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Con Petraeus e Brzezinski, Obama porterà più guerra in Afghanistan e Pakistan

di Enrico Piovesana - 05/11/2008


Barack Obama, la guerra e la pace. Rispetto a George W. Bush sarà diverso?
Il suo slogan, Change, cambiamento, non significa la fine della 'Gwt', la Guerra Globale al Terrorismo, ma solo un cambiamento dei campi di battaglia su cui verrà d'ora in poi combattuta.
Un cambio di rotta che tra l'altro, merita sottolinearlo, il 'Comandante in Capo' in pectore Barack Obama ha già avviato, dando indicazioni che l'anatra zoppa Bush, ormai ridotto a mero passacarte, ha subito reso operative.

Obiettivo Afghanistan e Pakistan. Il primo agosto scorso Obama ha detto: "Noi porteremo avanti una guerra che deve essere vinta! Il primo passo è quello di lasciare il lasciare il campo di battaglia sbagliato in Iraq per spostarci in quello giusto, in Afghanistan e Pakistan. Voglio essere chiaro: su quelle montagne si nascondono i terroristi che hanno ucciso tremila americani e pianificano di colpire ancora. Se abbiamo concrete informazioni d'intelligence su obiettivi terroristici di alto valore e il presidente Musharraf non agisce, lo faremo noi".
Dopo dieci giorni, il 10 agosto, Musharraf si è dimesso e Cia e Pentagono hanno iniziato una campagna di bombardamenti missilistici sulle Aree Tribali pachistane senza precedenti per la loro frequenza: 19 raid in due mesi, che hanno causato la morte di almeno 150 civili.
Il 14 luglio Obama ha detto: "In Afghanistan abbiamo bisogno di più truppe, più elicotteri. Bisogna inviare almeno due brigate da combattimento supplementari (circa 8 mila soldati, ndr)".
Dopo meno di due mesi, i 9 settembre, Bush si è mosso in questa direzione, annunciando il ritiro di 8 mila uomini dall'Iraq e l'invio in Afghanistan di 4.500 uomini entro gennaio, dicendo che altri rinforzi seguiranno nella prima metà del 2009.

Agli ordini di Petraeus. La politica militare di Obama non è farina del suo sacco. Per sua stessa ammissione, l'ex senatore dell'Illinois ha seguito le direttive dello stratega militare supremo, il generale David Petraeus, a capo del CentCom, il comando centrale strategico delle forze armate Usa competente per le operazioni in Medio Oriente e Asia Centrale e Meridionale.
L'altro mentore di Barack Obama in materia di guerra al terrorismo è il suo consigliere per le politica estera, il vecchio Zbigniew Brzezinski, uno che di Afghanistan, Pakistan e di terroristi islamici se ne intende. Fu lui, infatti, che in qualità di Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente Jimmy Carter, ideò l'Operazione 'Ciclone' con cui la Cia arruolò, armò e addestrò i futuri terroristi islamici (Bin Laden compreso) per combattere i russi in Afghanistan. Brzezinski - cofondatore nel '73 della
Commissione Trilaterale - è stato un vero creatore di mostri, se si tiene conto che fu sempre lui a convincere la Cina a sostenere Pol Pot in funzione antivietnamita. Speriamo che con la vecchiaia sia migliorato.