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Bertinotti e il Comunismo Oligarca

di Giacomo - 27/03/2007

Fonte: winstonsmith.ilcannocchiale.it

 

Il "comunista" Bertinotti non riceverà di certo la mia "solidarietà": la riceva piuttosto da Casini, da Rutelli e da altrettanta spazzatura politica.
I giovani che oggi hanno contestato il presidente della camera, marchiati subito come un nugolo di sordidi estremisti in odor di brigatismo, non hanno fatto altro che ricordare al signor Bertinotti che è un buffone, cosa abbastanza assodata..

Il signore kashmir - come viene scherzosamente chiamato per via del vezzo di portare sempre questa lana vellutata e soffice, ben poco adatto ad un "comunista" - ha votato per cinque anni contro il rifinanziamento sulla missione in Afghanistan, mentre ora, per "spirito di coalizione", intesse le lodi della guerra afghana.

Niente male per quello che diceva che era indispensabile una svolta "pacifista" del governo: domani il suo partito si appresta a rifinanziare una guerra bella e buona, una sporca guerra.

Voi direte che si sapeva, che "figuriamoci se lascia la poltrona per l'Afghanistan".
Io non sono di questo avviso: in questo paese c'è ancora gente che crede nella democrazia parlamentare ( io personalmente no) e che vota in base ad idealità, che vanno trasposte poi nella pratica. I giovani che hanno votato Prc, forse ingenuamente, si aspettavano che il partito non si genuflettesse a capo chino ai diktat americanoidi, almeno sull'Afghanistan.
Invece, Rifondazione si è rivelata un partito come altri per queste persone, e il signor kashmir un pagliaccietto elettorale. Quindi, Bertinotti, invece che pretendere le scuse, dovrebbe andarsene con la coda tra le gambe a meditare, ammesso che possa e sappia, sul proprio stato di zerbinaggio intellettuale.

Ho sempre pensato che i partiti della sinistra comunista siano delle lista-civetta che hanno una funzione molto importante per l'oligarchia dominante.
Forse per il simbolo della falce e martello, tante persone ( tra quelle che vanno a votare) che fanno parte di quella "massa critica", chiamiamola così, va alle urne e pensa di scegliere il meno peggio.

Insomma, Rifondazione, Pdci e tutta questa marmaglia neo-comunista sono funzionali al sistema attuale, ma si presentano alla "gente" come critici.
L'oligarchia dominante è ben contenta che il "dissenso" della massa critica si infranga attraverso una crocetta sulla falce e martello vellutata di kashmir bertinottiana.

Sullo statuto del Prc c'è scritto, se non sbaglio, che il partito assomma le forze "anticapitaliste, che propongono attivamente un'alternativa alla deriva neoliberista e guerrafondaia del capitalismo".

Ecco, la "massa critica" dovrebbe concentrarsi su questa frase e lasciare la falce e martello foderata di kashmir e di ipocrite buone intenzioni ai servi "critici".