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L'uomo che "segue i delfini". Incontro con il dottor Bruno Diaz Lopez

di Valentino Valentino - 25/01/2007

 

L'uomo che "segue i delfini".
Incontro con il dottor Bruno Diaz Lopez
 
 
E' un giorno di fine agosto 2006 e sulle coste del nord-est Sardegna batte forte il vento di maestrale. Le imbarcazioni da pesca e da diporto sono tutte ferme nel piccolo porticciolo del paese, le spiagge son quasi deserte causa il vento che alza la sabbia bianchissima di questi luoghi, i turisti passeggiano sui viali con aria frastornata ed io decido di incontrare quello che qui chiamano "l'uomo dei delfini": il dottor Bruno Diaz Lopez.
Siamo a Golfo Aranci, luogo di uno dei primi campi estivi anti-incendio di F.V., in uno dei più bei mari del Mediterraneo, e Bruno mi aspetta nella sua casa laboratorio per dialogare sui delfini e non solo.
E' nato in Spagna, il dottore, più precisamente a Ferrol (nelle vicinanze della famosissima La Coruña), circa trenta anni orsono, laureato in zoologia alla Università di Santiago di Compostela, dal 1995 impegna la propria esistenza sullo studio e la ricerca dei cetacei (delfini e balene).
Grazie ad una O.N.L.U.S. di Roma, l'Accademia del Leviatano, dal 1998 inizia sui mari della Sardegna questo lavoro di ricerca che non è assolutamente un dolphin-watching. Ci lavora tutto l'anno sui delfini, ed oggi, quella che era una volta una passione giovanile è divenuta una qualificata attività di ricerca scientifica primaria in Europa.
Ha fondato, nel 2004, l'Istituto Internazionale per lo Studio dei Delfini Costieri - B.D.R.I. (Bottlenose Dolphin Research Institute) che si propone come scopo di sviluppare la ricerca e la salvaguardia dell'ambiente marino nei mari della Costa Smeralda.
"La mia - dice Bruno - è un'attività di ricerca non invasiva, cioè uno studio che non causa danno o disturbo alcuno agli animali, che opera su popolazioni di delfini costieri in libertà presenti nelle acque del Golfo di Congianus e quello di Olbia. Il lavoro che effettuo, coadiuvato con grande professionalità e dedizione assoluta da mia moglie Giulia, è una missione di ricerca, osservazione, catalogazione dati, interazione con gli addetti locali alla pesca e rapporto uomo-delfino.
Il delfino costiero, denominato "tursiope", è un mammifero marino che arriva a toccare circa 4 metri di lunghezza, che può arrivare a misurare tra i 3,5 ed i 4 quintali di peso, dal colorito grigio sfumato sul dorso e dal ventre di color bianco. A quest'animale, che alcuni eserciti adoperano anche per scopi militari, piace convivere con l'uomo, si nutre prevalentemente di polpi e pesce azzurro (anche se non disdegna altre specie di pesce per la propria alimentazione) ed ha una vita media intorno ai 40 anni.
E' un animale non molto riproduttivo (le femmine danno alla luce un piccolo ogni 3 o 4 anni), vive e caccia in piccoli gruppi di 4/5 elementi e non è per nulla monogamo." 
Questo progetto di ricerca e di identificazione degli individui viene effettuato, dal nostro dottore, mediante una imbarcazione a motore in vetro-resina, grazie all'ausilio di un ottimo idrofono che serve a captare i suoni ed i "dialoghi" dei tursiopi, telecamere, macchine fotografiche, materiale da sub per le immersioni ed i "contatti" con gli animali ed altre sofisticate strumentazioni marine. I tempi di osservazione in mare sono "realizzati" sia di giorno che di notte e ad aiutare il nostro dottore sono decine di studenti e ricercatori universitari che si alternano in questo lavoro, venendo a Golfo Aranci, per studiare i delfini e preparare le proprie pubblicazioni scientifiche grazie alla competenza del B.D.R.I. e dei suoi operatori.
Per quanto riguarda il B.D.R.I. mi ero dimenticato di menzionare che, oltre a dar vita a questa attività di ricerca sui delfini costieri in libertà, elabora numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative sull'ecologia ed il comportamento dei tursiopi, sui problemi della pesca tradizionale e la situazione dell'ambiente marino. Quest'istituto partecipa a congressi e conferenze al fine di promuovere e divulgare le condizioni in cui si trovano le specie animali studiate e l'ambiente marino della costa Smeralda. Permette a studenti universitari di tutto il mondo di svolgere tesi di laurea, dottorati di ricerca  e tirocini sullo studio dei delfini costieri. Il B.D.R.I. cura un prestigioso sito internet (www.geocities.com/B_D_R_I), una mailing list dove è possibile avere informazioni sulle attività ad esso collegate e pubblica bollettini, atti di convegni, di seminari e di ricerche sull'argomento.
Il tempo purtroppo, passa svelto ed inesorabile durante il nostro incontro. Si discute di delfini, certo, ma anche dello squalo elefante (una particolare specie marina inoffensiva per l'uomo) che nel mese di marzo si avvicina a queste coste per depositare le uova, dell'impianto di acquacoltura (sempre di Golfo Aranci) per l'allevamento di spigole ed orate presente a poche decine di metri dall'isolotto di Figarolo, dell'interazione con la pesca del tursiope e della mancanza di fondi economici-finanziari per la ricerca e le difficoltà del futuro dell'istituto.
Sembra un uomo d'altri tempi, questo dottor Bruno Diaz Lopez, un personaggio stile Hemingway, adatto ad interagire con l'isidie del mare e quelle della burocrazia, che sarebbe piaciuto a qualche nostro amico non più presente.
L'incontro, purtroppo come ogni altra cosa, si esaurisce e fantasticherie e nostalgie sono messe da parte. Inesorabile, come sono arrivato, "batte" forte il vento di Maestrale.
 
 
                                        Che cos'è il B.D.R.I.
L'attività del B.D.R.I. (Bottlenose Dolphin Research Institute) ha per sua natura rilevanza nazionale ed internazionale dato che coordina altri progetti di ricerca nell'Oceano Atlantico. Risultati delle sue ricerche sono apparsi su trasmissioni televisive che approfondiscono le tematiche legate al mare e su prestigiose riviste internazionali come la BBC Wildlife.
Il B.D.R.I. si prefigge, a scopo di promuovere la ricerca e divulgazione della natura, di :
  • stabilire le basi geografiche e le regole per la protezione dell'ambiente marino in funzione dell'impianto generato dalle attività umane (aree protette, pesca, acquacoltura ed inquinamento).
  • prendere decisioni adeguate riguardo alla conservazione e salvaguardia delle popolazioni animali in natura, valorizzando adeguatamente queste anche come richiamo per turisti in tutte le stagioni.
  • supportare le istituzioni competenti nei processi di "Decision Making" relativi ad argomenti inerenti la salvaguardia e la protezione dell'ambiente e problematiche derivate dall'interazione dei mammiferi marini con la pesca.
  • collaborare con enti pubblici e privati per lo svolgimento di attività di ricerca e divulgazione (elaborazione di libri, guide e documentari) per la tutela dell'ambiente.
La Bottlenose Dolphin Research Institute - BDRI ha sede a Golfo Aranci (Olbia Tempio), in via Armando Diaz 4, Italy . Tel : 00 39 346 0815414 .
Sito internet : www.geocities.com/B_D_R_I