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Il messaggio degli irochesi all'occidente: Spiritualismo, la più alta forma di coscienza polica

di Confederazione delle Sei Nazioni Irochesi - 05/02/2007

 

Messaggio delle sei nazioni irochesi

confederate al mondo occidentale.

“Spiritualismo: la più alta forma di coscienza politica”

(tratto da: AA.VV., 1994 pagg. 26-27 per contribuire alla diffusione della voce dei popoli nativi).

“L’Houdenosaunee - Confederazione delle Sei Nazioni Irochesi - esiste su questa terra da tempo immemorabile.

La nostra è una fra le culture più antiche ancora viventi nel mondo intero.

All’inizio, ci venne insegnato a prenderci cura l’uno dell’altro e a mostrare rispetto per tutti gli Esseri della Terra.

Ci venne mostrato che la nostra vita può esistere solo grazie alla vita degli alberi, che il nostro benessere dipende dal benessere del mondo vegetale e che siamo strettamente legati agli esseri a quattro zampe.

Per questo, nella nostra cultura, la coscienza spirituale è la più alta forma di politica. (...)

Gli insegnamenti originali dicono che chi cammina sulla terra deve esprimere grande affetto, rispetto e gratitudine verso tutti gli spiriti che creano e sostengono la vita.

Dobbiamo gratitudine e ringraziamento a chi ci aiuta: al grano, ai fagioli, alle zucche, al vento e al sole...

Quando l’uomo cessa di rispettare e di essere grato a tutto ciò, allora la vita è distrutta, la vita umana si avvia verso la fine. (...)

Il nostro messaggio al mondo è essenzialmente un’esortazione al risveglio della coscienza.

La distruzione delle culture e dei popoli nativi è parte di un processo, che contemporaneamente attacca la vita animale e quella delle piante, la vita del pianeta tutto.

Questo processo consiste nell’affermazione di un sistema sociale e delle sue tecnologie: è, precisamente, la civilizzazione occidentale. (...)

L’attacco alla cultura irochese, col sistema delle riserve, è solo un piccolo aspetto dell’azione colonialista e imperialista, che si esercita sul mondo intero.

A partire dal tempo di Marco Polo, l’Occidente ha messo a punto un sistema di mistificazione nei confronti di tutti i popoli della Terra.

La maggior parte di questi non trova le sue radici nella cultura e nella tradizione occidentale.

Le trova nel mondo naturale, e sono proprio le tradizioni legate al mondo naturale che devono prevalere perchè si sviluppino società veramente libere ed egualitarie.

E’ necessario, a questo punto, cominciare un lavoro di analisi critica dei processi storici occidentali, per svelare la natura profonda delle condizioni di sfruttamento ed oppressione cui l’umanità è sottoposta.

Nello stesso momento in cui cominciamo a conoscerla, dobbiamo reinterpretare la storia dei popoli del mondo.

D’altra parte, è un fatto che la gente più oppressa e sfruttata è proprio la gente dell’Occidente.

E’ stata caricata del peso di secoli di razzismo, di ignoranza, fino a diventare insensibile alla vera natura della propria vita. Dobbiamo, con la massima coscienziosità e continuità sfidare ogni modello, ogni programma, ogni processo, che l’Occidente cerchi di imporci.

Paulo Friere scrisse, in Pedagogia dell’oppresso, che nella natura dell’oppresso c’è l’imitazione dell’oppressore e che, attraverso tale atteggiamento, esso cerca di riscattarsi psicologicamente dalle condizioni in cui si trova.

Dobbiamo imparare a resistere a questo tipo di trappola. La gente che vive su questo pianeta ha bisogno di rompere con l’angusto concetto di liberazione umana, e deve cominciare a vedere la liberazione come qualcosa da estendere all’intero mondo naturale.

E’ necessaria una liberazione di tutto quel che sostiene la vita: il sacro intreccio della vita.

Noi sentiamo che i Popoli Nativi dell’emisfero Ovest possono continuare a contribuire alla possibilità di sopravvivenza della specie umana.

La maggior parte della nostra gente vive in accordo con la tradizione, tradizione che trova le proprie radici nella Madre Terra.

Ma i popoli nativi hanno bisogno di un forum, dal quale far udire la propria voce.

Abbiamo bisogno dell’alleanza con gli altri popoli del mondo, nella lotta per la riconquista ed il mantenimento delle nostre terre ancestrali e per la possibilità di vivere come vogliamo.

Sappiamo che non è facile.

La protezione e la liberazione dei popoli e delle culture legati al mondo naturale sono, nella nostra concezione, elementi che devono entrare a far parte della strategia politica di chi si batte per restituire dignità all’uomo; questo, ovviamente, dà fastidio a molti stati nazionali. (...)

I Popoli Nativi Tradizionali sono la chiave per rovesciare il processo di civilizzazione occidentale, che minaccia un futuro di inimmaginabili sofferenze e distruzioni.

Lo Spiritualismo è la più alta forma di coscienza politica.

Noi, i Popoli Nativi dell’emisfero Occidentale, siamo, fra quelli sopravvissuti, in possesso di questo tipo di coscienza.

Siamo qui per comunicarvi il messaggio”.