'Università di Napoli, un magistrato onorario, e un consulente di qualcosa chiamato Ecpp, Environmental Crime Protection Programme (Programma di protezione dell'ambiente). Tuttavia l'Università di Napoli non lo conosce. L'Ecpp non ha una sede fissa. La carica di magistrato è non retribuita. L'unico lavoro che egli ha avuto negli ultimi anni su cui non sussista alcun dubbio è quello legato alla Commissione Mitrokhin.

Tuttavia è questo lavoro, conclusosi prima delle elezioni generali italiane di aprile, che ora lo ha sprofondato in acque turbolente. Su ordine del pubblico ministero di Napoli, il telefono di Scaramella è stato messo sotto controllo; la settimana scorsa i giornali italiani hanno pubblicato quelle che sono state presentate come le trascrizioni di conversazioni intercorse tra lui e il presidente della Commissione Mitrokhin, il senatore Paolo Guzzanti, un membro del partito di Berlusconi Forza Italia.

Secondo quanto si asserisce, le trascrizioni mostrano i due uomini mentre discutono sul modo in cui Scaramella debba ottenere da Mosca delle prove abbastanza convincenti da etichettare Romano Prodi, all'epoca leader dell'opposizione di centro-sinistra in Italia, adesso capo del governo, come uno strumento dei Russi. Si è detto che altri esponenti del governo Prodi sono stati presi di mira, tra cui il capo del partito dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, attuale ministro dell'ambiente.

“Non arriviamo a dire che Prodi è un agente del Kgb,” avrebbe detto Scaramella ad un certo punto. “Ma quello che è certo è che i Russi consideravano Prodi un amico…” Guzzanti si infuria: “Amico non vuol dire un cazzo!” Poi urla. “Mi stai prendendo per il culo?”

Gli avvocati di Scaramella e di Guzzanti hanno protestato contro le intercettazioni, ma non hanno messo in discussione la veridicità delle trascrizioni. Dopo la loro comparsa, Prodi ha annunciato che avrebbe querelato “tutti coloro che, con parole e azioni, hanno leso la mia dignità di cittadino e di rappresentante delle istituzioni.”

I dubbi sul lavoro di Scaramella per la Commissione Mitrokhin non sono affatto nuovi. Nel 2004, membri dell'opposizione della commissione hanno definito i suoi contributi come “a mala pena credibili e di nessun aiuto … grotteschi e misteriosi … ” Ma ieri Oleg Gordievsky, il più anziano agente russo che si sia mai rifugiato in Gran Bretagna, ha affermato che la fonte principale di Scaramella riguardo alle accuse contro Prodi non era altri che Litvinenko, che si era recato in questo paese nel 2000 e che di recente era diventato cittadino britannico.

“Mi trovavo in compagnia di Litvinenko quando abbiamo incontrato membri del Partito Indipendentista Britannico Ukip (Uk Independence Party),” Gordievsky ha dichiarato all'Independent on Sunday ieri. “Egli disse loro che un generale del Kgb, Anatoly Trofimov, gli aveva riferito: ‘Prodi è uno dei nostri.' Successivamente i membri dell'Ukip riportarono l'accusa al Parlamento Europeo, quando Prodi era presidente della Commissione Europea a Bruxelles.

Gordievsky, che era stato portato in Inghilterra dalla MI6 (Military Intelligence sezione 6), ossia l'Agenzia di Spionaggio per l'estero della Gran Bretagna, dopo essere stato sospettato di essere un doppiogiochista nel 1985, ha affermato di non essere a conoscenza di nessun fatto che potesse sostenere le accuse contro Prodi. Ma concorda con gli altri colleghi di Litvinenko nell'accusare il Cremlino del suo omicidio. “Da luglio la Russia ha una legge che permette all'Fsb di uccidere persone all'estero che non le sono gradite,” ha dichiarato. “Hanno ucciso un cittadino britannico su suolo britannico, e adesso stanno diffamando altre persone, tra cui me.”

La morte dell'ex agente dell'Fsb rappresenta un indubbio motivo di imbarazzo per i servizi di sicurezza britannici, tra insinuazioni che essi hanno abbassato la guardia dopo qualche anno che egli si trovava su suolo britannico. Tuttavia una fonte con degli ottimi collegamenti ha sostenuto che le indagini relative a questo caso hanno evidenziato implicazioni più vaste. Egli ha ipotizzato che l'avvelenamento di Litvinenko potrebbe essere stato una conseguenza accidentale di un complotto terroristico, che implicherebbe l'uso di materiale radioattivo, diretto contro la Russia.

Ma più si discute del caso, più il mistero si infittisce. Esperti nucleari insistono sul fatto che soltanto uno stato avrebbe le risorse necessarie per produrre il polonio 210 usato nell'omicidio. Una fonte ha affermato che funzionari dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) hanno aiutato gli investigatori a identificare il reattore russo in cui è stato prodotto il polonio usato per uccidere Litvinenko. La fonte ha anche aggiunto che in Russia non vi è un efficiente sistema di sicurezza attorno ai reattori. Ci sarebbero molti scienziati altamente qualificati ma sottopagati che hanno accesso al materiale che avrebbero potuto essere tentati di procurarselo per conto di una banda criminale in cambio di denaro.

Tuttavia quanto esposto non risponde alla domanda: chi ha ucciso Alexander Litvinenko? “Tutto ciò che abbiamo è la data importante dell'1 novembre, perché è stato allora che Litvinenko ha iniziato a stare male,” ha affermato una fonte di Whitehall. “In base alle registrazioni, quella è stata la prima volta che ha chiamato un'ambulanza.”

Scotland Yard sta ancora lavorando giorno e notte per individuare la scia delle radiazioni, che sembrano essersi diffuse non soltanto su parte dell'Inghilterra, ma anche nel mondo. Gli investigatori stanno cercando di farsi strada a ritroso nel tempo fino ad individuare un “episodio pulito” in cui non vi è traccia di contaminazione radioattiva. Soltanto allora essi potranno stabilire dove e quando Litvinenko ha ingerito una dose così massiccia di polonio 210. Essi non hanno escluso né che si tratti di un assassinio né che si tratti di un suicidio, ma è chiaro che hanno escluso che sussista un legame tra un attacco con bombe incendiarie alla casa londinese di Litvinenko e il suo avvelenamento. Il suo corpo ha subito un enorme danneggiamento a causa del livello di radiazione a cui è stato sottoposto, ma gli esperti sperano di potere ancora stabilire la dose esatta che ha ingerito.

Tuttavia Whitehall sta minimizzando qualsiasi ipotesi che la contaminazione di Scaramella lo renda un possibile sospetto. “È improbabile che uno degli indiziati principali ritorni sulla scena del delitto e ancora più improbabile che egli dia di sua iniziativa una relazione di quanto accaduto alla polizia. Si tratta di un caso sospetto, non di un'indagine per omicidio,” ha affermato una fonte.


Traduzione per Megachip di Eleonora Iacono
da The Independent