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Il regime oligarchico svelato da Vallettopoli

di redazionale - 20/03/2007

Fonte: territoriocomanche

 
E' difficile prendere le difese del Giornale e della gang di penne squadriste al soldo di Berlusconi dirette da Maurizio Belpietro, ma è proprio quello che sto per fare.

Per giorni televisioni e carta stampata hanno fatto strame della vita privata di calciatori, vallette ed attricette perché Vallettopoli ha permesso di sublimare il gossip nelle forme più rispettabili della cronaca giudiziaria, e negli atti giudiziari del procuratore Woodcock il pubblico ha trovato un pretesto rispettabile per soddisfare la sua voglia morbosa di guardare attraverso il buco della serratura. La stampa è stata felicissima di accontentarlo, e la "gogna mediatica" è andata avanti senza scrupoli perché dell'onorabilità di quelle vittime non importava a nessuno. Sono carne da cannone sacrificabile in nome della tiratura e dell'audience.
Ma ad un certo punto il Giornale fa il nome di Silvio Sircana, cioè del portavoce di Palazzo Chigi che si è visto assegnare l'esclusiva delle esternazioni governative nel contesto dei "12 punti", ovvero l'atto di forza di Romano Prodi che, tra le altre cose, contempla la rinuncia a sostenere i DICO per le pressioni ecclesiastiche esercitate in nome dei valori della famiglia.

Ma le rivelazioni del Giornale su Silvio Sircana (non certo più infamanti di quelle fatte fino a quel momento da tutti gli altri media contro i pesci piccoli di Vallettopoli) rivelerrebro qualche aspetto della vita privata dell'individuo poco in linea con i valori della famiglia, almeno per come li intende la Chiesa che ha piegato Prodi sui DICO.
Apriti cielo! Era scontata la solidarietà di cosca del resto della classe politica, corsa in difesa dei suoi privilegi di immunità. Era scontato anche l'intervento del garante dell'editoria, che ha impedito la pubblicazione delle foto. Ma non era tanto scontata l'alzata di scudi da parte dell'Ordine dei Giornalisti e della corporazione dei media, che ha rimproverato Belpietro di aver creduto che si potesse buttare fango su Silvio Sircana, così come tutti loro avevano spensieratamente fatto fino a quel momento su calciatori e vallette.

Se l'opinione pubblica accetterà questo gli Italiani perderanno il diritto morale di dire che vivono in una Repubblica democratica, perché accetteranno un regime di doppio standard, quanto alla dignità dei suoi cittadini e al rispetto dovuto a tutti loro, tipico delle oligarchie basate sul privilegio.