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Il grande manuale delle costellazioni familiarie (recensione)

di Bertold Ulsamer - 08/02/2007

Fonte: etadellacquario.it


Bertold Ulsamer
IL  GRANDE  MANUALE  DELLE
COSTELLAZIONI  FAMILIARI
Come praticare la terapia sistemica di Bert Hellinger

ISBN 978-88-7136-521-9 / pagg. 238 / euro 19,00
Traduzione dal tedesco di Anna Carbone


«Ciò che accade, accade per Amore
e ciò che grazie all’Amore viene mantenuto
può essere sciolto e annullato solo nell’Amore.
C’è un futuro solo per chi è in sintonia con il passato.»

Bert Hellinger

Il disagio familiare è un tema di scottante attualità, una malattia sociale
che tende ad allargarsi a macchia d’olio.
Il metodo terapeutico delle costellazioni familiari – ideato in Germania da
Bert Hellinger e teorizzato in una serie di pubblicazioni a partire dagli
anni ’90 – si propone di combatterlo alla radice, individuandone le cause
profonde e apparentemente indecifrabili.

Hellinger, lavorando sulle dinamiche familiari, si è accorto che in alcuni
casi i figli si portano dietro tematiche emotive non risolte di antenati e
di altri componenti della famiglia. E soltanto attraverso un lavoro di
«riconoscimento» di questi legami («irretimenti») possono ritrovare
equilibrio e armonia.

Seguendo il percorso tracciato da Hellinger, Bertold Ulsamer insegna al
lettore in maniera limpida e diretta le regole che dovrà seguire l’aspirante
«conduttore» (cioè colui che guiderà il gruppo terapeutico).


«Dove si conseguono la guarigione e il successo sono all’opera energie che
vanno al di là dell’individuo» sostiene Ulsamer, «la realtà rende liberi e
forti se viene vista e riconosciuta».
Forse ognuno di noi può trovare in queste pagine lo stimolo per conseguire
una maggiore consapevolezza della realtà in cui vive e anche uno strumento
prezioso per indagare nel proprio mondo interiore e portare alla luce
conflitti che, annidati nelle pieghe più nascoste dell’anima, intossicano la
nostra esistenza quotidiana rendendo più problematici i rapporti con gli
altri.


Non a caso questa terapia si è già spinta oltre i confini dell’ambito
familiare, investendo per esempio la scuola e l’ambiente di lavoro, o
addentrandosi addirittura nel torbido legame che si è creato fra carnefici e
vittime di atroci tragedie collettive come l’Olocausto o come la vicenda dei
desaparecidos cileni e argentini.


***
BERTOLD ULSAMER, laureato in psicologia, è psicoterapeuta e specialista in
Programmazione Neuro-Linguistica. Dal 1985 si occupa di costellazioni
familiari, studiate con Bert Hellinger.


***
Indice

 5    Ringraziamenti

 9    Prefazione. Una lettera di Bert Hellinger

11    Introduzione. Anche quello delle costellazioni familiari è un mestiere
        Lo sviluppo delle costellazioni familiari, 11
        Le costellazioni familiari: mestiere o vocazione?, 12
        Esiste un metodo «giusto» per tracciare una costellazione
familiare?, 14
        Lo scopo di questo libro, 15
        Casistica e definizioni, 16


        Parte prima. L’ABC delle costellazioni familiari
        Come funzionano le costellazioni familiari, 20

23    1. Il «campo cosciente»
        Domande sulla nascita e la portata del campo, 27
        Lasciarsi guidare dal «campo cosciente»: i «movimenti dell’anima»,
34

39    2. Essere nel momento presente. Fenomenologia
        L’arte della percezione, 40
        Il procedimento fenomenologico, 44
        Il raccoglimento interiore, 47
        La linea guida: che cosa ci dà energia?, 50

53    3. Soluzioni in sintonia
        Gli «ordini dell’amore», 54
        La soluzione passo per passo, 56
        Modelli di soluzione, 59
        L’effetto, 63

  65    4. Come stabilire il contatto con il cliente
        Il rispetto, 65
        Sapersi adattare al cliente, 70

  73    5. La maturità personale
        Rispettare i propri limiti, 74
        I «punti ciechi», 78
        La crescita personale del terapeuta, 79


       Parte seconda.
       Le capacità tecniche che distinguono un buon conduttore di
costellazioni familiari

  87    1. Come costruire un quadro valido
        I preparativi, 88
        La presentazione del seminario ai partecipanti, 90
        L’inizio della rappresentazione, 94
        La rappresentazione, 102
        La conclusione della rappresentazione, 105

111    2. Gli altri elementi del quadro
        Il ritmo delle rappresentazioni, 111
        Subito dopo la rappresentazione, 113
        Storie e trance, 115
        Come affrontare le situazioni limite, 117
        L’assistenza post-seminario, 119
        Varianti delle forme di rappresentazione, 120

123    3. Ruolo e comportamento del conduttore
        La serietà, 123
        Il ruolo chiave del conduttore, 125
        I pericoli nell’uso dell’autorità, 127
        Il cliente che oppone resistenza, 129
        Momenti difficili nella rappresentazione, 133

137    4. L’equilibrio degli interventi. Energia, ordine, realtà e
focalizzazione
        L’energia, 138
        L’ordine, 144
        La realtà, 146
        Il cliente e la sua richiesta, 152
        Non perdere mai di vista il cliente, 156
        L’interazione, 158

161    5. L’importanza di utilizzare in modo armonioso parole segnali del
corpo e sentimenti
        Il linguaggio che risana, 161
        Il linguaggio che porta alla luce e risolve, 164
        Suggerimenti sull’uso del linguaggio, 165
        Fare attenzione ai segnali del corpo, 171
        Saper esprimere i sentimenti, 174

179    6. I tre modelli di rapporto
        Il rapporto dei figli con i genitori, 179
        Il rapporto di coppia, 183
        Il rapporto dei genitori con i figli, 188

195    7. Morte, malattia, colpa e segreti di famiglia
        La morte, 195
        La malattia, 197
        La colpa, 203
        I segreti di famiglia, 205

207    8. Oltre le costellazioni familiari
        La rappresentazione individuale, 208
        La rappresentazione di società, 210
        La rappresentazione di sentimenti, aspetti della personalità,
        oggetti e strutture, 212

219    Conclusioni

221    Bibliografia

223    Consigli di lettura e indirizzi utili


***
Dal libro
Introduzione

Anche quello delle costellazioni familiari è un mestiere

In questi ultimi anni le costellazioni familiari hanno sortito un effetto
enorme sulla massa. I libri di Bert Hellinger su questo argomento
raggiungono tirature di oltre centomila copie. I seminari che tiene per
illustrare la sua tecnica ai professionisti del mestiere si svolgono in sale
assai capienti, eppure sempre sovraffollate.
E al tempo stesso continua a crescere sempre di più l’offerta al pubblico di
«costellazioni familiari secondo il metodo Hellinger». I seminari spuntano
come funghi. I responsabili dei corsi e i terapeuti provengono dalle più
disparate esperienze professionali: sono psichiatri, medici, psicoterapeuti,
naturopati, assistenti sociali, insegnanti e consulenti. Molti si sentono
attratti, direi quasi «chiamati», dal lavoro sulle costellazioni familiari;
osservatori neutrali, tuttavia, guardano con preoccupazione il gran numero
di persone che se ne occupano e questo loro bagaglio professionale quanto
mai eterogeneo.


Lo sviluppo delle costellazioni familiari

Quella delle costellazioni familiari è una disciplina giovane. In realtà
alcuni dei concetti su cui si basa rientrano anche nel campo di altri
orientamenti terapeutici, anche se lo studio delle costellazioni familiari
«secondo il metodo Hellinger» si distingue nettamente per alcuni elementi
sostanziali. A partire dalla fine degli anni ’70 e fino alla metà degli anni
’90, Hellinger ha sviluppato gradualmente nei paesi di lingua tedesca la sua
tecnica particolare che gli ha permesso di scoprire leggi che si ripetono
nelle famiglie nell’arco di generazioni.
Alcuni di coloro i quali hanno partecipato ai primi gruppi tenuti da
Hellinger hanno seguito costantemente il suo lavoro, i suoi sviluppi e le
sue scoperte. Essi hanno imparato e hanno fatto esperienza delle
costellazioni familiari rimanendo in rapporto e in contatto diretto con lui,
e già all’inizio degli anni ’80 alcuni di loro hanno iniziato a elaborare
autonomamente le costellazioni familiari nella forma originale di allora.
La grossa affermazione si ebbe nel 1993, con l’uscita del primo libro di
Hellinger, Zweierlei Glück, curato da Gunthard Weber, a cui fece seguito
poco dopo la sua seconda opera fondamentale, Ordini dell’amore; da allora su
questo tema si sono susseguiti numerosi libri e video. Oggi solamente in
lingua tedesca sono disponibili 90 ore di video didattici e 16 libri che
illustrano il metodo delle costellazioni. Fin dall’inizio Hellinger ha messo
le sue conoscenze a disposizione di tutti gli interessati, senza mai cercare
di tenere riservate le sue informazioni o di proteggerle con un brevetto.


Le costellazioni familiari: mestiere o vocazione?

Chi si imbatte per la prima volta nelle costellazioni di Bert Hellinger
rimane sorpreso. Il suo modo di procedere non sembra poi così comprensibile
e lineare. Da dove gli viene tutta quella sicurezza? Come si arriva a quegli
effetti e a quei cambiamenti così evidenti nei soggetti interessati? Si
tratta sempre di una terapia? Di una magia? O magari sono tutte
ciarlatanerie, come sostiene qualcuno?
Qualche anno fa durante un seminario, in un momento di pausa mi trovavo
casualmente accanto a Hellinger quando una delle partecipanti, entusiasta,
si precipitò verso di lui: «Sono così affascinata dal suo metodo», esclamò,
«dove lo posso studiare?» «Non lo si può studiare» fu la lapidaria risposta.
E dunque, chi vuole occuparsi delle costellazioni familiari deve fare
affidamento solamente sul proprio intuito e sul proprio coraggio? Oppure ci
sono delle basi che gli conviene acquisire?
Sicuramente, chi si occupa di costellazioni familiari deve avere il coraggio
di prestare sempre ascolto alla propria voce interiore, che lo condurrà per
lande sconosciute, verso mete sorprendenti senza un sentiero segnato. Ma d’altro
canto occorrono anche solide basi di conoscenze. Chi voglia lavorare sulle
costellazioni familiari non può pensare di fare affidamento soltanto su
intuizioni dettate esclusivamente dall’esperienza o su ispirazioni
improvvise. Le costellazioni si basano fondamentalmente su regole ben
precise.
Forse in prima battuta all’osservatore esterno potrebbe non sembrare che sia
così. Per lui spesso la cosa non è tanto semplice. Rimane spiazzato, colpito
e confuso al tempo stesso dagli interventi del conduttore. Viene assalito
dalle domande: perché ha cambiato i posti proprio adesso? Perché introduce
una persona nuova proprio in questo momento? Perché fa domande ai genitori e
non ai figli?
Anche un conduttore inesperto sulle prime rischia di rimanere quasi
sopraffatto dall’ampio ventaglio di possibilità. A volte si sente in un
vicolo chiuso e non sa come procedere. E sorpreso, scopre a quel punto che
ci sono invece nuove strade che lo porteranno a buon fine. Con una certa
esperienza, tuttavia, queste strade diventano molto più prevedibili per il
conduttore, che impara a riconoscere priorità e modelli ricorrenti.
Come si imparano oggi le costellazioni familiari? Le strutture del
procedimento sono più facilmente comprensibili nei primi lavori di Hellinger
che non in quelli apparsi negli ultimi anni. Oggi sono molto cambiate.
Adesso nello sviluppo di una costellazione Hellinger fa sempre più
affidamento sulle energie presenti e interviene assai più raramente. Ma
quasi parallelamente a questo suo nuovo modo di procedere, alcuni suoi
allievi hanno iniziato a offrire tutta una serie di approfondimenti sulle
costellazioni familiari.
Nel 2000, in occasione di un’intervista, Harald Hohnen e io chiedemmo
nuovamente a Bert Hellinger: «È possibile studiare le costellazioni
familiari?» Ecco quale fu la sua risposta:

È possibile imparare alcune cose. Anche se si ha una certa predisposizione,
tuttavia, non significa che si possa mettere in scena una rappresentazione.
Occorrono conoscenze di base, occorre osservare e poi si possono imparare
determinate cose. In questo modo, ovviamente, il processo si semplifica. Non
è necessario ripartire nuovamente dalle radici, perché altri hanno già
segnato la strada. Allora si può tranquillamente seguire questa strada, e se
lo si fa con mente aperta, poi si può anche procedere autonomamente.


Esiste un metodo «giusto» per tracciare una costellazione familiare?

Quello delle costellazioni familiari è un procedimento estremamente
soggettivo, contrassegnato dalle esperienze di vita, dalle conoscenze
personali e dalla formazione del terapeuta. Oggi in Germania e altrove in
tutto il mondo operano numerosi ottimi conduttori di costellazioni familiari
che hanno modi di procedere enormemente diversi fra loro. Esistono
innumerevoli approcci personali, in quanto ogni conduttore sviluppa il
proprio stile individuale, imprime la propria impronta, spesso utilizza le
proprie «frasi preferite», a volte introduce approfondimenti nuovi e
pertanto validi.
Ciononostante, nel mio lavoro personale e in quello di colleghi rilevo
sempre come determinati interventi presentino vantaggi e svantaggi. Non si
può certo dire che la scelta dell’approccio da seguire sia indifferente,
sebbene dai metodi più diversi possano nascere rappresentazioni ugualmente
potenti ed emozionanti. Nei miei seminari di formazione, tuttavia, non ho
potuto fare a meno di notare che gli allievi tendono a commettere errori di
ogni sorta.
Nelle rappresentazioni familiari ci sono procedimenti adeguati alla
situazione e altri inadatti: il terapeuta deve muoversi fra questi due
estremi. E qui, anche se non sempre, non si può dire che qualcosa sia
«giusto» o «sbagliato»: è più opportuno semmai usare i termini
«favorevole-sfavorevole». Spesso, infatti, non esistono risposte chiare e
definitive. Conviene piuttosto soppesare i pro e i contro dei vari
procedimenti e interventi.
Un conduttore può dire di conoscere veramente il mestiere quando è capace di
adattarsi con flessibilità alle situazioni più diverse, mescolando abilmente
l’intuito con l’applicazione di un metodo sistematico. L’intuito del
terapeuta infatti cresce man mano che questi approfondisce le proprie
conoscenze e si impadronisce del metodo. Con il presente volume, pertanto,
non pretendo assolutamente di voler insegnare «il» metodo giusto per mettere
in scena le costellazioni familiari: sicuramente altri terapeuti lavorano in
modo diverso rispetto a me e tuttavia altrettanto efficace. Spero però che
queste mie argomentazioni siano di aiuto per sviluppare un confronto
fruttuoso sulle costellazioni.


Lo scopo di questo libro

Questo libro è scritto per coloro i quali vogliono confrontarsi in modo più
intenso con l’attività pratica delle costellazioni familiari. Ora, qualcuno
si chiederà: ma tutto il procedimento non è già ampiamente illustrato nei
numerosi libri e video di Hellinger? Certamente, ma le indicazioni relative
al mestiere sono assai sparse. Questo volume intende rispondere in maniera
più organica a molte domande pratiche. Descrivo diversi aspetti con parole
mie, e per farlo mi baso sulle mie esperienze personali ricavate dalla
pratica.
Quando in queste pagine parlo di mestiere, lo faccio nell’antico significato
del termine. Chi vuole diventare pittore deve conoscere i colori, le
tecniche di pittura, avere nozioni di prospettiva e così via. Questo è il
mestiere come presupposto per l’arte. Quanto più le sue conoscenze saranno
approfondite, tanto più l’artigiano otterrà risultati validi nello studio di
una nuova forma di espressione o di un nuovo tema.
L’arte e la profondità non possono essere imparate, il mestiere invece sì. E
fra i pochi artisti geniali capaci di raggiungere autonomamente nuove vette,
non si deve dimenticare il gran numero di «artigiani», quelli che conoscono
il mestiere in maniera talmente perfetta da poter dare profondità ed
espressione al proprio lavoro pur senza apportare sviluppi personali e
rivoluzionari.
Spesso tengo seminari di formazione sulle costellazioni della durata di
diverse settimane, e ormai posso dire di avere identificato un nucleo che
presento ai partecipanti come l’ABC del mestiere. Dalle loro reazioni so che
questo nucleo rappresenta una base solida per il lavoro sulle costellazioni
familiari.
È questo know-how che illustro di seguito. Al tempo stesso, nei punti più
importanti rimando alle parole di Hellinger, e per farlo ricorro anche a
materiale ancora inedito che mi ha gentilmente messo a disposizione. Le sue
citazioni sono evidenziate dalle virgolette o dal fuori corpo.


Casistica e definizioni

Ho scelto diverse possibili definizioni per le persone che guidano una
costellazione: guida, terapeuta oppure conduttore. Per semplificare le cose,
uso il termine «conduttore» anche in riferimento a terapeuti di sesso
femminile: mi perdonino le signore. Per coloro i quali rappresentano le loro
famiglie, ho scelto abitualmente la definizione di «clienti».
Quando illustro le costellazioni e uso i termini «padre», «madre», «figlio»,
«figlia» e così via, mi riferisco sempre alle persone che rappresentano quel
ruolo. Quando per esempio scrivo che in una rappresentazione il figlio dice
al padre: «Ti rispetto», intendo dire che è il rappresentante del figlio a
rivolgere queste parole al rappresentante del padre.
Spesso queste frasi («Ti rispetto») vengono inizialmente suggerite dal
conduttore, e il rappresentante le ripete e poi le conferma come veritiere.
Talvolta però i rappresentanti pronunciano frasi importanti anche
spontaneamente. In tal caso, lo indico espressamente.





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